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Quesito
Caro Padre Angelo,
ringraziandola per la disponibilità Le pongo due domande:
1) Se Dio è infinito, come si può concepire il mondo come Sua creazione, altro da Sé e non invece in modo panteistico?
2) Se per ipotesi, in un lontano futuro, le scienze astronomiche arrivassero a dire che la "materia" è eterna, l’idea cristiana di creazione sarebbe messa in discussione? Come si potrebbe concepire un Dio eterno con una materia eterna se non panteisticamente?
Cordiali saluti
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. per infinito s’intende ciò che non ha limiti.
Dio non è infinito in senso spaziale, perché allora sarebbe facile sconfinare nel panteismo.
Per panteismo (lo dico per i nostri visitatori) s’intende con-fondere, mescolare il Creatore col la creatura.
2. Dio è infinito perché non ha l’esistenza, ma è l’esistenza.
E in questo si distingue da tutte le creature, materiali e spirituali, perché queste hanno ricevuto l’esistenza.
È il pensiero di San Tommaso il quale afferma: “L’essere stesso tra tutte le cose è quanto di più formale si possa trovare. Quindi, siccome l’essere divino non è ricevuto in un soggetto, ma Dio stesso è il suo proprio essere sussistente resta provato chiaramente che Dio è infinito e perfetto” (Somma teologica, I, 7, 1).
3. Circa la seconda domanda: già Aristotele si poneva la questione se il mondo fosse eterno.
Ma anche se il mondo fosse eterno, rimarrebbe sempre aperta un’altra questione: se il mondo sia l’esistenza o se l’abbia ricevuta.
Nel primo caso, si identificherebbe con Dio.
Nel secondo caso suppone una creazione.
4. Ora il mondo – sebbene ipoteticamente eterno – non può essere Dio perché nel mondo c’è il mutamento.
Il mutamento è l’acquisizione di qualcosa che ancora non si possiede.
Ma questo è incompatibile con la nozione stessa si Dio, il quale non ha divenire, essendo Atto puro, senza alcuna mescolanza di potenza, come riconosceva il filosofo pagano Aristotele.
Pertanto, anche se fosse eterno, questo non sarebbe incompatibile con il suo essere creato “ab aeterno”.
Tuttavia sappiamo per fede che il mondo ha avuto un inizio.
4. Inoltre, posta l’ipotesi che il mondo sia eterno quanto alla sua origine, si potrebbe porre anche un’altra ipotesi: che il mondo non sia eterno quanto alla sua fine.
Allora questa sola ipotesi induce a comprendere che il mondo non si identifica con l’esistenza, perché diversamente non potrebbe perderla.
E pertanto non si identifica con Dio.
Ricambio i cordiali saluti, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo