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Quesito
Buon pomeriggio,
desidero esporre il seguente quesito che da sempre mi lascia perplesso.
Maria, la madre di Gesù è stata definita nel Concilio di Efeso del 431 d.C. "theotokos", ovvero, "madre di Dio".
Nel vangelo di Luca, Elisabetta, riferendosi a Maria, la chiama come "la madre del mio Signore" e pertanto Gesù = Signore = Dio implica che se Maria è la madre di Gesù, è equivalente a dire che Maria è la madre di Dio.
Ora mi chiedo e le chiedo, a questo punto come devono essere chiamati:
– Elisabetta, che era la cugina di Maria: la zia di Dio?
– Giovanni Battista: il cugino di Dio?
– Giuseppe, il padre putativo di Gesù: padre di Dio?
– I fratelli Giuda, Giacomo, Giuseppe, Simone ed altre sorelle: i fratelli e le sorelle di Dio?
– Anna e Gioacchino (che secondo la tradizione sono i genitori di Maria la mamma di Gesù): i nonni di Dio?
La ringrazio molto per la sua cortese risposta.
Saluti, Marco.
Risposta del sacerdote
Caro Marco,
1. essere nonni, cugini, zii, appartiene alla natura umana.
Sotto questo aspetto come Maria è Madre di Gesù, così Gioacchino ed Anna sono suoi nonni, altri sono zii, altri sono cugini.
2. Essere Madre di Dio non è invece secondo la linea della natura umana.
Si tratta di un particolare privilegio di Maria.
Anzi essere Madre di Dio è il primo privilegio, quello dal quale tutti gli altri derivano (eccellentissima santificazione, preservazione dal peccato originale, verginità perenne, assunzione in corpo e anima).
3. Il motivo di questo singolare privilegio è che solo Maria è stata messa in reale rapporto con la persona divina del Verbo.
Solo Maria è stata chiamata all’unione con l’ipostasi (persona) divina.
I parenti di Maria non stati posti in questa unione altissima e soprannaturale.
Per questo usare le espressioni che hai usato tu (zia di Dio, cugino di Dio…) fa perdere il senso della vocazione altissima e singolare (il privilegio!) cui la Madonna è stata chiamata, è inesatto e fuorviante.
4. Oltre tutto parlare di nonni o cugini di Dio sarebbe solo un gioco di parole, perché nessuna di queste persone è stata chiamata all’unione con l’ipostasi divina.
Rispetto a queste pure parole, che ripeto sono inesatte e fuorvianti, noi con la nostra filiazione adottiva mediante la partecipazione alla vita divina siamo molto di più. Infatti mediante la grazia viene infuso in noi un germe di vita divina.
5. La tua domanda, che in apparenza sembrerebbe un sofisma, ci porta ad una considerazione più vera sul posto di Maria nel rapporto dell’uomo con Dio, nell’economia della salvezza, e cioè nel piano predisposto da Dio per la nostra salvezza.
Maria non è semplicemente la più grande fra tutti i santi, ma ha un posto singolare, unico: è in relazione diretta con l’ipostasi divina.
Ed è per questo che può dire il suo sì all’incarnazione del Verbo loco totius ecclesiae, al posto di tutta la Chiesa, come dice San Tommaso.
Ora né io né tu possiamo esprimere un atto che sia posto a nome di tutta la Chiesa o di tutta l’umanità.
Ti saluto, ti auguro una buona continuazione nella letizia pasquale, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo