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Quesito

Ciao p. Angelo,
come stai?
Spero tutto bene.
Ti disturbo per una cortesia, in questo periodo di grande confusione sto provando a fare delle catechesi di sana dottrina.
Ho così trovato risposta, sul tuo sito, a una domanda che mi frullava in testa. Ovvero: qual è l’ordine di importanza e infallibilità dei documenti ecclesiali.
Qui ho trovato risposta: https://www.amicidomenicani.it/desidero-conoscere-il-valore-dei-vari-pronunciamenti-del-magistero/ ma mi domandavo: tu dove hai trovato i riferimenti?
Ho chiesto a vari confratelli e nessuno mi ha saputo ancora rispondere.
Con affetto,
fra …


Risposta del sacerdote

Carissimo fra …,
1. non c’è un documento ecclesiale che presenti un catalogo dei modi di esprimersi del Papa e ne indichi la gerarchia.
Questo elenco si è codificato da solo nel corso della storia e la gerarchia dei documenti emerge dall’argomento e dal modo in cui viene trattato.

2. Il catalogo che viene comunemente presentato nella sua gerarchia legislativa e dottrinale è quello che si può rinvenire in alcuni siti cattolici.
È necessario fare una distinzione tra gerarchia legislativa e dottrinale.
Perché nella gerarchia legislativa si può trovare l’indizione di un Concilio, come la Costituzione Apostolica Humanae salutis con la quale Giovanni XXIII il 25 dicembre 1961 indisse il Concilio Ecumenico Vaticano II, ma questa Costituzione Apostolica non presenta particolari contenuti dottrinali. È importante sotto il profilo giuridico e legislativo perché indice il Concilio.

3. Molte delle indicazioni che mi hai chiesto e che qui riporti le ho tratte da Y. Congar, La fede e la teologia.
Altre le lo tratte dall’Enciclopedia Cattolica e da siti internet.

4. Ecco il catalogo sul quale tutti sono d’accordo:
1. le Bolle pontificie
2. i Brevi apostolici
3. le Costituzioni apostoliche
4. le Encicliche
5. le esortazioni apostoliche
6. le lettere Apostoliche
7. i motu propri
8.  di minore importanza dogmatica i Discorsi, i Messaggi, le Omelie e le Udienze.

5. In particolare la bolla pontificia o papale è una comunicazione scritta dal Papa, che si serve della cancelleria pontificia e viene emessa con il sigillo del Papa.
Il termine bolla deriva dal latino bulla e fa riferimento all’aspetto di bolla o bollicina che avevano i sigilli di piombo con i quali venivano autenticati i documenti.
Le bolle pontificie possono contenere vari argomenti: decreti, nomine di vescovi, dispense, sanzioni particolari, convocazioni.

6. A partire dal XV secolo compaiono  i brevi apostolici, dove al sigillo di piombo viene sostituito uno stampo di cera (attualmente uno stampo di inchiostro rosso) raffigurante l’anello del pescatore.
Praticamente bolle e brevi sono la stessa cosa e medesimi sono anche i contenuti.

7. Le Costituzioni apostoliche sono atti solenni (bolle) del Romano Pontefice nei quali vengono trattati gravi problemi riguardanti la dottrina e la disciplina.
Paolo VI, che ha riordinato la disciplina dei sacramenti e anche delle indulgenze, ha promulgato i documenti relativi a questa materia mediante Costituzioni Apostoliche.
Il Padre Congar nota che il Papa esercita il suo magistero ordinario sia da se stesso sia per mezzo delle Congregazioni Vaticane, in primis la Congregazione per la dottrina della fede.
Da se stesso il Papa esprime il Magistero “principalmente mediante le costituzioni apostoliche, le encicliche, i discorsi, sussidiariamente attraverso le lettere o i brevi”.

8.  Le Encicliche.
Scrive Y. Congar: “Da Gregorio VIº e soprattutto da Pio IX, le encicliche sono la forma più caratteristica dell’attività del magistero romano adattata alle condizioni del mondo moderno.
Esse rappresentano:
1°- un insegnamento attuale che sviluppa largamente le sue ragioni e le sue applicazioni;
2°- un mezzo per realizzare l’unanimità del corpo docente della Chiesa non più tanto come un tempo per le vie di una cattolicità orizzontale, sebbene questa via sia sempre valida, ma attraverso la comunione con il centro che è anche il capo e che esprime, con la sua autorità propria, una dottrina che può essere già, o non può essere ancora, acquisita nella totalità dell’episcopato; le encicliche sono uno dei mezzi con i quali il Papa insegna in quanto capo della Chiesa, cioè legato a tutto il corpo, personificandolo e dandogli una voce. «La Chiesa cattolica eleva molto alta la voce mediante la nostra bocca», diceva Pio XI in Casti Connubii.
3°- Le encicliche tendono, almeno nelle parti più solenni del loro insegnamento, a rappresentare l’unanimità del magistero ordinario, sia che la esprimano, sia che la creino” (Y. Congar, La fede e la teologia).
Le encicliche scritte in materia di fede e di morale vertono in genere su argomenti specifici e hanno carattere dottrinale.

9. Le Esortazioni apostoliche e le Esortazioni apostoliche post sinodali sono documenti papali che trattano in maniera più generica di un determinato argomento, sottolineandole le difficoltà, i punti emergenti, gli spunti di soluzione. Il loro carattere è più pastorale. Come dice la parola stessa “Esortazione” hanno carattere parenetico, esortativo.
Le Esortazione apostoliche post sinodali elaborano le proposizioni presentate al Sommo Pontefice al termine del sinodo dei vescovi.

10. Vi sono poi le Lettere apostoliche, simili alle Esortazioni apostoliche, avendo anch’esse in genere un carattere parenetico e pastorale.
A differenza delle Esortazioni apostoliche, che sono sempre rivolte a tutto il popolo cristiano, possono essere indirizzate ad una singola persona e tuttavia hanno carattere pubblico e di insegnamento.
Tale ad esempio la lettera Lumen Ecclesiae che Paolo VI inviò al Maestro generale dei domenicani per il settimo centenario della morte di San Tommaso.
Tra le più note lettere apostoliche di Giovanni Paolo II si possono ricordare la Novo millennio ineunte, al termine del grande giubileo del 2000 per indirizzare la strada della Chiesa nel III millennio della storia.
Oppure la Rosarium Virginis Mariae sulla preghiera del Santo Rosario o anche la Mane nobiscum Domine sull’Eucaristia.

11. Vi sono infine i Motu Propri o Motu proprio (che letteralmente significa”di propria iniziativa“). Sono documenti che presentano iniziative, nomine o decisioni del Papa.
Come si vede, c’è un’evidente gerarchia tra i vari documenti che si manifesta da se stessa, oltre che dalla modalità protocollare scelta per ogni pronunciamento o decisione.

12. Poiché nella risposta cui fai riferimento presentavo anche una graduatoria sulla certezza e sull’infallibilità dei vari pronunciamenti del Magistero e ai relativi errori, puoi cfr. ancora a Y. Congar, La fede e la teologia, pp. 179-181.

Augurandoti ogni bene, ti benedico e ti ricordo volentieri al Signore.
Padre Angelo