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Quesito

Caro padre,
sono una ragazza ho 17 anni. Comincio col dire che sin da piccola sono stata abituata a seguire gli insegnamenti cristiani e quindi mi ritengo una buona cattolica. Purtroppo qualche tempo fa scoprii la pratica della masturbazione ma inizialmente non capivo bene. Acquisendo maturità ho collegato questa pratica  a una maniera attraverso la quale si infrangeva il 6 comandamento e da allora mi sono sentita uno schifo. Non sono mai riuscita a confessare questo peccato pur volendolo fare anche perchè essendomi confessata sempre faccia a faccia con differenti preti non riuscivo proprio a pensare a come avrei fatto a dire ciò. Io abito in una piccola città e non trovo luoghi dove confessano con la grata è difficile e io non so come fare, mi sento con un gran peccato addosso. Ultimamente sono ricaduta nel peccato e ho paura di allontanarmi da Dio e di non ricevere più il perdono anche se sono fermamente pentita. Mi ripropongo sempre di non farlo ma ci sono periodi ,(diciamo una settimana di solito) in cui proprio non resisto. Mi può dare qualche consiglio e magari rassicurarmi un po’? Mi sento anche un verme nei confronti delle persone che mi stanno intorno pensando a quello che ho fatto. In ogni caso la informo che non ho un ragazzo e non l’ho mai avuto e a volte soffro un po’ di solitudine e forse questa situazione aggrava un po’ la cosa. Infine penso a quando andrò in chiesa e a quanto mi sentirò in colpa nel pensare tutto questo.
La ringrazio in anticipo.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. mi spiace che nella Chiesa che frequenti non sia attivato il confessionale con la grata. Molte persone provano vergogna nel confessare determinati peccati.

2. Tuttavia per superare il senso di vergogna ti riferisco ciò che diceva il santo Curato d’Ars: il sacerdote sa già più o meno i peccati che i fedeli vengono a confessare.
Io non mi sono mai stupito di nulla.
Ho visto certe volte i fedeli ansimare e anche sudare. Ma io non mi sono mai stupito per quello che mi hanno detto.
Vedrai che il sacerdote sarà il ritratto della misericordia di Dio per te.
Vai dunque fiduciosa. Digli: “Ho commesso atti impuri su me stessa e questo mi capita con frequenza”.
Dopo che il sacerdote ti avrà parlato gli dirai: “allora verrò sempre da Lei a confessarmi”.

3. Io ti direi anche di cogliere l’occasione per regolare la Confessione nella tua vita: che tu ti autodetermini a confessarti ogni 15 giorni, ogni settimana, ogni mese, nel tal giorno e tal ora da quel determinato sacerdote.
E a questa regolarità sarai fedele nella tua vita sia in presenza di quel peccato sia in sua assenza.
Ti accorgerai in breve dei grandi passi in avanti che farai.
Perché la grazia di Dio ci comunica la forza di non ricadere e di ricominciare sempre di nuovo.
Anche la S. Comunione che finalmente potrai fare ti darà forza.

Ti assicuro la mia preghiera, il mio ricordo nella S. Messa e ti benedico.
Padre Angelo