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Quesito
Caro Padre Angelo,
le porgo un quesito un pò strano: un’ amica di mia figlia è evangelica, e per amicizia abbiamo assistito al suo battesimo.
Per espressa affermazione del pastore ho appreso che il battesimo non è per loro un Sacramento che salva, che fa entrare nella vita di figli di Dio, che cancella i peccati… è solo una manifestazione di fede ( essa si che salva…)
Detto questo ho pensato che l’amica non avrebbe ricevuto un battesimo valido, visto che l’intenzione della comunità che l’ha battezzata non è quella della Chiesa, non rispecchia il vero battesimo voluto dal Signore e descritto nel Vangelo e nel N. T.
Ammesso che il mio ragionamento sia corretto, e visto che l’amica non ha intenzione di convertirsi al Cattolicesimo, ho pensato che per garantirle almeno il Battesimo potremmo cercare di convincerla a lasciarsi battezzare in segreto da noi (laici cattolici)
Che cosa ne pensa, parlando così in teoria?… visto che una persona che si renda conto che la propria confessione non le garantisce la salvezza, non dovrebbe far altro che convertirsi alla vera Chiesa che ha la pienezza degli strumenti di salvezza!
La ringrazio per la sua cortesia e pazienza, distinti saluti
Benedetto
Risposta del sacerdote
Caro Benedetto,
1. Il battesimo è di necessità di salvezza per espressa volontà di Nostro Signore.
Prima di salire al cielo Gesù ha detto agli apostoli: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato (Mc 16, 15-16).
A Nicodemo, che per timore dei Giudei andava di notte ad incontrare il Signore, Gesù dice: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).
Come vedi, Gesù menziona acqua e spirito. Con l’acqua si fa riferimento al Battesimo, con lo Spirito alla fede e alla rigenerazione che viene dall’alto.
Gesù non propone il battesimo come un optional, ma come necessità.
2. Il battesimo è valido se chi lo amministra intende fare quello che fa la Chiesa secondo il comando ricevuto dal Signore.
In caso di necessità lo può amministrare chiunque, purché – come ho detto – abbia l’intenzione di fare quello che fa la Chiesa secondo l’insegnamento di Gesù.
Lo può amministrare anche uno che non ha la fede cristiana, addirittura anche un ateo.
Il battesimo pertanto trascende i limiti del ministro umano e innesta il fedele in Cristo.
3. Pertanto il gesto compiuto dal pastore evangelico ha attuato un vero battesimo perché si lasciava trascendere dalla volontà di Cristo. E questo indipendentemente da quello che il pastore pensava circa la necessità del battesimo.
Ho detto che anche un ateo può battezzare validamente perché la validità del battesimo non dipende da quello che l’ateo pensa del Sacramento, perché non vi crede affatto.
Ma in quel momento egli si lascia trascendere dalla volontà del fedele che con quel gesto vuole essere incorporato visibilmente a Cristo e alla Chiesa.
4. Dalla necessità del battesimo per salvarsi sorgono altri problemi: come si salvarono i giusti dell’Antico Testamento e come si possono salvare tutte le persone che in buona fede seguono la loro religione e non credono in Cristo?
Ebbene a proposito dei giusti dell’Antico Testamento, ma anche dei catecumeni che muoiono prima di aver ricevuto il Battesimo, la Chiesa parla di Battesimo di desiderio.
Parla anche di battesimo di sangue per coloro che vengono uccisi per la loro volontà di convertirsi a Cristo.
Per gli altri (quelli che seguono altre religioni) è necessario almeno quel minimo di fede, come dice la lettera agli Ebrei 11,6 per saper riconoscere Dio e potersi orientare verso di Lui con una vita retta: “Senza la fede è impossibile essergli graditi; chi infatti si avvicina a Dio, deve credere che egli esiste e che ricompensa coloro che lo cercano”.
5. Il battesimo amministrato dal pastore evangelico è pertanto un vero battesimo, nonostante l’ignoranza o la poca fede del pastore.
Sicché è sbagliato battezzare di nuovo l’amica di tua figlia perché esporreste la celebrazione del sacramento a non produrre frutto. Compireste una profanazione del sacramento e pertanto un sacrilegio.
6. Al massimo, se si dubita della sua validità per altri motivi concomitanti, se un giorno questa ragazza decidesse di convertirsi alla fede cattolica si può battezzare sub conditione, e cioè si amministra il battesimo e lo si intende valido solo a condizione che la precedente celebrazione non sia stata valida.
Assicuro per tutti la mia preghiera e vi benedico.
Padre Angelo