Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
Caro Padre Angelo,
riflettevo su tutte le volte che Gesù ci esorta ad accumulare tesori in cielo e non sulla terra. Non vorrei esprimere questa mia domanda in termini troppo quantitativi ma se non lo faccio temo di non riuscire a spiegarmi.
Quando noi siamo in grazia di Dio e lui ci dà la forza di compiere delle buone opere accumuliamo meriti in cielo di cui godremo in Paradiso. Se però noi facciamo un peccato mortale perdiamo la comunione con Dio e se moriamo impenitenti non potremo godere mai di quei beni. Se però ritorniamo in grazia dopo un vero pentimento e il sacramento della riconciliazione ne potremo rigodere o tutto si azzera e bisogna ricominciare daccapo?
Mi spiego meglio: mettiamo che nell’adolescenza io abbia fatto delle azioni meritorie e poi nella gioventù qualche volta sia caduto in qualche colpa grave ma poi sia ritornato in grazia di Dio. C’è possibilità che in cielo quei meriti rimangano oppure sono annullati dal peccato precedente?
Spero di aver esposto il mio quesito chiaramente.
La ringrazio tantissimo
Alessandro
Risposta del sacerdote
Caro Alessandro,
1. il problema che tu mi poni i teologi lo trattano con questo titolo: la reviviscenza dei meriti dopo la penitenza.
2. Su questo punto i teologi non hanno tutti il medesimo parere.
Alcuni dicono, come il gesuita Suarez, che si riacquista tutto.
Altri, in genere i seguaci di san Tommaso, dicono che i meriti reviviscono dipendentemente dal grado di grazia che si ricupera.
3. La seconda l’opinione sembra più ragionevole.
È infatti l’intensità della grazia l’origine della quantità del merito.
E se dopo la confessione la grazia che si ricupera è di un grado inferiore a quello che si possedeva precedentemente, anche il merito che ne segue è inferiore.
4. Ma anche la prima opinione è poggiata su solide basi, perché il bene che si compie rimane in eterno nell’accettazione di Dio.
Questa seconda opinione esalta maggiormente la misericordia e la provvidenza di Dio, che può ascrivere a colui che si pente tutti i meriti che si era procurato. Dio li ha tenuti in serbo per il momento del suo ritorno.
5. La conclusione: vedremo come stanno le cose quando compariremo davanti a Dio.
Intanto è meglio non andare mai fuori casa e crescere incessantemente nelle vie del Signore.
Ti saluto cordialmente, ti ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo