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Quesito
Buongiorno Padre Angelo,
sono una donna che da circa due anni è ritornata alla chiesa dopo molti anni di allontanamento. Purtroppo la mia vita non è stata molto facile sotto molti aspetti ma per grazia di Dio sono sempre riuscita a sollevarmi da tante tribolazioni spesso causate da me stessa in quanto nella mia vita sono sempre stata una ribelle. Il mio vivere da ribelle appunto non mi ha portato da nessuna parte anzi ….peccato aggiunge peccato e così fino a cadere in un vortice che ti risucchia.
Ora per grazia sempre del nostro Dio che ci ama infinitamente, mi ha dato un’altra opportunità, mi sento accolta ed amata come il figliol prodigo che ritorna dal Padre. Tutto questo mi ha fatto decidere nell’iniziare una vera relazione con il mio Dio anzi con la Santissima Trinità, una relazione basata sul rispetto e sulla verità soprattutto, la mia vita cambia ogni giorno anche tra le mie debolezze sento sempre forte il richiamo e l’amore del Signore, mi aggrappo ogni giorno alle mani della Vergine Maria e vado avanti.
Tutto questo però non basta perché mi manca il fulcro il centro della mia conversione, in quanto sposata da 23 anni con un divorziato. Mio marito da giovane si è sposato in chiesa perché la fidanzata che conosceva da poco aspettava un bimbo, il loro matrimonio durò solo un anno e mezzo, per cui si separarono e divorziarono.
Io lo conobbi che già era separato, ci siamo sposati solo civilmente ma quando ero lontano dalla chiesa non sentivo la necessità di fare la comunione, proprio perché non né capivo il vero significato, ora però da quando sono ritornata in chiesa sento fortemente questo bisogno, so che non posso fare la comunione e non la faccio ma il mio cuore si trafigge ogni Domenica durante la messa, mi sento esclusa dalla sua mensa.
Per cui quando sento le parole “Beati gli invitati alla mensa del Signore” mi sento sempre esclusa e non invitata per cui ogni volta mi chiedo se vale la pena continuare ad assistere all’Eucaristia? Un giorno la mia anima sarà possibile che si salvi? Quanti pensieri avvolgono la mia vita, ma in questo groviglio di pensieri sento forte il richiamo di Maria e dello Spirito Santo che mi portano sempre da Gesù spero e prego che Dio abbia misericordia di me.
La ringrazio e che Dio la Benedica sempre.
Sia lodato Gesù Giuseppe e Maria
Risposta del sacerdote
Carissima,
solo oggi sono giunto alla tua mail del 2 maggio del 2022. Mi dispiace moltissimo e te ne domando scusa.
1. Intanto sono contento che tu abbia sentito la voce del Signore che ti chiamava a tornare.
Ti ha trattata come il figliol prodigo quando è tornato a casa.
Questa, evidentemente, è una delle grazie più belle della tua vita perché solo quando si è in comunione con Dio si sente il cuore pieno.
La comunione con la Santissima Trinità è già uno stare a nozze.
2. Sebbene tu non possa per ora accostarti all’Eucarestia, tuttavia per un’altra strada vivi in comunione con Dio.
Senti però che ti manca qualcosa, la Comunione sacramentale, che sazia la tua anima e il tuo corpo.
3. Sarebbe sbagliato concludere che non vale la pena andare a Messa perché ricevi ugualmente molto nutrimento.
Quando il sacerdote dice: “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” tu cominci a vivere una grande esperienza. La vivi nel “nome” e cioè con la potenza che viene dal Padre e dal Figlio e dello Spirito Santo.
Anche se in quel momento non ci si pensa, si viene portati nel mondo vero, quello di Dio.
4. Il sacerdote poi dice: “Il Signore sia con voi”.
Dice quelle parole facendo le veci di Cristo, anzi prestando la voce a Cristo. Accogliendo quell’invito e ricambiandolo, ricevi una grazia particolare, quella della comunione con il Signore e con la Chiesa che è rappresentata da tutti coloro che sono presenti.
E come se in quel momento tu varcassi la porta della casa della persona che ti ha invitata e ti accomodassi.
Anche la comunione con la Chiesa è particolarmente preziosa perché a Messa ricevi le preghiere e i meriti di tutti.
5. Poi il Signore ti parla attraverso le varie letture.
Ascolti parole che non sono soltanto parole perché producono qualcosa nella mente che viene illuminata. Producono qualcosa anche nel cuore che ne viene conquistato. E infine nella tua persona che ne viene attratta.
Questo e ciò che avviene sempre quando si ascolta con amore la parola del Signore.
Santa Teresa d’Avila diceva che le parole di Gesù non sono soltanto parole, ma sono parole e opere perché illuminano, conquistano e attraggono.
Anche questo è un nutrimento. Ed è un nutrimento insostituibile per la nostra anima.
6. E partecipi anche al sacrificio di Cristo che viene reso presente sull’altare perché in comunione con il sacerdote e con tutta la Chiesa lo offri alla Santissima Trinità, che in quel momento effonde abbondanza di grazie per le tue necessità, per quelle dei tuoi cari, per quelle della chiesa e del mondo intero.
Non c’è momento più prezioso e più fecondo per la nostra comunione con Dio e per le nostre preghiere.
Il Concilio Vaticano II, attuando la riforma liturgica, ha voluto mettere in risalto che andando a Messa partecipiamo a due mense: alla mensa della parola e alla mensa del sacrificio.
7. Certo, non puoi fare per ora la Comunione sacramentale perché vivi con un uomo che, almeno in teoria, appartiene ad un’altra donna con un vincolo indissolubile sancito da Dio stesso.
Puoi cercare di verificare però, attraverso la sentenza di un tribunale ecclesiastico, se il matrimonio da lui celebrato sia valido. Da uno sguardo superficiale sembrerebbe che ci siano le premesse per una dichiarazione di nullità.
Ti consiglio di perseguire questa strada. Non è impossibile, né è particolarmente onerosa, come potrai verificare.
Questo ti permetterebbe di fruire anche della grazia propria dei sacramenti. Di quella della confessione sacramentale e di quella della Santa Comunione.
Ti accorgerai che non è cosa da poco.
Con l’augurio che tutto questo si possa realizzare al più presto, ti benedico e assicuro la mia preghiera.
Padre Angelo