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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi chiamo Marta, ho un problema con i miei cugini e nipoti (testimoni di Geova): come posso dimostrare che i Maccabei I II sono Libri ispirati da Dio?
Grazie per il tempo che mi dedicherà.
Marta
Risposta del sacerdote
Cara Marta,
vi sono due argomenti su cui basiamo la nostra fede nell’ispirazione divina dei libri dei Maccabei.
1. Il primo è l’autorità della Chiesa, alla quale Cristo ha garantito assistenza divina: “E tutto ciò che legherete sulla terra sarà legato anche il cielo” (Mt 18,18). In queste cose la Chiesa non sbaglia. È assistita dallo Spirito Santo.
Ma i testimoni di Geova non credono alla Chiesa, né pensano che lo Spirito Santo sia Dio.
2. Il secondo argomento è di carattere scientifico.
I libri dei Maccabei appartengono i cosiddetti deutero canonici, e cioè a quel gruppo di libri che non sempre furono ritenuti ispirati.
Le cose andarono così.
La Chiesa fino al secondo secolo ha accolto pacificamente come ispirati tutti i libri presenti nella traduzione dei Settanta. Questa traduzione dall’ebraico al greco era stata fatta circa il 130 avanti Cristo da 70 studiosi per mettere la Bibbia a disposizione di tutti gli ebrei che vivevano nella diaspora, e cioè fuori dei confini di Israele e che ormai non conoscevano più la lingua madre.
Questa traduzione manifesta la fede degli antichi ebrei: essi credevano che i libri tradotti fossero ispirati. E quella medesima fede la Chiesa la tenne pacificamente fino al secondo secolo.
Poi dal terzo al quinto secolo in alcuni vi furono delle incertezze, che scomparirono a partire dal VI secolo.
La Chiesa nel concilio di Trento ha fissato in un Canone i libri ispirati dell’Antico e del Nuovo Testamento.
3. Ma ci si può domandare: come mai a partire dal terzo secolo sorsero dei dubbi?
Va ricordato che a quei tempi alcuni ebrei non accettavano come ispirati i deuterocanonici, che i loro padri pure avevano tradotto e annoverato tra i libri sacri.
Ebbene alcuni santi Padri, polemizzando con gli ebrei, non si attenevano alle affermazioni che si trovano in quei libri, altrimenti gli ebrei le avrebbero rigettate. Press’a poco ragionavano così: “lasciamo perdere i libri sui quali non concordiamo; atteniamoci a quelli che condividiamo”.
E così presso qualcuno si diffuse il dubbio sull’autenticità di quei libri, dubbio che poi svanì del tutto a partire, come ho detto, dal VI secolo.
Quando la Chiesa nel Concilio di Trento (XVI secolo) stabilì il Canone dei libri ispirati non fece altro che rifarsi alla tradizione di sempre e a quei tempi indiscussa tanto tra i cattolici quanto fra gli ortodossi.
Ma i testimoni di Geova non ascoltano neanche i discorsi scientifici per cui il dialogo con loro è quasi impossibile.
Assicuro una preghiera per te e per i tuoi parenti, perché si lascino illuminare. Ti benedico.
Padre Angelo