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Quesito

Salve Padre Angelo,
sono un ragazzo di 14 anni Cattolico e mi reputo abbastanza praticante, recito il Rosario e la liturgia delle ore tutti i giorni, ultimamente mi stanno crescendo dei dubbi. Io mi sento molto conservatore, infatti quando posso vado alla Messa Tridentina, le volevo chiedere si può essere critici nei confronti del concilio? O si è fuori dalla Chiesa? Ad esempio criticando ecumenismo e collegialità episcopale?
La ringrazio in anticipo Padre Angelo e le assicuro una decina del rosario!


Risposta del sacerdote

1. sono molto contento che tu ogni giorno preghi con la Liturgia delle ore e con il Santo Rosario.
Questa preghiera così ampia è un fiume di grazia che quotidianamente viene ad inondare la tua vita e contemporaneamente inonda tutta la Chiesa.
È una grazia straordinaria che il Signore ti ha donato. In questo modo la tua anima respira in Dio e nello stesso tempo, godendo di una particolare protezione celeste, sei difeso da tanti mali dell’anima e del corpo.
In giornata hai tante cose da fare. Ma il momento della preghiera è il più alto.
Dal ritmo di preghiera che stai conducendo, cerca di non tornare mai indietro anche quando ti parrà che vi siano urgenze tali da dover tralasciarla.
Troverai sempre il tempo per fare tutto, per farlo meglio e per farlo anche più presto.
Vale anche a questo proposito quanto diceva il Santo Papa Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura di dare il vostro tempo a Cristo perché lo restituisce sempre e carico di benedizioni”.

2. Vengo ora a rispondere alle tue esplicite domande.
Inizio del collegio episcopale che è la prosecuzione diretta del collegio apostolico.
Gesù Cristo stesso ha istituito il collegio degli apostoli. Si legge infatti nel Vangelo: “Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni. Costituì dunque i Dodici” (Mc 3,13-15).
In queste parole Ne costituì Dodici vi trovi il collegio apostolico.
A questo medesimo collegio ha conferito determinati poteri: “In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo” (Mt 18,18).
Negli Atti degli apostoli si legge che a proposito delle controversie più gravi tutti gli apostoli si radunavano e insieme deliberavano (cfr. At 15)
La stessa cosa fecero successivamente i vescovi quando per le deliberazioni più importanti comunicavano tra di loro e con il vescovo di Roma.
Li vediamo pertanto riuniti nel corso dei secoli in concili ecumenici per decidere di comune accordo su tutti gli argomenti di maggiore importanza.
È vero che Cristo ha dato dei poteri particolari a Pietro, come emerge chiaramente nel seguente passo: “E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»” (Mt 16,18-19).
Ed è vero anche non c’è collegio episcopale se non è presente Pietro con tutto il potere che Cristo gli affidato.
Ma rimane vero che il concilio ecumenico è l’espressione più bella della Chiesa docente.
Oggi non si usa più l’espressione di Chiesa docente, perché anche la Chiesa docente è sempre discente dallo Spirito Santo che parla attraverso le Scritture e anche attraverso tanti eventi.
Se desse fastidio l’espressione di Chiesa docente, si può facilmente dire che il Concilio ecumenico è l’espressione più bella e più forte del Magistero della Chiesa.

3. A proposito del concilio Vaticano secondo ti consiglio di andare a leggere direttamente i testi.
Rimarrai subito stupito del sapore evangelico che emana da quelle parole, della profondità d’insegnamento che vi è racchiuso, e sempre nella continuità e nello sviluppo del magistero precedente.
La votazione sui singoli documenti al Concilio Vaticano II è stata praticamente plebiscitaria. Solo in due documenti vi fu uno scarto di un centinaio di voti, ma su più di 2500 vescovi presenti.
Ora è fede della Chiesa che quando tutti i vescovi sono riuniti e si esprimono nell’unanimità lì soffia lo Spirito Santo.
Ebbene questo indubitabilmente è successo durante il concilio Vaticano secondo.

4. Certo, dopo il Concilio è successo anche questo: che tanti hanno fatto passare per dottrina conciliare quello che è passato per la loro mente.
Ed è successo pure – come ha ricordato Benedetto XVI – che accanto al Concilio vero c’è stato anche un concilio cosiddetto mediatico, in cui giornalisti e opinionisti di varia estrazione hanno fatto passare e tuttora fanno passare per mentalità conciliare quello che dai testi conciliari non emerge.
Questo vale tanto per i cosiddetti progressisti quanto per i cosiddetti tradizionalisti.
Pertanto il consiglio che ti do è questo: vai a leggere i documenti del concilio. Leggili tutti.
E di tanto in tanto riprendi la loro lettura. È sempre feconda e sempre illuminante.

5. Sulla necessità e sull’urgenza dell’ecumenismo ho parlato diverse volte. Soprattutto tra i cristiani è necessario eliminare i pregiudizi.
Inoltre a proposito dell’ecumenismo con le altre religioni va eliminato in radice il sospetto che si possa dire che una religione vale l’altra.
Un conto è il rispetto per tutti e un altro conto invece è la consapevolezza del mandato che Cristo ha affidato alla Chiesa
Rimangono eterne le parole di Cristo: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16,15-16).
L’istruzione vaticana Dominus Jesus ricorda che “il dialogo, pur facendo parte della missione evangelizzatrice, è solo una delle azioni della Chiesa nella sua missione ad gentes (e cioè verso quelli che non credono in Cristo, n.d.r.).
La parità, che è presupposto del dialogo, si riferisce alla pari dignità personale delle parti, non ai contenuti dottrinali né tanto meno a Gesù Cristo, che è Dio stesso fatto Uomo, in confronto con i fondatori delle altre religioni.
La Chiesa infatti, guidata dalla carità e dal rispetto della libertà, dev’essere impegnata primariamente ad annunciare a tutti gli uomini la verità, definitivamente rivelata dal Signore” (n. 22).

Pertanto non criticare il Concilio. E se senti qualcuno che lo fa, se non sei in grado di contraddire, stai in silenzio ma non andare dietro a costoro.
Il Signore ha detto: “Chi ascolta voi ascolta me e chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato” (Lc 10,16).

Ti ringrazio per la preghiera che hai fatto per me.
Ti auguro ogni bene per il tuo futuro, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo