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Quesito

Carissimo Padre Angelo
premetto che secondo me si metterà bonariamente a ridere per la puerilità della mia domanda, ma pensi che io gliela faccio seriamente!
Ultimamente capita che arrivino delle lettere i cui francobolli non sono stati timbrati dalla posta, quindi sono come nuovi e qualcuno dice che si possono staccare e riutilizzare.
Di primo acchito mi sono detta ( e ho detto a chi diceva cosi’) che a mio parere era un piccolo "rubare" perchè si usa un francobollo pagato da un’altra persona per spedire le proprie lettere gratis.
La risposta che ho ricevuto è: "E non è peggio se un francobollo buono si perde?"  e qui mi è venuto il dubbio; in effetti è come se uno si trovasse davanti un pezzo di pane, lasciato integro da un commensale e anzichè mangiarlo lo buttasse nell’immondizia (sprecando quello che è dono di Dio). Ho pensato anche a come nelle comunità religiose ci sia tale rispetto per le cose (intese come frutto del lavoro dell’uomo) da usare tutto con parsimonia e cercare di riutilizzare anche quegli oggetti che sono già stati usati, magari anche piu’ volte ( capita anche a me di farlo, ad es. stando attenta a non rovinare un nastro o una carta con cui hanno incartato un regalo, o riutilizzando una busta non scritta che mi hanno consegnato e cosi’ via); in sostanza non ho ben capito in una faccenda tanto semplice quale sia il comportamento giusto da adottare.

Un saluto affettuoso
Grazie mille di tutto
Maria


Risposta del sacerdote

Cara Maria,
non sorrido sulla questione che mi poni, perché – sebbene lieve di per se stessa – tocca prima o poi la vita di tanti. E credo che sia giusto comportarsi rettamente in tutte le cose, anche nelle minime.

1. I vari confronti con il francobollo non timbrato non tengono.
Infatti un pezzo di pane o di stoffa sono un bene in se stesso, mentre il francobollo è un bene convenzionale.
Si potrebbe dire che il francobollo è il sigillo che da il diritto di usufruire di un diritto, del trasferimento della posta.
Nello stesso tempo è anche il segno del nostro contributo al sostentamento di chi svolge quel servizio all’interno della comunità.
Se per caso il francobollo non viene timbrato, tuttavia si è goduto del servizio. E giustizia vuole che non ci si riappropri del contributo dato e non usi più quel francobollo.
La giustizia non è virtuosa quando si dà all’altro ciò che gli spetta solo per risparmiare una multa, ma quando si dà di buon animo quello che si deve dare.

2. A scanso di equivoci, non si tratta di un peccato grave, perché non è grave il danno fatto dalla comunità, né ci si è appropria di un bene di una particolare rilevanza.
Si tratta di piccole cose. Ma è bene essere fedeli in tutto. È una forma di rispetto per la società. E, per un cristiano, quanto viene fatto alla società, Dio lo ritiene fatto a sé.
Personalmente, poi, sono convinto che se uno supera la tentazione di appropriarsi di un francobollo non timbrato, viene ricompensato dal Signore per la sua fedeltà.

Ti saluto, ti assicuro il mio ricordo nella preghiera e ti benedico.
Padre Angelo