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Quesito

Caro Padre Angelo,
la mia domanda è legata ad una realtà che sto vivendo da circa 2 anni. Convivo con la mia ragazza senza avere rapporti sessuali.
Posso prendere la Comunione se lo confesso?
Grazie…


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. la convivenza, anche se è vissuta in maniera pura, porta turbamento e chiacchiere in tante persone.
In una parola non è esemplare, soprattutto per i più giovani e soprattutto se uno è cattolico praticante e con una certa responsabilità all’interno della comunità cristiana.
 
2. A suo modo, dice tante cose negative.
Manifesta un certo modo di piegarsi ai costumi del mondo, mentre i nostri ragazzi hanno bisogno di esempi del tutto diversi.
Sotto un certo aspetto dà scandalo perché giustamente si pensa che chi va a convivere abbia anche relazioni sessuali.
Come si potrebbe non pensare che chi convive e fa la Santa Comunione vive in una situazione oggettiva di peccato?

3. Come vedi, nella convivenza c’è una contro testimonianza evangelica.
E questa contro testimonianza è un peccato e in quanto tale va rimosso.

4. Dichiarare agli altri che si vive in perfetta continenza non serve perché non è credibile.
Né si può dire: peggio per chi pensa male di noi. Viviamo infatti all’interno di una comunità e ognuno deve dare il proprio apporto di crescita e di edificazione.

5. Kant diceva che si deve agire come se la nostra azione dovesse diventare norma generale di comportamento.
Mi pare che sia giusto agire con questo criterio.
Che ne diresti se tutti i ragazzi andassero a convivere e dicessero: noi viviamo in maniera pura?

6. Senza dire che l’esperienza insegna che bisogna evitare le occasioni prossime di peccato.
Mettersi nell’occasione prossima è quasi come la stessa cosa che cadervi.
Secondo le leggi di natura la paglia attaccata al fuoco brucia. Non si può pretendere che succeda diversamente.

7. Pertanto la convivenza, stante la volontà di non porre rimedio a tanti mali causati col proprio comportamento, mette oggettivamente in una situazione di impossibilità di essere assolti e conseguentemente di accedere alla Santa Comunione.
Questa è la linea generale.

8. I singoli casi andranno soppesati volta per volta ed esaminare se vi è l’assoluta volontà di vivere in maniera pura, se per seri motivi non fosse possibile la separazione, se è esclusa ogni possibilità di causare sconcerto e scandalo presso i fedeli, perché anche questo sarebbe un peccato grave.
Come puoi vedere, la possibilità di fare la S. Comunione si restringe di molto, se non addirittura del tutto.

9. Ti esorto a vivere risplendendo di luce evangelica in modo da essere trascinatore nel bene.
Dio ti benedirà largamente.
Ti ringrazio del quesito che mi hai posto. Mi hai dato la possibilità di mettere in luce il valore della risonanza del nostro comportamento presso gli altri.

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo