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Quesito
Ciao, mi chiamo A., e leggendo dal vostro sito ho deciso di scrivere.
In effetti non so nemmeno cosa dire di preciso. So solo che io non riesco a vivere nella serenità del Signore, anche essendo credente e che nella vita ho avuto tanti ma tanti dolori che molte volte purtroppo penso di avere una maledizione sopra.
Vorrei il Vostro aiuto, ditemi cosa devo fare… tra le cose brutte che mi sono successe c’è che mio marito si è allontanato da casa, dopo 16 anni che stiamo insieme ed è trascinato da una ragazzina di soli 24 anni io ne ho 44 e lui 38 e ha abbandonato anche il figlio di 7 anni a cui lui era legatissimo.
Mia suocera non fa altro che dirmi, gli ha fatto la fattura…e mi dice di rivolgermi a qualcuno ma io ho paura so che in giro c’è gente che guadagna sui dolori degli altri non avendo in effetti nessun potere per aiutare persone bisognose di pace.
Io vorrei che la serenità e che tornasse nella mia famiglia. A volte vado in chiesa ma dopo un pò devo andare via cosa mi succede?
Io attribuisco il fatto che ogni messa mi ricorda i funerali dei miei familiari, mamma, papà e fratello che sono andati via purtroppo tutti e tre per grave malattia e tutti e tre giovanissimi… ma non so se poi davvero è quello il motivo.
ringrazio e spero di ricevere vs risposta
A.
Risposta del sacerdote
Cara A.,
1. quando un uomo lascia la moglie e il figlio (cui per altro è attaccatissimo) per correre dietro ad un’altra persona, molti istintivamente pensano che gli si sia stata fatta una fattura.
E con questo gli tolgono la responsabilità delle sue azioni.
In realtà ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni e deve sempre fare attenzione a non lasciarsi accalappiare dalla concupiscenza.
Si sorride quando si sente parlare di castità, di purezza, di autodominio dei sensi, a cominciare dalla custodia dello sguardo. Ma poi succede tutto quello che succede.
Purtroppo tanta gente pensa che amarsi significhi lasciarsi trasportare dagli istinti. Non sa che la purezza dell’amore comporta l’autodominio degli impulsi.
Soprattutto non sa che la contraccezione spegne l’amore coniugale, senza che uno se ne accorga.
Poi all’improvviso si rimane attratti da un’altra persona e ci si trova privi della capacità di resistere.
Non dico, cara A., che questo sia successo nel tuo matrimonio. Ma in questa risposta, che è pubblica, devo richiamare anche questo risvolto.
2. La Sacra Scrittura ricorda quanto capitò a Davide per non aver custodito gli occhi: compì un adulterio e, per nascondere il figlio che era stato concepito, tramò perché il marito dell’adultera venisse ucciso.
Per spiegare l’accaduto, la Sacra Scrittura non ricorre alla fattura, ma fà capire che la colpa è di Davide e solo di Davide.
3. Mi dici che quando vai in Chiesa non riesci a starci, forse perché ti ricordi dei tuoi morti, scomparsi prematuramente.
Mi domando: è poi una cosa così brutta pensare ai propri cari e raccomandarli a Dio offrendo per loro il sacrificio di Gesù?
È una cosa così brutta pensare ai propri cari che vivono in Dio?
A., su questo punto devi cambiare radicalmente.
Ricordati che nella Sacra Scrittura si legge che il settimo giorno è stato benedetto dal Signore ed è stato consacrato (Gen 2,3).
Quando tralasci di santificare la festa e non vai a Messa, ti trovi priva della benedizione di Dio.
Tu e anche il tuo bambino avete bisogno della benedizione di Dio.
Non tralasciare mai di andare a Messa, mai, mai.
4. Tua suocera è convinta che a suo figlio sia stata fatta una fattura.
Non lo posso negare, perché il mondo è pieno di gente che fa di queste cose.
Ma su questo punto devo dire quanto segue:
– anzitutto molto spesso si tratta semplicemente di imbrogli per spillare tanti soldi alla gente.
– anche nei casi in cui venga fatta un’autentica fattura, se uno vive in grazia di Dio non ne viene affatto raggiunto. Si legge nel salmo 90 (91): “Tu che abiti al riparo dell’Altissimo e dimori all’ombra dell’Onnipotente, dì al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà… ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte” (Sal 90,1-5).
– Per farsi togliere una fattura la strada peggiore da percorrere è quella di andare da un santone o da un fattucchiere. A questo punto, disobbedendo al Signore che ha severamente proibito di andare da queste persone, si commette peccato grave, e implicitamente si riconosce dipendenza confronti delle forze del male. In altri termini, sebbene indirettamente, si dà culto al maligno.
E questo è sempre sbagliatissimo.
– Che fare allora?
È stato detto che il miglior esorcismo è la confessione sacramentale. Ed è vero. Perché se la confessione è ben fatta, fa ricuperare lo stato di grazia e la comunione con Dio.
Ma tu non puoi confessarti al posto di tuo marito.
Puoi tuttavia andare a Messa per lui e fare (previa confessione) la Santa Comunione per lui.
Inoltre puoi chiedere al sacerdote (magari andando in un santuario) una benedizione liberatrice per te e per lui.
Intanto continua a pregare e a offrire le tue sofferenze al Signore per tuo marito. Quell’uomo è stato consegnato a te. Tu sei sua moglie per sempre, e lui è tuo marito per sempre.
Il giorno delle nozze vi sono state ripetute queste parole del Signore: “Non separi l’uomo ciò che Dio ha unito” (Mc 10,9).
Anch’io mi unisco volentieri alla tua preghiera e ti benedico.
Una caro saluto.
Padre Angelo