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Quesito
Caro Padre Angelo, salve,
avrei due domande.
La prima: se eventualmente volessi praticare l’atto eroico per le anime del purgatorio, potrei ugualmente fare celebrare Messe di suffragio, per esempio per i genitori, un parente, amico, ecc.?
La seconda è: l’associazione Internazionale esorcisti (A.I.E.), nella persona di padre Francesco Bamonte, ha sconsigliato ai laici (e preti non esorcisti) di praticare preghiere di liberazione con comando diretto, perché c’è il rischio che il demonio possa vendicarsi in vari modi. Mentre ho letto vari libri di laici e suore, che praticano spesso esorcismi (con varie preghiere), e interrogando i demoni.
Oltretutto questo è stato vietato nel 1985 dal l’allora card. Ratzinger. La domanda è: queste persone, oltre a mettersi in pericolo spirituale, comportandosi così (disobbedendo alla autorità della chiesa), commettono peccato mortale?
Grazie per l’eventuale risposta.
Che il Signore la benedica e la Madonna la avvolga nel suo manto.
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. è necessario distinguere due cose: il merito della Messa e il tuo merito personale.
2. Circa il merito della Messa: quando si decide di far celebrare la Messa in suffragio di una determinata persona si intende donarle i meriti di Gesù Cristo.
È un atto grandissimo di carità perché non c’è niente di più efficace che il sacrificio stesso di Gesù Cristo.
Egli l’ha messo appositamente nelle nostre mani perché possiamo destinarlo secondo le nostre necessità tanto per i vivi quanto per i defunti.
3. Circa il merito personale di chi fa celebrare la Messa: chi decide di far celebrare una Messa di suffragio per una determinata persona compie un’azione meritoria.
Ebbene, coloro che compiono l’atto eroico di carità destinano questo loro merito personale alle anime del Purgatorio.
Mentre il sacerdote nella celebrazione della Messa offre i meriti di Gesù Cristo per quella determinata persona.
Come si vede, le due cose sono distinte.
4. Pertanto continua a pregare e a far celebrare delle Messe sia per le tue necessità sia per le necessità altrui. Questo lo chiede il Signore.
Alle anime del Purgatorio, agli altri o a te stesso doni i meriti di Cristo.
Mentre tu ti privi volontariamente del merito acquisito nel compimento della buona azione.
5. Se qualcuno legge questo quesito, può temere di perdere i propri meriti davanti a Dio.
Questa fu la tentazione che subì Santa Gertrude da parte del demonio, il quale le disse: “Hai fatto un bel lavoro! Hai dato tutto agli altri e così starai tu in Purgatorio fino alla fine del mondo!”.
La Santa sentì un po’ di pena, ma Nostro Signore subito la rassicurò dicendole: “Questo Atto vale di più di quanto avresti potuto fare per te!”. Ciò significa che abbreviava ancora di più il suo purgatorio, qualora avesse dovuto farlo.
6. Circa la seconda domanda giova riportare quanto ha scritto la Congregazione per la Dottrina della fede in data 29.9.1985:
“1. Il canone 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (§ 1), e stabilisce che questa licenza debba essere concessa dall’Ordinario del luogo solo al sacerdote distinto per pietà, scienza, prudenza e integrità di vita (§ 2). Pertanto i Vescovi sono vivamente pregati di esigere l’osservanza di queste norme”.
Come emerge dal tenore dello scritto, non è lecito ai fedeli recitare questa formula a favore degli ossessi, come fa l’esorcista.
Pertanto non viene proibito di recitare questo esorcismo per uso personale.
7. Non è necessario usare la formula di Leone XIII. Ognuno può dire nella propria vita personale: “Vattene Satana”.
Ma usare le formule facendo esorcismi su altre persone è disobbedienza alla Chiesa.
Agire così per disprezzo di quanto ha detto l’autorità ecclesiastica o per presunzione personale può costituire peccato grave sia per la disobbedienza, sia per il pericolo cui ci si espone.
Mentre ti auguro una fruttuosa Quaresima, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo