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Quesito

Caro Padre Angelo,
ho letto la sua risposta relativamente al sesso in gravidanza. Lei conclude che è lecito in quanto nei periodi di naturale infecondità comunque persiste l’aspetto unitivo per la coppia.
La mia domanda è la seguente: constatato che la gravidanza è un momento particolare (probabilmente l’unico) in cui l’infecondità è certa (cosa che non avveniva ad esempio nel caso di Abramo e Sara ritenuti sterili), né si può pensare che i due genitori utilizzino la gravidanza come metodo contraccettivo, è lecito pensare che durante la gravidanza non si commetta peccato se i rapporti sessuali non prevedono penetrazione o il rilascio del seme all’interno della vagina, purché permanga forte l’aspetto unitivo per la coppia?
 Devo aggiungere che mentre scrivevo questa domanda i miei dubbi sono ancora aumentati poiché ho scoperto l’esistenza della superfetazione che però da quello che mi è sembrato di capire non è certa negli umani (mi pare inoltre di capire che segua delle tempistiche particolari).
Grazie per il tempo dedicato.
La ringrazio per il suo aiuto e mi scuso se si tratta di quesiti un po’ particolari e, almeno per me, difficili, ma proprio per questo non sono riuscito a darmi delle risposte.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. è giusto ravvivare l’unione degli spiriti anche durante la gravidanza.
Tuttavia quando i coniugi ravvivano tale comunione attraverso gli organi genitali la ravvivano non con un gesto qualunque, ma attraverso un gesto che di sua natura è ordinato alla procreazione.

2. Ora esercitare la propria genitalità escludendo volutamente di congiungersi secondo la modalità propria del matrimonio è un’alterazione volontaria del disegno di Dio sulla sessualità e sull’amore umano.
Di fatto – secondo quanto emerge dalle parole che hai usato – tutto si concluderebbe con una masturbazione vicendevole.

3. Mi dici: “escludendo la mentalità contraccettiva” e “permanendo forte l’aspetto unitivo per la coppia”.
Sì, sì. L’intenzione è buona.
Ma le azioni, prima ancora che per la bontà o la malizia dell’intenzione, vanno giudicate in se stesse.
Ora nel caso esaminato si tratta di un uso della sessualità difforme dal disegno del Creatore e nonostante la buona intenzione fa scadere in un uso strumentale dei propri corpi e delle proprie persone.

4. Nel periodo della gravidanza – almeno per le persone umane – è assolutamente esclusa una superfetazione e cioè un altro concepimento perché l’ovulazione di fatto viene sospesa.
Per questo in tale periodo i coniugi possono ricorrere serenamente ai rapporti coniugali, cercando di fare quello che possono.
Agendo secondo il disegno del Creatore essi avvertono di donarsi molto e molto più in profondità di quanto non avvenga in altri modi che infine sono fittizi e lasciano disagio interiore, come mi è stato assicurato di recente anche da alcuni visitatori.

5. Mi piace concludere con un bel versetto del Salmo 119: “Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, ma la tua legge non ha confini” (Sal 119,96).
Solo la conformità col disegno del Creatore assicura pienezza di bene, come del resto ha assicurato Dio stesso consegnando la legge a Mosè: “Camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore vostro Dio vi ha prescritta, perché viviate e siate felici e rimaniate a lungo nel paese di cui avrete il possesso” (Dt 5,33).
Come avrai notato le promesse sono grandi: “perché viviate” e “siate felici” e “rimaniate a lungo nel paese di cui avrete il possesso”.
Non c’è mai da pentirsi nel seguire le vie di Dio.
È la saggezza più grande che possiamo avere.

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo