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I Domenicani sotto il manto della Madonna

Orsù dunque avvocata nostra rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi

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Risposta ad un visitatore che si congratula con noi per la festa di un nostro grande confratello, il beato Angelico.

Quesito Congratulazioni e buona festa per questo Suo santo confratello, amato Padre!Paolo

by |07 Settembre 2023|Categorie: Evidenza del giorno, Un sacerdote risponde - Ordine domenicano - Generale|Commenti disabilitati su Risposta ad un visitatore che si congratula con noi per la festa di un nostro grande confratello, il beato Angelico.
17 022024

Beato Giovanni da Fiesole (detto Beato Angelico)

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sacerdote (c. 1935 – 18 febbraio 1455) – memoria facoltativa – 18 febbraio

Beato Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico

Guido o Guidolino, figlio di Pietro, nacque presso Vicchio in Toscana sulla fine del XIV secolo e da giovane fu pittore a Firenze. Quando poi senti in sé la vocazione alla vita religiosa, insieme al fratello Benedetto si presentò al convento domenicano di Fiesole, recentemente fondato come convento di stretta osservanza dal B. Giovanni Dominici, del quale Guido, ricevendo t’abito dell’Ordine, assunse il nome. Ordinato sacerdote, fu due volte vicario conventuale e poi priore a Fiesole. Fedele agli impegni della vita religiosa, con la sua arte celestiale comunicava ai confratelli e ai fedeli i divini misteri che contemplava nella preghiera e nello studio. Dipinse molte pale d’altare a Fiesole (c. 1425-1438) e a Firenze, nel convento di San Marco, su richiesta del grande sant’Antonino, allora priore, decorò con affreschi il chiostro, l’aula capitolare, le celle e i corridoi (1439-1445).
Chiamato a Roma da Eugenio IV, dipinse due cappelle nella basilica di San Pietro e nei Palazzi Vaticani; su incarico di Nicola V, che lo stimava per la sua purezza di vita e per la santità dei costumi, ne decorò la cappella privata e lo studio (1445-1449). Lavorò anche nel convento di San Domenico a Cortona (1438) e nella cattedrale di Orvieto (1447).
Non volle accettare la carica di arcivescovo di Firenze, offertagli da Eugenio IV, persuadendoli invece ad insignirne sant’Antonino. Mori santamente il 18 febbraio 1455 a Roma, nel convento di Santa Maria sopra Minerva; il suo sepolcro marmoreo con il suo ritratto, sporgente dal pavimento, è conservato ancora oggi nella basilica.
Personalità semplice e limpida, fra’ Giovanni fu povero e umile; nella sua arte espresse la sua angelica devozione con grazia e naturalezza. Per questa stupenda sintesi di virtù e di arte fu chiamato con ammirazione « il Beato Angelico» e la fama della sua santità e del suo genio si è diffusa ovunque. A suo onore e per la promozione dell’arte sacra Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982 ha concesso il suo culto liturgico a tutto l’Ordine dei Predicatori e il 18 febbraio 1984 lo ha proclamato patrono universale degli artisti.

Preghiera

O Dio, che hai ispirato con paterna provvidenza il beato Giovanni Angelico nel raffigurci la pace e la dolcezza del paradiso, concedici, per sua intercessione, di farla irradiare nei cuori dei fratelli con esempi luminosi di virtù. Per Cristo nostro Signore. Amen

oppure

Per un dono meraviglioso del tuo amore, o Dio, il beato Giovanni Angelico ha contemplato e insegnato con fervore operoso i misteri del tuo Verbo. Per sua intercessione concedi anche a noi, che già ti abbiamo conosciuto per mezzo della fede, di contemplare la bellezza della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

29 012025

Cinque consigli ad un ragazzo per custodire e alimentare la vocazione al sacerdozio

by |29 Gennaio 2025|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Un sacerdote risponde - Liturgia e pastorale - Sezione pastorale|

Quesito Caro Padre Angelo,mi chiamo Ettore.Le porgo cordiali saluti e la ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta. Ritengo che mediante questo sito, lei avvicini molteplici individui al cristianesimo e chiarisca efficacemente i dubbi che spesso si insinuano e tormentano la mente di noi cristiani.Vengo dunque al quesito da porle. Io frequento abitualmente la chiesa, ricevo i sacramenti e da un po’ di tempo percepisco in me una vocazione che diviene sempre più robusta, fino ad assumere una dimensione concreta.La vocazione di cui parlo, è quella del sacerdozio. Infatti, provando un sentimento di vivissima affezione verso Dio, si è già presentata nella

25 122024

Io ho sempre pensato che Maria e Giuseppe si amassero veramente e pienamente, e in origine volessero donarsi completamente l’uno all’altra nel sacro vincolo del matrimonio

by |25 Dicembre 2024|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Un sacerdote risponde - Teologia dogmatica - Mariologia|

Quesito Caro padre Angelo, inizio salutandola con affetto in Cristo e la ringrazio per il servizio che svolge con il sito.(…).Proseguo scusandomi per questo messaggio decisamente chilometrico (è per questo che ne ho tagliato quasi quattro quinti; n.d.r.) Negli scorsi giorni mi è capitato di leggere una sua risposta a un quesito che mi ha lasciato molto perplesso. Rispondeva a una persona che chiedeva se fosse lecito per due futuri sposi rinunciare di comune accordo all'intimità coniugale. Lei diceva che ciò è ammissibile facendo riferimento al cosiddetto "matrimonio josephino" e portava l'esempio di Maria e Giuseppe. Secondo questa visione, sosteneva che Maria e

24 102024

Progettando il mio futuro, penso alla possibilità di entrare nell’Ordine dei domenicani. Le chiedo di che cosa si occupano giornalmente.

by |24 Ottobre 2024|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Spiritualità domenicana – Ordine Domenicano - Varie|

Quesito Buonasera caro Padre Angelo.Sono Domenico … da …, un ragazzo di 17 anni che si sta chiedendo e sta riflettendo su cosa fare del suo futuro. Vi ho trovato sul vostro sito e su instagram e ho deciso di scriverle.Tra le possibili idee e pensieri che ho, c'è l'Ordine dei domenicani. Poiché sono attratto dal profondo studio teologico e letterario che ha da sempre caratterizzato l'ordine.Volevo sapere in quest'epoca cosa comprende far parte dell'Ordine e quali sono le attività di cui vi occupate giornalmente.Inoltre vorrei anche sapere quale sarebbe il percorso affinché si riesca a far parte dell'Ordine.Chiedo scusa

06 102024

Un giovane, frequentando una ragazza islamica, ha cominciato a porsi alcuni interrogativi. Ed ecco la risposta

by |06 Ottobre 2024|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Un sacerdote risponde - Teologia dogmatica - Apologetica|

Quesito Buonasera padre, Le scrivo in merito a una questione su cui mi capitava di riflettere recentemente. Mesi fa ho conosciuto una ragazza musulmana, che ho poi frequentato per diverso tempo. La nostra relazione purtroppo è finita, ma il fatto che lei fosse molto devota mi ha condizionato molto. Ho imparato ad apprezzare l'idea così alta di Dio dell'Islam e la semplicità della sua preghiera. Sono sempre stato un cattolico praticante, ma da quando ho conosciuto meglio il credo di questa ragazza sono cambiato. Non mi ritrovo più molto nell'idea di fede per come la intende la Chiesa cattolica, in

05 092024

Secondo la dottrina evangelica non va all’inferno solo “chi proprio odia” ma chi trasgredisce i comandamenti in materia grave e muore impenitente.

by |05 Settembre 2024|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Un sacerdote risponde - Teologia morale - Morale fondamentale|

Quesito Caro Padre Angelo,non sono preparata per fare la domanda che segue (molti fanno citazioni anche dotte), ma vorrei comunque un chiarimento.Si dice che va all’inferno chi proprio odia, quasi chi proprio vuole andarci.Nella parabola di Lazzaro e del ricco epulone però oltre a tutti gli altri contenuti, io scorgo che il ricco epulone all’inferno ha anche sentimenti di amore; chiede che venga avvisato il padre perché ha 5 fratelli. Chiede in sostanza che ai suoi cari non sia riservata la sua stessa sorte.Se è così, non è almeno degno di passare al purgatorio?Mi scuso per la mia ignoranza, grazie.Daniela

06 082024

La bestemmia e il pane degli esiliati

by |06 Agosto 2024|Evidenza prima pagina, Rubriche varie – Approfondimenti cattolici – Pensieri spirituali, Spiritualità domenicana – Ordine Domenicano - Varie|

L’omelia di domenica 28 luglio di fr. Jean-Thomas de Beauregard O.P. A volte diciamo di qualcuno, per scusarlo, che è più stupido che malvagio. È più o meno quello che disse Gesù ai soldati romani che lo stavano crocifiggendo sul Calvario: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23, 34). Ed è vero che gli uomini che hanno crocifisso Gesù non avevano idea, nel momento in cui lo hanno fatto, della gravità dell’atto che stavano compiendo. Quando il centurione se ne rese conto, era troppo tardi. Quindi erano più stupidi che malvagi. Molto spesso, quando si verifica una bestemmia, faccio

30 052024

Se in Cristo c’erano due nature, umana e divina, si può dire che in lui c’era uno sdoppiamento di personalità? C’era incertezza in Cristo?

by |30 Maggio 2024|Evidenza prima pagina, Evidenza sacerdote, Un sacerdote risponde - Teologia dogmatica - Cristologia|

Quesito Caro Padre Angelo, vorrei porle una domanda che mi attanaglia da tempo.Riguarda la doppia natura di Gesù.Per quanto ne so io: Gesù è completamente Dio e completamente Uomo, è la Seconda persona della Trinità, ed è quindi non la stessa persona del Padre e dello Spirito Santo ma un’altra persona divina, con la loro stessa natura (che consiste nell’essere onnipresenti, onniscienti e onnipresenti)Ma ci sono dei quesiti riguardo a questa frase a cui ancora non trovo una risposta chiara:Gesù è UNA persona e che ha DUE nature, umana e divina. Quella DIVINA è eterna, onnipotente, onnipresente e onnisciente, quanto il

In evidenza spiritualità domenicana

Presentiamo ai nostri lettori il progetto “Edizioni Amici Domenicani”.

Le Edizioni vogliono essere la continuazione, con il mezzo della carta stampata, degli intenti di questo sito internet: diffondere, attraverso la predicazione, la conoscenza della Fede cristiana, nella carità della verità.

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P. Angelo Bellon, op
San Tommaso e il tomismo: La persona e l’organismo soprannaturale

Questo testo è stato preparato per ricordare il settimo centenario della canonizzazione di San Tommaso avvenuta ad Avignone il 18 luglio 1323 per opera di Giovanni XXII, il 750º della morte (1274) e l’ottavo centenario della nascita (1225).

Dopo aver esposto un profilo biografico di San Tommaso, vengono messi in evidenza i principali elementi del suo pensiero alla luce del magistero della Chiesa. Tra questi emerge la dignità della persona umana voluta da Dio per se stessa e non in funzione di qualcosa d’altro. Segue l’esposizione sulla necessità delle virtù teologali e delle virtù morali in ordine al fine soprannaturale dell’uomo.

Il volume è disponibile anche con rilegatura rigida, oltre che nella tradizionale brossura.

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