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Quesito

Caro padre Angelo,
nella concezione cristiana di Dio ho letto più volte la tesi secondo la quale Dio non si manifesta in tutta la sua evidenza perché vuole lasciare agli esseri umani la libertà di credere o non credere. Io, per quello che mi riguarda, rinuncerei molto volentieri a questa libertà, perché, anche avendo predisposizione a credere e volendo credere, sono purtroppo assalito dai dubbi. Ma poi penso che la vita non avrebbe alcun senso se tutto finisse con la morte e questa, sinceramente, è la ragione principale, anche se non la sola, per cui continuo a credere. So che è un pò poco ma, mio malgrado, non ho quella fede istintiva che ho constatato in alcune persone e che un pò invidio. Sempre a proposito della tesi sopra citata, mi chiedo perché Dio non ha lasciato la stessa libertà a Bernadette e ai pastorelli di Fatima.
Ringraziamenti e saluti,
Luigi C.


Risposta del sacerdote

Caro Luigi,
1. abbastanza frequentemente si usa l’espressione “Dio non si manifesta per ora in tutta la sua evidenza perché vuole lasciare la libertà”.
Forse anch’io devo aver scritto qualcosa del genere. Ma questa espressione non è perfettamente corretta. Dà quasi l’impressione che Dio voglia giocare a nascondino.
La realtà invece è questa: Dio è evidente in se stesso, anzi evidentissimo. Come il sole è splendente, anzi è splendentissimo.
Sono i nostri occhi che sono incapaci di conoscerlo direttamente.
I nostri occhi infatti, come del resto tutti i nostri sensi, sono proporzionati a vedere le cose materiali. Ma Dio non è materiale. Di qui l’incapacità di conoscerlo direttamente.

2. Tuttavia oltre che di sensi, Dio ci ha dotato anche di anima spirituale e pertanto anche di intelletto e di volontà.
E grazie a queste due facoltà dell’anima noi possiamo pervenire alla conoscenza dell’esistenza di Dio e anche di alcune sue perfezioni, come l’eternità, l’unicità, l’onniscienza, l’onnipotenza…
Molto di più riusciamo a metterci in contatto con Lui attraverso ulteriori segni che Egli stesso ci ha dato: la Divina Rivelazione, i Sacramenti, la Chiesa, i santi, le immagini…
In questo modo noi conosciamo e amiamo sempre di più Dio. Potrei dire che così la sua vita diventa sempre più nostra, perché da noi conosciuta, amata, desiderata, fatta nostra.
E così realizziamo senza accorgercene il motivo per cui Egli ci ha creato, che è quello di conoscerlo, amarlo, possederlo progressivamente in questa vita perché sia tutto nostro il nostro bene per l’eternità.

3. Tu dici che rinunceresti volentieri alla libertà.
Ma è proprio per mezzo della libertà che noi possiamo amare Dio in maniera vera e in una relazione di amicizia.
Se non ci fosse libertà, non ci sarebbe neanche amore, donazione.
Dio ha messo dentro di noi, per mezzo della libertà, il desiderio di dargli qualcosa, di amarlo sulla sua stessa lunghezza d’onda: come Lui si dona interamente a noi, così anche noi desideriamo di donarci totalmente a Lui.
Per questo la libertà ci è particolarmente preziosa.

Ti ringrazio del quesito.
Ti prometto un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo