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Quesito

Caro padre Angelo,
vorrei farle alcune domande sulla confessione.
Quando ci si confessa si possono manifestare alcuni peccati ad un sacerdote e gli altri ad un altro?
Se non si riesce a pentirsi di alcuni peccati si possono confessare solo quelli di cui si è pentiti?
Se dopo la confessione si ha necessità di parlare con un altro sacerdote si può ripetere in tutto o in parte la confessione già fatta?
La saluto e la ringrazio.


Risposta del sacerdote

Carissima,
1. per rispondere alle tue domande è necessario ricordare che il sacramento della Penitenza è il sacramento del nostro ritorno a Dio.

2. Allora: come si può tornare a Dio finché non sono rimessi tutti i peccati gravi, che di loro natura ci tengono lontani da Lui?
Finché in noi rimane anche un solo peccato mortale o grave si rimane lontani dal Signore.

3. Per questo, anche se il sacerdote desse l’assoluzione solo sui peccati che una persona gli ha confessato tacendone volutamente altri, quell’assoluzione non la raggiunge.
Il fedele che agisse in questo modo compirebbe un sacrilegio perché impedisce al sacramento di raggiungere il suo effetto.

4. La stessa cosa vale anche per il pentimento: finché non si è pentiti anche di un solo peccato mortale, è inutile confessare solo i peccati di cui si è pentiti.
Il motivo essenziale è che si continua a rimanere lontani dal Signore.
In fondo non si è del tutto dispiaciuti di averlo crocifisso.

5. Come vedi, non si tratta di essere assolti da un peccato nello stesso modo in cui si viene assolti in tribunale, dove le trasgressioni alla legge possono essere assolte una per volta, con processi separati.
Qui si tratta di ristabilire un rapporto personale.
Si tratta di tornare al Signore con tutto il cuore.
Nell’atto di dolore si dice: “Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati”.
Se si è dispiaciuti con tutto il cuore, il nostro ritorno al Signore deve essere integro, e non  a metà.

6. Se dopo la confessione uno sente l’esigenza di parlare anche con un altro sacerdote dei propri peccati, può farlo.
Può parlarne per riceverne consiglio, oppure per accrescerne il pentimento, ma non per mettere in discussione o per rafforzare l’assoluzione precedentemente ricevuta.
Inoltre trattandosi di peccati già assolti, può ripeterne la confessione sia in parte sia nella sua interezza.

Ti saluto, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo