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Quesito

Umilmente, mi vergogno per quello che le sto chiedendo perché vorrei essere beato in "semplice di spirito" e non superbo, ma vorrei sapere di più su Barabba.
È il rovescio della stessa medaglia?


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. la tua domanda è legittima.
Certamente gli evangelisti intendono sottolineare che nella scelta di Barabba gli uomini hanno preferito a Cristo un assassino e un cospiratore.
Con questo lasciano pensare alla gravità del trattamento riservato a Gesù, considerato peggio di un assassino e di un brigante.
Barabba, come dici tu, il rovescio della medaglia di Nostro Signore.

2. Ma cediamo chi era Barabba.
Il nome Barabba deriva da bar abba.
Bar in ebraico significa figlio,
Abba significa padre.
Barabba dunque significa figlio del padre o anche figlio del maestro.

3. Quest’uomo è ricordato nei quattro vangeli come il carcerato che fu rilasciato invece di Gesù su domanda degli ebrei (Mt 27,6 ss; Mc 15,7 ss; Lc 23,18; Gv 18,40).
Matteo aggiunge il dettaglio della consuetudine che il governatore liberava a pasqua un carcerato scelto dal popolo.
Secondo lo stesso vangelo, Pilato avrebbe offerto agli ebrei la scelta,
Negli altri vangeli sono gli ebrei a fare la richiesta.

4. Barabba è descritto da Matteo come un carcerato ben noto; da Luca  come rivoluzionario e assassino, da Giovanni come un bandito.
Queste varie caratteristiche non sono contraddittorie: negli anni precedenti alla caduta di Gerusalemme, molto spesso comuni briganti univano all’illegalità il fanatico rifiuto di sottomettersi all’impero romano.
E questa è stata la situazione di Barabba: un avversario politico.
Ma non era solo un avversario politico.
Nello stesso tempo era anche un brigante, un bandito, un rissoso giunto fino all’omicidio.

5. Padre M.-J. Lagrange osserva un particolare di Matteo: “Secondo un’antica lettura di Mt 27,16-17, Barabba il figlio di Abba avrebbe avuto come prenome Gesù.
La coincidenza darebbe maggiore forza all’alternativa proposta da Pilato: volete che lasci libero Gesù Barabba o Gesù detto il Messia?” (L’Evangelo di Gesù Cristo, p. 458).
La Bibbia di Gerusalemme avverte che questa lezione è di tradizione apocrifa.

6. Sempre il Padre Lagrange scrive ancora: “Barabba, arrestato in una sedizione, fu presentato come il vero eroe dell’indipendenza.
L’accusa lo diceva un assassino, ma per la buona causa dell’indipendenza!
Egli era un uomo valente non un sognatore e il popolo si fece a gridare il nome di lui, Barabba!
Pilato, riconoscendo in ciò la mano dei sommi sacerdoti gelosi dell’influenza di Gesù, insistette nuovamente: Volete voi veramente Barabba o Gesù che si chiama il Messia?
La folla, al vedere Pilato mal disposto, gridò risolutamente il nome di Barabba e si esasperò ancor più quando Pilato chiese: Ma che debbo fare di colui che voi dite essere re degli Ebrei?” (Ib.).

7. Ecco quanto ti so dire di Barabba, un personaggio che scusava le sue malefatte con rivendicazioni politiche.
Molto spesso gli uomini fanno la stessa cosa: tendono a giustificare i loro peccati con tanti pretesti.
Ma quando saranno davanti al Signore, se saranno senza veste nuziale, tutta la loro vita sarà loro svelata in maniera così chiara che non oseranno giustificare in nessun modo il loro comportamento.
E non avranno altro da fare che come quel tale di cui parla il Vangelo, trovato senza vesta nuziale: ammutoliranno e saranno messi fuori, dove c’è pianto e stridore di denti.
I dannati non saranno in grado di portare nessuna giustificazione.
Di fronte alla loro condanna ammutoliranno e basta.

Con l’augurio che questo non capiti a nessuno di noi, ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo