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Quesito

Caro Padre Angelo,
Mi permetto di farle un’altra domanda;
Come mai durante la preghiera Eucaristica nel rito antico si celebra a bassa voce senza che i fedeli possano sentire?
E perché al termine della messa non si legge più il Vangelo del prologo?
La ringrazio

 


 

Risposta del sacerdote

Carissimo,
per comprendere il motivo per cui il sacerdote nel rito antico celebrava a bassa voce vanno specificate diverse cose a seconda del tipo di messa che celebrava.

1. Infatti nelle Messe cantate vi erano parti che venivano cantate, e pertanto a voce alta,  come il Dominus vobiscum, il Per omnia saecula saeculorum al termine delle orazioni, l’epistola, il Vangelo, il prefazio, il Kyrie, il Gloria, il Credo, il Sanctus, il Pater noster, l’Agnus Dei e altro.

2. In tutte le altre Messe vi erano parti che dovevano essere dette con voce segreta, altre con voce media e altre infine con voce alta.
Voce segreta era quella che non veniva udita da nessuno dei presenti. Con questa voce veniva recitata la maggior parte del Canone e cioè della preghiera eucaristica.
Voce media era quella in cui le parole si proferivano in modo da essere intese dai ministranti e da altre persone vicine. Così ad esempio le due parole Orate fratres (il sacerdote proferiva a voce segreta il resto), il Sanctus, il Nobis quoque peccatoribus e altre.
Voce alta era quella che si poteva udire dalle persone presenti, almeno le circostanti. Con tale voce ad es. veniva recitato l’ufficio per i morti prima delle Messe di suffragio in cui i fedeli chiedevano tale ufficiatura e anche l’Ufficio divino in coro. Nella Messa vi era il Kyrie, il Gloria, i vari Dominus vobiscum, gli Oremus, la benedizione finale e l’ultimo Vangelo.

3. Quale il motivo per cui nelle Messe feriali si potevano proferire tante parti solo con voce segreta e con voce media?
Vanno tenute presenti alcune circostanze. Ad esempio a quei tempi non era prevista la concelebrazione e si dava il caso che diversi sacerdoti celebrassero contemporaneamente sui vari altari. Se avessero celebrato tutta la Messa a voce alta si sarebbero disturbati gli uni gli altri.
Inoltre la Messa veniva celebrata in latino e dal momento che la gente non lo capiva si celebrava con voce segreta e media così da favorire il raccoglimento e l’accompagnamento personale delle varie parti della Messa.

4. Queste sono pure le motivazioni portate dal Concilio di Trento: “La natura umana è tale che non può facilmente elevarsi alla meditazione delle cose divine senza aiuti esterni: per questa ragione la chiesa come pia madre ha stabilito alcuni riti, e cioè che qualche parte nella messa sia pronunciata a voce bassa, altre invece, a voce più alta; similmente ha introdotto cerimonie, come le benedizioni mistiche, le luci, gli incensi, le vesti e molti altri elementi trasmessi dall’insegnamento e dalla tradizione apostolica, per rendere più evidente la maestà di un sacrificio così grande, e per indurre le menti dei fedeli, con questi segni visibili della religione e della pietà, alla contemplazione delle sublimi realtà nascoste in questo sacrificio”.

5. Al termine della Messa non c’è più la lettura dell’ultimo Vangelo perché con la riforma liturgica si è voluto evidenziare che a Messa si partecipa a due tavole: quella della Parola e quella del Sacrificio.
Ora il Vangelo va collocato nella sua parte e cioè nella tavola della Parola.
Ci si può domandare come mai sia stato messo il prologo del Vangelo di Giovanni al termine della Messa.
Ecco che cosa si legge in un antico manuale di liturgia: “La grande venerazione che i fedeli dei primi secoli ebbero per il prologo del Vangelo di San Giovanni fino a portarlo scritto al collo a preservazione dalle maligne arti del demonio e a recitarlo sugli infermi fu la ragione per la quale, dopo il mille, si incominciò a recitarlo anche dopo la Messa andando in sacrestia, e più tardi anche all’altare”.
San Pio V ne fissò l’uso al termine della Messa.

6. Desidero ricordare infine che anche oggi vi sono preghiere che devono essere proferite con voce segreta in modo che i presenti non sentano. Sono preghiere per la persona del sacerdote perché venga reso adatto a celebrare i santi misteri.
Tali sono quelle che il sacerdote dice prima e dopo la lettura del Vangelo, all’offertorio (umili e pentiti), al Lavabo, prima della Comunione.
Purtroppo alcuni sacerdoti le fanno ad alta voce ed è sbagliato sia perché sono per il sacerdote che celebra perché adempia bene il suo compito sia per non opprimere l’assemblea rubando anche quei pochi momenti di silenzio utili per il raccoglimento.

Ti auguro ogni bene, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo