Questo articolo è disponibile anche in: Italiano

Quesito

Caro Padre Angelo,
ho commesso molti peccati durante la mia vita, anche se ho avuto momenti in cui ho sentito l’esigenza di avvicinarmi al Signore con la preghiera.
Inoltre non mi sono confessato molte volte nella mia vita, e non sono andato a messa la domenica. Infatti mi sono confessato a 10 anni con la prima comunione e un paio di volte quando avevo 26 anni prima di fare la cresima e,  penso proprio che, queste confessioni le feci male più per ignoranza che per cattiveria.
Quindi ero molto tiepido per quanto riguarda la vita religiosa, anche se leggevo il Vangelo. Poco tempo dopo sono cominciate a succedermi cose strane e mai provate prima. Quando andavo a letto la notte sentivo un bruciore nel mio petto, mi sentivo a disagio, e tutti i peccati che avevo commessi fino ad allora mi comparivano come flash davanti agli occhi.
Sono andato avanti così per tre anni e ho cominciato ad avere un forte bisogno di confessarmi, cosa che non avevo mai avuto prima.
Dopo qualche giorno ho cominciato a sentire il bisogno di fare ricerche sul Purgatorio e sull’inferno ed imparare a pregare come si deve (da premettere che, conoscevo solo il Padre Nostro e l’Ave Maria). Così trovai la preghiera alla Divina Misericordia, il Santo Rosario, le preghiere di Santa Brigida, la coroncina sulle Sante Piaghe di N.S. Gesù Cristo, preghiere sui defunti e altro. Una volta trovate queste preghiere ho cominciate a farle quasi tutti i giorni in momenti diversi della giornata da ormai più di un anno e mezzo.
Le prime volte che ho pregato la Divina Misericordia sentivo qualcosa cambiare in me, a volte ho pianto mentre pregavo.
Pregare per me è diventato indispensabile, per me è cosa da fare a tutti i costi. Infatti io prego tutti i giorni e prego e lodo il Signore tutto il giorno si può dire che non mi fermo mai! Ringrazio il Signore tutti i giorni per il sacrificio che ha fatto sulla croce per la nostra salvezza.
Medito molto sulla passione del Signore Gesù. Per me è molto importante.
Detto questo le racconto poi cosa mi successe dopo che è cominciata la mia via alla conversione. Dopo qualche settimana che ho cominciato a pregare, mia sorella mi disse di conoscere un Sacerdote molto carismatico, così mi disse lei, e mi chiese se lo volessi incontrare (premetto che io vivo in America). Cosi una Pasqua andai in Italia, incontrai questo Sacerdote e mi confessai. Dopo la confessione lui mi benedisse e mi unse la fronte con olio santo. Ricordo che, mi sentii veramente bene e sollevato. Ritornato in America dopo circa un paio di settimane feci un sogno che pareva più una visione che tutt’oggi mi colpisce. Sognai una crocifisso dorato e luminoso in cielo, e sentivo tante voci pregare il Padre Nostro. Tutto d’un tratto l’immagine si ingrandì sul lato destro della croce e vi erano delle scritte non so se in ebraico o aramaico, dopo questo mi svegliai. Preciso che dopo circa un anno in una chiesa del mio quartiere ho trovato una parte di quella scritta esattamente come era su quel crocifisso e che significava “SIGNORE”.
Dopo un paio di settimane ho fatto altri sogni che riguardavano i frati Domenicani. Nel primo ho sognato che ero in un convento e vi era un frate seduto e che era triste e sconfortato e un altro in piedi alle sue spalle. Vedendoli mi avvicinai, e posi la mia sulla spalla del frate triste, e confortandolo gli chiesi perché tanta tristezza, e lui mi rispose che era scoraggiato e non voleva uscire dal convento in quanto la gente non credeva più e non aveva più fede. E l’altro frate che stava in piedi cercava di sviarlo e indurlo in tentazione e così io lo rimproverai. Dopo di questo uscendo dal convento vidi molti cani randagi.
