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Quesito
Buongiorno Padre,
sono un giovane che si reputa persona semplice, di sani principi e molto religioso. Passo molto tempo in preghiera, svolgo attività con i ragazzi, prego per tutti e aiuto chiunque, eppure mi si insinua il pensiero e l’ardore fisico per una donna, una madre di questi ragazzi. E’ una donna bella, curata, sensuale ed estremamente attraente. Non solo non disdegna le attenzioni che le riservo ogni qual volta accompagna il figlio, ma lei stessa mi cerca, chiede consigli per suo figlio, mi ha invitato molte volte ad incontri di preghiera in località fuori senza però riuscirvi.
La conclusione è che sono completamente in balìa di lei nella mia mente e nel mio corpo. Sono completamente invaghito della madre di questo ragazzo, dovrebbe essere nel mio piccolo e disumano cervello per riconoscere le più bieche volontà di carnalità ed amore fisico. Il mio corpo decide di seguirla, malgrado la mia mente boicotti tutto questo.
Qualche giorno fa mi ha fatto definitivamente capire che è interessata a me e probabilmente a ciò che posso rappresentare per lei, una preda facile, uno sfogo carnale. Si è fatta molto più procace ed esplicita. Sono sconvolto. Sto seriamente pensando di chiedere il definitivo allontanamento dalle attività coi giovani. Non voglio rovinare tutto.
Chiedo da Lei un consiglio padre, per non essere preda di questa donna che, malgrado bellissima ed attraente, non mi offre nulla se non la carnalità di un rapporto fine a se stesso, il vuoto della mente, lo sfiancamento dello spirito e del corpo.
Sono estremamente confuso, la prego, mi dia la che solo un uomo di Dio sa offrire.
Con stima e profondo affetto
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. in questo momento satana ti sta insidiando.
Si sta avverando anche per te ciò che con grande realismo rileva un documento del Magistero della Chiesa e cioè che nella vita di tutti, sia di quanti vivono nel celibato come di quelli che vivono nel matrimonio “di fatto capitano in un modo o nell’altro per periodi di più breve o di più lunga durata, delle situazioni in cui siano indispensabili atti eroici di virtù” (pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 19).
Ciò che il Signore ha formato e custodito in te, adesso il comune avversario lo vuole distruggere. Ne senti i tentacoli da tutte le parti.
Un tuo cedimento sarebbe un rovina non solo per te, ma anche per tanto lavoro che hai svolto e stai svolgendo.
Ha ragione San Pietro a dire: “il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1 Pt 5,8).
Da un pò di tempo si è preso come obiettivo di divorare te.
2. Che fare in questa situazione?
Tutti i maestri di vita spirituale sono concordi nel dire che nella battaglia contro i sensi vince chi scappa.
Come hai potuto notare nella tua stessa vita, il demone della fornicazione ti prende nella carne, ti spinge dove tu non vorresti e ti trovi lacerato.
L’unica soluzione, visto che lei non se ne va e anzi diventa sempre più insidiosa, è che tu lasci l’attività con i ragazzi, almeno momentaneamente.
È questo l’atto eroico di virtù che ti viene chiesto.
3. Non è stato questo il comportamento di Giuseppe il patriarca quando la moglie di Potifar ogni giorno lo insidiava e gli diceva: unisciti a me?
Si svincolò da lei, accetto le infamanti accuse e anche di finire in prigione, Ma Dio non lo abbandonò e proprio dalla prigione ne uscirà fuori in maniera così gloriosa che diventerà viceré d’Egitto.
San Tommaso d’Aquino aveva notato che Gesù dopo aver cacciato in maniera risoluta il tentatore fu servito dagli angeli (“gli si accostarono gli Angeli e lo servivano). Ne trasse una grande conclusione con questa splendida affermazione: “così chi supera le tentazioni merita di essere servito dagli Angeli”.
4. Non è sbagliato pensare che in questo momento il Signore abbia permesso questa tentazione in vista di darti dei beni ancora più grandi. Vuole che tu abbia un saggio di che cosa significhi essere servito dagli Angeli.
Merita dunque che tu superi con tutte le tue energie e per amore del Signore la situazione presente. Sono certo della fedeltà del Signore alle sue promesse.
Anzi, ti sarò grato se mi renderai partecipe non solo della vittoria, ma anche della grazia singolare e straordinaria che il Signore ha preparato per te.
Ti assicuro la mia preghiera e il mio ricordo nella S. Messa.
Ti benedico.
Padre Angelo