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Quesito

Caro Padre Angelo,
in questi ultimi giorni, a fronte anche del macabro carnascialesco Halloween, si è accesa una discussione nella mia cerchia sulla letteratura gotica, horror, thriller, insomma, su quel mondo letterario di evasione, definiamolo così per comodità. 
Ebbene, devo ammettere che io stesso, da adolescente fino a qualche anno fa, sono stato un appassionato di questo genere. Solo che, maturando nella fede, ho subìto capito che non solo questo genere è inutile, ma anche molto dannoso. Il fatto che in quel torbido mondo (ci metto in mezzo anche i film) comunque, volenti o nolenti, si giustifichi e si riconosca una realtà che va inquadrata e contestualizzata attraverso le categorie cristiane, cattoliche soprattutto e che trova essenza solo a fronte della potenza di Cristo Gesù, per me non è una ragione valida per esserne fruitori. 
Cerco di spiegarmi meglio, prendendo come esempio un film che ha fatto la Storia del genere, L’esorcista. Il fatto che l’horror è palesato e trova giustificazione soltanto a fronte dei sacerdoti cattolici e del potere che la Chiesa, nel nome di Cristo, conferisce a loro, non è una buona ragione per perdere tempo con queste cose. Per esperienza personale, ho visto tanti che hanno cercato il sensazionalismo e attraverso esso cadere nella superstizione e in pratiche pericolosissime. 
Credo sia infinitamente meglio il Santo Rosario che leggere Poe, Lovecraft o King; credo sia infinitamente meglio sforzarsi nell’ascesa cristiana che speculare sul sensazionalismo.
Gradirei sapere cosa dice la Chiesa su questo fenomeno letterario e il suo parere alla luce del Dottore Angelico.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. quanto dici è verissimo.
Pregare con il Santo Rosario vale infinitamente di più che leggere degli autentici perditempo che possono anche danneggiare l’anima.
E non soltanto perché è preghiera, ma perché è contemplazione degli eventi della vita di Gesù.
Contemplarli non è soltanto guardarli, ma significa essere uniti a Gesù e i suoi eventi, viverli e appropriarsi dei suoi meriti infiniti.

2. Nell’horror è necessario essere attenti alle eventuali ricadute che possono accadere nell’anima soprattutto nelle persone più fragili nella fede.
Va tenuto presente soprattutto il pericolo della superstizione, che probabilmente è molto sottovalutato.
Peggio ancora c’è il pericolo di accedere a pratiche non soltanto pericolosissime ma dannosissime come le sedute spiritiche, perché consapevolmente o meno ci si mette sotto il potere del demonio.

3.  La Sacra Scrittura condanna senza eccezioni tutte le pratiche che mettono in relazione con l’occulto: “Non si trovi in mezzo a te chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te” (Dt 18,10-12); “Ora io non voglio che voi entriate in comunione con i demoni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Forse siamo più forti di lui?” (1 Cor 10, 20-22).

4. San Tommaso dice che “tutte le divinazioni fatte con l’invocazione del demonio sono illecite per due motivi. 
Primo per l’origine di queste divinazioni, che consiste in un patto stabilito col demonio col fatto stesso della sua invocazione. E questo è assolutamente illecito… Sarebbe poi anche più grave se uno offrisse sacrifici in onore del demonio invocato. 
Secondo, per le conseguenze che ne derivano. Infatti il demonio, il quale mira alla perdizione degli uomini, anche se in questi responsi dice qualcosa di vero, tende ad abituare gli uomini a credere in lui: e così mira a condurre a cose che sono dannose per la salvezza. … 
Infatti è peccato farsi istruire dal demonio, quando è sempre pronta per noi la Sacra Scrittura” (Somma teologica, II-II, 95, 4).

5. La volontà del diavolo è confermata nel male, e “anche se talvolta compie un atto buono, tuttavia non lo compie con rettitudine, ma per ingannare (ut decipiat)” (Ib., I, 64, 2, ad 5).

6. È vero che Cristo una volta interrogò Satana chiedendogli quale fosse il suo nome (cfr. Lc 8,30). “Ma una cosa è interrogare il demonio che spontaneamente si presenta, il che talora può essere lecito per l’utilità che altri ne traggono, specialmente quando si può costringere per virtù divina a dire la verità (come talvolta avviene negli esorcismi, n.d.r.), e altro è invocarlo per ottenere da lui la conoscenza di cose occulte” (Ib., II-II, 95, 4, ad 1).

7. Va ricordato infine che “il diavolo ha un certo potere nell’uomo per il fatto che questi si sottomette a lui col peccato originale o col peccato attuale” (Ib., III, 71, 2).

Ti ringrazio per questa mail che permette di mettere sul chi va là da pratiche apparentemente innocue, ma di fatto non solo pericolosissime, ma anche dannosissime.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera. 
Padre Angelo