Il secondo sogno, avvenuto dopo una settimana, è il più bello di tutti e tuttora mi commuove. Ho sognato che ero fuori ad un convento/cattedrale molto antica di stile gotico. Aperta una delle porte d’ingresso, entrai dentro. Vi trovai una lunga fila di gente che arrivava fino all’altare e quando il mio sguardo raggiunse l’altare vidi venire verso di me un frate Domenicano sui 50 anni di età con tunica bianca lucente che emetteva luce e il mantello nero, era un pò calvo e capelli brizzolati. Raggiuntomi mi portò poi ai piedi dell’altare e vidi che le altre persone che stavano aspettando erano arrabbiate ed infastidite che io appena arrivato fossi stato portato subito all’altare. Dopo il frate salì i gradini dell’altare, prese una coppa metallica e raccolse dell’acqua da una acquasantiera a forma di conchiglia. Una volta che lui raccolse l’acqua nella coppa me la diede e lui si sedette sui gradini dell’altare. Io guardando nella coppa vidi acqua emanante luce blu, e tutto d’un tratto l’acqua si trasformò in sangue vivo, vedevo i grumi di sangue, così mi preoccupai e gli chiesi se era buono tutto ciò e lui con voce tranquilla mi disse di sì e che non mi dovevo preoccupare. Dopo mi sedetti affianco a lui e mi confessò, e subito dopo mi portò ad assistere ad un esorcismo di una vecchietta in un altra stanza e lì finì il secondo sogno. Successivamente ho riconosciuto il profilo del frate in un quadro che raffigurava San Domenico. Ho fatto delle ricerche e l’età in cui è morto il Santo coincideva con quella del frate nel sogno, 51 anni.
Dopo circa un’altra settimana ho fatto un’altro sogno, il terzo ed ultimo riguardante l’Ordine Domenicano che mi ha colpito molto. Ho sognato questa volta di indossare gli abiti dell’Ordine dei Predicatori e di essere in una cappella di un convento ed io ero il nuovo Sacerdote che doveva sostituire il vecchio. Così preoccupato di non essere all’altezza, chiesi all’altro Sacerdote come potevo aiutare i fedeli se io non avevo conoscenza alcuna delle dottrine necessarie alla pratica sacerdotale e lui mi rispose molto semplicemente dicendo che dovevo prendere i libri e studiare come aveva fatto lui in precedenza e poi se ne andò. Trovatomi da solo aprii una porta che dava ad un teatro con palcoscenico pieno di bambini danzanti che si preparavano ad una recita in parrocchia e vi erano tanti fedeli soprattutto anziani, e vi era una signora seduta con un libro aperto in mano e tutta sorridente mi chiese di sedermi con lei e cantare inni insieme. Preciso che, anche se in un sogno, ho provato un pò come un sacerdote deve sentirsi quando è amato dai propri fedeli, e quello mi commosse molto anche dopo da sveglio. Dopo aver dedicato un pò di tempo insieme con questa dolcissima persona mi portai all’esterno ove vi era un giardino recintato ed un cancello aperto e vedevo che, dall’altro lato della strada vi era un’altro edificio e vedevo tanti Frati Domenicani seduti ai banchi. Inoltre vicino a questo cancello aperto vi era un ragazzo giovane, così mi avviai verso di lui e, nello stesso momento entrarono due uomini che subito percepii avevano cattive intenzioni e volevano usare la Chiesa per cose non buone, così questo ragazzo biondastro con una luce che lo illuminava dall’alto mi disse: “Lasciali fare, non ti preoccupare, e così gli chiesi il suo nome per tre volte e lui per tre volte mi rispose: “Sono Gabriele””. e lì finì il mio sogno.
Dopo questi sogni la mia vita è cambiata sempre di più e la mia fede si è molto rafforzata. Non commetto più tanti peccati come prima, mi confesso quasi tutte le settimane, amo circondarmi di oggetti sacri, e mi sono innamorato del crocifisso specialmente di quello di San Benedetto e fremo dal desiderio di ricevere la Comunione.
Onestamente ho pensieri di farmi Sacerdote, non solo per i sogni naturalmente. Ma perché sento un Amore così grande per il Signore che a volte esplode dentro di me.
Mi ricordo che una notte andai a letto veramente sconfortato e sognai Padre Pio abbracciarmi molto forte, e la mattina dopo mi sentii veramente sollevato e nello stesso giorno venni a sapere da mio fratello che mio padre doveva andare a visitare la casa ove visse Padre Pio. Preciso che io non avevo mai sognato Padre Pio in vita mia e mio padre non era mai andato a visitare Pietralcina. Penso che, non sia una coincidenza. Che significato possono mai avere? Ho fatto altri sogni che non sto a raccontarle, l’ho disturbata anche troppo e, mi scuso per la lunghezza del messaggio, apprezzo molto quello che fa per la gente, con le sue tantissime risposte ha rischiarato l’animo a molte persone.
La ringrazio molto e che DIO la benedica! Preghi per me, io la ricorderò nelle mie preghiere.
Saluti


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. ho letto con via partecipazione la tua lunga email.
Certamente in te sono avvenute delle cose molto belle, che sono autentiche grazie. Così la percezione e il disgusto dei peccati della vita passata, il desiderio di confessarti, la pratica frequente della confessione e il grande desiderio di fare la Santa Comunione.

2. Inoltre ho voluto leggere e rileggere i vari sogni che hai fatto.
Premetto subito che non bisogna essere creduloni nei confronti dei sogni.
Ma la Sacra Scrittura ci ricorda che Dio si può rivelare anche nei sogni. E San Tommaso d’Aquino, dell’Ordine dei Predicatori (e cioè domenicano), dice che i sogni se sono brevi, lucidi e lasciano un senso di consolazione nell’anima possono provenire dall’alto.
Al contrario vi sono sogni così bizzarri che hanno cause del tutto naturali.

3. Nei tuoi sogni è singolare il fatto che a distanza di tempo li ricordi con precisione.
Non penso che tu ricordi tutti i sogni per filo e per segno. Ma quelli che mi hai descritto sì.
Anche santa Teresina da piccola fece un sogno che incise profondamente nelle sua vita. Le diede molta pace. E si stupiva del fatto che, a differenza di tanti altri sogni, quello lo ricordasse fin nei minimi dettagli.

4. I sogni che hai fatto hanno trasformato la tua vita. I segni più belli sono dati dalla cessazione di diversi peccati, dalla confessione frequente e soprattutto dalla vita di preghiera. Mi scrivi che la preghiera per te è diventata indispensabile. Posso dire che in te è avvenuta una pentecoste.

5. Riconosco anche che hai i piedi per terra perché mi scrivi: “Onestamente ho pensieri di farmi Sacerdote, non solo per i sogni naturalmente. Ma perché sento un Amore così grande per il Signore che a volte esplode dentro di me”.

6. Leggendo le “Vitae fratrum” (Vite dei frati) degli inizi del nostro Ordine si narra di molti che ricevettero in sogno l’indicazione di farsi domenicani, che in sogno fu loro mostrato l’abito dell’Ordine in cui dovevano entrare e che un abito siffatto non l’avevano mai visto e che il giorno successivo lo videro in realtà per la prima volta.
Questi sogni possono essere delle indicazioni utili. Ma poi è necessario il discernimento sull’autenticità della vocazione, sulle attitudini, sulle inclinazioni, sul comportamento generale e particolare della tua vita.
Solo alla fine di questo discernimento e indipendentemente dai sogni si dovrà esprimere il giudizio sulla consistenza della chiamata.

7. A questo punto ti esorto a fare due cose: la prima di non parlare a nessuno di questi sogni e tanto meno dire che la tua eventuale vocazione è legata ad essi. Rivelarlo ad estranei potrebbe indurli a fraintendere tutto.
La seconda,  di prendere contatto con qualche domenicano perché ti aiuti a fare il dovuto discernimento. A lui puoi parlare dei sogni, perché capisca come mai vuoi fare riferimento al nostro Ordine.
Coltiva le molte cose buone nella tua vita attuale, come l’attrazione verso la preghiera, l’amore struggente per il Signore, il desiderio dell’Eucaristia…
Tutto questo ti fa vivere esperienze molto belle, potrei dire celestiali.

Da parte mia ti assicuro il mio sostegno con la preghiera e ti sarò grato se mi terrai informato sul susseguirsi degli eventi.
Ti sono grato per le preghiere che mi hai assicurato, ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo