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Quesito
Carissimo Padre,
visitando la rubrica del sito alla voce “Sacramenti” non ho trovato domande circa il Sacramento della Confermazione.
Cosa può dirmi per spiegare a un ragazzo il significato, la necessità e i frutti del Sacramento?
Grazie, una preghiera.
Luciano
Risposta del sacerdote
caro Luciano,
è vero quanto hai sottolineato.
Dalle domande dei visitatori emergono molti interessi sulle più svariate questioni, quasi nullo quello sul sacramento della confermazione.
1. Per cogliere meglio la portata di questo sacramento è utile fare un confronto con il battesimo.
Sebbene il Battesimo sia strettamente congiunto con la Cresima, non si tratta di un unico e medesimo sacramento, ma di due sacramenti distinti e diversi.
Lo si rileva dalla diversità delle grazie conferite e dai diversi segni sensibili che li simboleggiano.
2. La grazia del Battesimo è una grazia di rinascita, di nuova vita Spirituale.
Con la Cresima, invece, i rinati divengono adulti, abbandonando del tutto la loro infanzia spirituale (cfr. 1 Cor 13,11).
Tra loro vi è la stessa distanza che nella vita fisica vi è tra la generazione e lo sviluppo. Il Battesimo è il sacramento della rigenerazione; la Cresima è sacramento della perfetta maturità spirituale.
Se la grazia del Battesimo è necessaria per aprire alla fede, quella della Confermazione è indispensabile per corroborarla sia perché non venga meno davanti ai pericoli spirituali, alle difficoltà e alle persecuzioni sia in ordine alla testimonianza.
Per evidenziare questi effetti Papa Melchiade scriveva: “Nel momento del Battesimo l’uomo è arruolato; nell’atto della Cresima riceve le armi per la lotta.
Al fonte battesimale lo Spirito Santo dà l’innocenza, nella Cresima comunica la pienezza della grazia.
Col Battesimo rinasciamo alla vita, con la Cresima siamo preparati al combattimento.
Nel Battesimo ci purifichiamo; nella Cresima ci rinvigoriamo.
La rinascita ci salva nella pace; la Cresima ci arma e ci addestra alla lotta”.
3. È vero che si è già membri della Chiesa per mezzo del Battesimo. Ma con la Cresima si diventa membra attive, che esigono di mettersi a disposizione. Il cresimato vuol vivere nella Chiesa non in maniera passiva, ma da protagonista. Egli la vuole edificare, difendere, diffondere, moltiplicare. Ha il desiderio di crescere non solo personalmente, ma anche come famiglia di Dio.
Il Concilio Vaticano II esprime nei termini seguenti il raffronto tra Battesimo e Cresima: “i fedeli, incorporati nella Chiesa col Battesimo, sono deputati al culto della religione cristiana dal carattere e, essendo rigenerati per essere figli di Dio, sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa.
Col sacramento della Cresima vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale forza dello Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a difendere e a diffondere con la parola e con l’opera la fede come veri testimoni di Cristo” (Lumen gentium, n. 11).
4. Per confermare e spiegare più chiaramente gli effetti di questo sacramento è sufficiente ricordare ciò che avvenne agli Apostoli. Questi, spaventati e timidi, nell’ora della Passione abbandonarono il Maestro, dandosi alla fuga (Mt 26,56).
Lo stesso Pietro, che pure era stato designato come roccia e fondamento della Chiesa e aveva mostrato una costanza e una forza d’animo superiore, diventato timido alle parole di una serva, rinnegò più volte il Signore, spergiurando di non essere affatto suo discepolo (Mt 26,33-69).
Persino dopo la Risurrezione, gli Apostoli rimasero chiusi nelle loro case per pauradei giudei (Gv 20,19).
Ma il giorno della Pentecoste furono così pieni di Spirito Santo(At 2,4) da uscire coraggiosamente a predicare il Vangelo loro affidato. E lo predicarono non solo fra gli ebrei, ma in tutto il mondo, felici di affrontare il disprezzo, il carcere, la persecuzione e il martirio per il nome di Gesù Cristo (At 5,41).
5. Per san Tommaso la Cresima ha il compito di irrobustire il cristiano per una valida resistenza contro i nemici esterni della fede e contro i difetti interni. È il sacramento che “lo istituisce in certa maniera come combattente per la fede di Cristo. E poiché i soldati che combattono sotto qualche principe, ne portano le insegne, così quelli che ricevono il sacramento della Confermazione sono segnati col sigillo di Cristo, cioè col segno della croce, per la quale Cristo combatté e vinse; e questo segno lo ricevono in fronte, per significare che non devono arrossire di confessare pubblicamente la fede di Cristo.
È ragionevole che una tale segnatura (o arruolamento) si faccia colla mistura di olio e di balsamo, che si chiamasi crisma. Infatti con l’olio si designa la virtù dello Spirito Santo, con cui si dice unto Gesù Cristo, in modo che i cristiani prendano appunto il loro nome da Cristo, quasi militando sotto le sue bandiere.
Il balsamo poi a causa del buon odore indica la (buona) fama che debbono avere che vivono nel mondo, professando pubblicamente la fede di Cristo e quasi uscendo a battaglia dai nascosti confini della Chiesa.
È conveniente ancora che tale sacramento si conferisca dai soli Vescovi, perchè essi sono come i condottieri dell’esercito cristiano; anche nella milizia di quaggiù spetta al capo dell’esercito scegliersi i suoi sodati. Quindi coloro, che ricevono questo sacramento, sembrano in certa maniera arruolati alla milizia spirituale; per questo si impone loro la mano, per indicare la derivazione della loro forza da Cristo” (Somma contro i Gentili IV, 60).
Ti saluto, ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo