Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Carissimo Padre Angelo,
Le scrivo ancora una volta perché da qualche giorno mi sono messo a leggere i Vangeli (un capitolo al giorno) per conoscere un po’ di più la Parola del Signore,però leggendo il versetto di Matteo 10.23 non capisco cosa significa.  
Le riporto il versetto
"Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo".
Non capisco cosa si intende per città di Israele e la venuta del Figlio dell’uomo.
La prego se mi può illuminare su questo punto che mi è causa di dubbi.
La ringrazio moltissimo.
La ricordo nella mia preghiera.
Con affetto.
Lorenzo B.


Risposta del sacerdote

Caro Lorenzo,
ti riporto quanto leggo in un Commentario biblico:

1. Fuggite in un’altra.
Dovendo fondare in terra il regno di Dio, non espongano inutilmente la loro vita.
Quindi se scoppia in un luogo la persecuzione, non la temano; ma dopo aver fondato una Chiesa, vadano altrove a fondarne altre.
Così fecero gli Apostoli: “Quelli però che si erano dispersi andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola” (At 8,4) e “Ma i Giudei sobillarono le pie donne della nobiltà e i notabili della città e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Bàrnaba e li cacciarono dal loro territorio. Allora essi, scossa contro di loro la polvere dei piedi, andarono a Icònio” (At 13,50-51).

2. Prima che venga il Figlio dell’uomo.
Si possono dare due principali interpretazioni di queste parole.
Secondo alcuni qui si tratterebbe dell’ultima venuta del Figlio dell’uomo per il Giudizio finale, e allora ii senso delle parole di Gesù sarebbe questo: Voi non finirete di evangelizzare le città d’Israele, cioè non solo la Palestina, ma tutte le città dove si trovano Israeliti, (e quindi tutti gli Ebrei dispersi nel mondo), prima che venga il finale giudizio.
Gesù quindi annunzierebbe ciò che viene detto chiaramente in S. Paolo (Rm 11,25), che cioè gli Israeliti dispersi si convertiranno in massa al Vangelo solo dopo che la moltitudine dei pagani sarà convertita: e perciò la loro evangelizzazione durerà fine al giudizio.
Seguono questa interpretazione soprattutto gli antichi interpreti.

3. Altri invece fanno osservare che nel linguaggio biblico ogni manifestazione della sovrana giustizia di Gesù Cristo viene chiamata venuta del Figlio dell’uomo.
Ora se vi è un fatto nella storia, in cui si sia sovranamente manifestata la giustizia di Gesù è senza dubbio la distruzione di Gerusalemme e della nazione giudaica, avvenuta 40 anni dopo questo discorso, cioè nel 70.
Gesù annunzierebbe quindi, secondo questa interpretazione, che prima che abbiano evangelizzato la Palestina, sarà fatta giustizia degli Ebrei ribelli al Vangelo e persecutori.
Questa la sentenza è della maggioranza degli interpreti del nostro tempo attuali.

4. Anche la Bibbia di Gerusalemme è per questa seconda interpretazione. Vi si legge: “L’avvenimento qui annunciato concerne non il mondo in generale, ma Israele in particolare, con la rovina di Gerusalemme e del suo tempio nel 70 d.C.”.

5. Infine alcuni commentatori dicono che per la venuta del Figlio dell’uomo s’intende la risurrezione di Gesù Cristo.

Come vedi, ognuno può seguire l’interpretazione che vuole.
Qui non ne va di mezzo la dottrina della fede.

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo