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Le risposte sono dopo ogni singolo punto.
Caro Padre,
scrivo questa breve lettera, dopo aver letto una sua risposta ad una persona che le chiedeva lumi sulla sua intenzione di avvicinarsi alla Fraternità San Pio X. Devo dire che raramente avevo letto tante inesattezze e cattiverie sulla Fraternità da parte di un religioso ma tant’è, vediamo solo di chiarire alcuni punti senza ulteriori polemiche.
Punto primo: la Fraternità San Pio X non è in condizione di scisma, questa è una solenne sciocchezza scritta, detta e ridetta da giornalisti e pseudo vaticanisti che da anni sputano fiele su di una Santa congregazione religiosa, la scomunica e stata tolta da Benedetto XVI semplicemente perché Lui, siccome conosceva bene la vicenda sapeva che era invalida.
La valutazione dell’operato di Benedetto XVI è una tua interpretazione.
Non essendo in obbedienza al Vicario di Cristo, i lefebvriani sono scismatici.
Punto secondo, la Fraternità si e messa sotto l’ala protettrice di San Pio X, non solo per la grandezza del personaggio, ma per la sua strenua lotta contro il modernismo, che con questo Papa ha raggiunto apici indicibili.
Ma Pio X non autorizzava gli scismi e le disobbedienze…
Punto terzo: Il concilio vaticano II non è stato dogmatico, ma semplicemente pastorale, quindi non vincolante ne per i fedeli, ne per i religiosi, come quelli della Fraternità ad esempio, che ne hanno riscontrato le grandissime corbellerie scritte e di conseguenza lo hanno rigettato al mittente.
È vero che non ha pronunciato dogmi di fede.
Ma nel suo insegnamento vi sono pure delle costituzioni dogmatiche, nelle quali la Chiesa esprime la propria dottrina.
Quarto punto: Cosa avrebbero detto i predecessori degli ultimi cinque Papi, se avessero visto i loro colleghi ballare allegramente con sciamani sioux, fare dichiarazioni tipo Dio non è Cattolico, gli ebrei sono i nostri fratelli maggiori, così come sempre ci sono fratelli anche i mussulmani (minori forse?), oppure santificare chiamandolo grande teologo Martin Lutero?
Tutto questo autorizza a separarsi dal Papa?
Quinto punto: La Santa Messa di San Pio V è detta dai Sacerdoti della Fraternità (che non sono sedevacantisti caro Padre) con la formula Una Cum, quindi in essa si prega sempre per il Santo Padre, devo forse pensare che non la conosca e se non la conosce perché ne parla in maniera sbagliata?
Non bastano le preghiere. Ci vogliono i fatti.
E se col proprio comportamento non si è “una cum papa Francisco” (uniti a Papa Francesco)?
Sesto punto: Mai ho sentito un Sacerdote della Fraternità parlare male del Papa o di chiedere ad un fedele di disobbedirgli per ciò che riguarda i Dogmi di Fede, al contrario li ho sentiti e giustamente, criticare con forza le svariate stupidaggini moderniste, non solo degli ultimi cinque Papi, ma anche di purtroppo tanta gerarchia romana. Settimo ed ultimo punto: I Sacramenti dati dai Santi Sacerdoti della Fraternità San Pio X, sono validissimi perché dati in condizioni di grave pericolo per la Chiesa Cattolica e, visto il tenore delle sue risposte, credo che siano una vera Grazia per noi fedeli della Tradizione. Finisco ringraziando e pregando deferente Nostro Signore Gesù Cristo, per averci dato quel Sant’uomo di Mons. Lefebvre e di aver suscitato col suo tramite la Fraternità San Pio X.
1. Mi scrivi: “ Mai ho sentito un Sacerdote della Fraternità parlare male del Papa”.
Ma come puoi mettere questa tua affermazione insieme con l’altra pronunciata più sopra quando hai detto: “la Fraternità si e messa sotto l’ala protettrice di San Pio X, non solo per la grandezza del personaggio, ma per la sua strenua lotta contro il modernismo, che con questo Papa ha raggiunto apici indicibili”.
Questo è parlare bene del Papa?
2. Scrivi ancora: “I Sacramenti dati dai Santi Sacerdoti della Fraternità San Pio X, sono validissimi perché dati in condizioni di grave pericolo per la Chiesa Cattolica”.
I Santi Sacerdoti. Può darsi, salvando la buona fede.
Manemo iudex in causa propria (nessuno è giudice nella propria causa).
Lascia che la patente della santità la diano gli altri, quelli che sono all’esterno della fraternità.
Non ho mai sentito dire che un Santo dica di se stesso che è un santo.
3. Circa i sacramenti: riconosco che la Messa è valida, sebbene illecita perché celebrata nella disobbedienza al Papa e alle leggi della Chiesa.
Ma le confessioni sono invalide, a meno che l’assoluzione venga data ad una persona in periculo mortis.
Mi parli di “grave pericolo”: lo giudichi tu il grave pericolo?
Se così fosse, sarebbe giustificata nella Chiesa qualsiasi anarchia.
Ognuno, in base alle proprie idee, potrebbe giudicare che il pericolo non solo è grave, ma gravissimo. E potrebbe fare quello che vuole. Anche il contrario di quello che fanno i lefebvriani.
4. Vedi quante contraddizioni.
E forse qui tocchiamo uno dei punti più scoperti della fraternità di San Pio X: le intrinseche contraddizioni. Ed è veramente strano che non ce se ne renda conto.
C’è qualcosa nei lefebvriani che annebbia la loro mente.
Distinti saluti.
Ricambio anch’io i distinti saluti, accompagnati da fraterna una preghiera perché anche voi siete pecore di Gesù Cristo che vanno cercate, trovate e ricondotte all’ovile, perché ubi Petrus ibi Ecclesia (dove c’è comunione con Pietro, lì c’è la Chiesa).
Padre Angelo