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Quesito
Buongiorno,
Avrei da farle una domanda.
Lei scrive che Dio crea personalmente l’anima, pertanto è responsabilità di Dio della scelta dove questa va a finire. Mi spiego meglio. Se una persona nasce in una famiglia di violenti, depravati, ignoranti, stupratori, madri surrogate, ecc, Dio ne è responsabile perché sa in che condizioni fa nascere una persona.
Inoltre se questa persona a causa delle violenze, traumi e ambiente in cui è cresciuto diventa esso stesso uno di loro, è giustificato sino ad una certa età agli occhi di Dio, perché lui ne è stato la concausa.
Quindi la domanda è, perché Dio permette queste nascite?
Attendo sua risposta.
La ringrazio.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Non si può negare che vi siano influssi culturali e storici che possono influenzare negativamente la vita morale di una persona, come ad esempio le ideologie e le propagande che incitano alla violenza e il rifiuto di chi la pensa diversamente, il relativismo morale chiuso alla trascendenza per cui sarebbe il singolo a decidere ciò che è bene ciò che è male, le strutture di peccato che costringono a vivere in un clima di immoralità generalizzata.
2. Giovanni Paolo II in Veritatis splendor non nega che vi siano condizionamenti di ordine psicologico e sociale che possono pesare sull’esercizio della libertà umana (cfr VS 33).
In Reconciliatio et Paenitentia ricorda “gli innegabili condizionamenti e gli influssi ambientali e storici che agiscono sull’uomo” (RP 18).
Ma dopo aver affermato che “l’uomo può essere condizionato da non pochi né lievi fattori esterni ed interni” ricorda che “è una verità di fede, confermata anche dalla nostra esperienza e ragione, che la persona umana è libera.
Non si può ignorare questa verità, per scaricare su realtà esterne – le strutture, i sistemi, gli altri – il peccato dei singoli. Oltre tutto, sarebbe questo un cancellare la dignità e la libertà della persona, che si rivelano – sia pure negativamente e disastrosamente – anche in tale responsabilità per il peccato commesso. Perciò in ogni uomo non c’è nulla di tanto personale e intrasferibile quanto il merito della virtù o la responsabilità della colpa” (RP 16).
3. La Sacra Scrittura rifiuta le scuse fatalistiche che gli uomini portano per scusare la loro cattiva condotta: “Non dire: È il Signore che mi fa peccare, perché egli non fa ciò che ha in orrore… Se tu vuoi, osserverai i comandamenti: il restare fedele è in tuo potere”(Sir 15,11).
Così pure: “Nessuno, quando è tentato, dica: “Sono tentato da Dio”, perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male.
Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce” (Gc 1,13-14).
4. Pertanto si può diventare santi anche se si proviene da genitori criminali.
Dio dà ad ogni persona un’arma onnipotente: la libertà.
A motivo della libertà si può diventare criminali pur provenendo da genitori santi.
E inversamente si può diventare santi pur provenendo da genitori criminali.
Inoltre, in aiuto alla libertà Dio dona anche gli aiuti soprannaturali della grazia.
5. Se in alcuni casi la responsabilità del singolo può addirittura essere molto diminuita o addirittura azzerata, la colpa evidentemente non è di Dio, ma degli uomini che li hanno generati (qui Dio è stato quasi costretto a creare l’anima a motivo del concepimento attuato dai genitori) o male educati. Oppure di coloro che hanno creato o mantenuto strutture inique.
Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo