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Quesito

Caro Padre Angelo,
vorrei sapere perché si adora la S. Croce se l’adorazione è dovuta solo a Dio.
Cordiali saluti.
Angelo


Risposta del sacerdote

Caro Angelo,
1. per adorazione s’intende il riconoscimento della grandezza e della signoria di Dio e la nostra totale sottomissione a Lui.
L’adorazione va fatta solo a Dio e a Gesù Cristo, che è il Verbo incarnato.

2. Alle reliquie della croce si dà un culto relativo, vale a dire un culto che attraverso la realtà sensibile si porta al Signore.
L’adorazione alla croce trae la sua origine dal rinvenimento della croce di Nostro Signore fatto da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino.
Tutta la gente si mosse per andare a venerarla.
San Cirillo di Gerusalemme e la pellegrina Eteria ci testimoniano che questo gesto venne compiuto alla presenza diretta del vescovo e sotto la sorveglianza di due diaconi i quali stavano attenti che nessuno mentre andava a baciarla (ad accostare le labbra – la bocca: ad orare) tentasse di asportarne dei frammenti, magari mordendola. Tutto il rito si svolse in silenzio.
La stessa cosa si ripeteva ogniqualvolta si esponeva la reliquia alla venerazione dei fedeli.

3. Il venerdì santo nella liturgia vi è il rito dell’adorazione della croce. Qui non si tratta neanche di una reliquia della croce di Cristo, ma di un crocifisso.
Anche questa è adorazione relativa: relativa alla persona che vi è rappresentata.
Anzi, qui la parola adorare, come nel rinvenimento della croce a Gerusalemme, ha conservato il suo significato latino di “accostare la bocca”, per baciarla. In latino bocca si dice os-oris.

Ti saluto, ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo