Questo articolo è disponibile anche in: Italiano
Quesito
caro padre Angelo,
volevo sapere chi sono le anime tiepide
grazie ciao
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. Un chiaro riferimento alla tiepidezza lo si trova nell’Apocalisse e precisamente nelle parole che lo Spirito dice alla Chiesa di Laodicea: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,15-16).
2. Essere freddo nell’ordine spirituale equivale ad essere nello stato di colpa grave.
Essere caldo significa ardere di amore di Dio ed essere pieno di fervore (Rm 12,11).
Essere tiepido equivale a vivere nel languore e nella pigrizia spirituale per cui da una parte si vuole vivere santamente e fuggire il peccato, ma dall’altra, si teme la fatica della virtù, e si manca di risoluzione e generosità nel combattere i vizi.
3. Questo stato, congiunto con una falsa tranquillità di coscienza, con l’ingratitudine verso Dio e l’abuso delle sue grazie, è sommamente pericoloso.
Chi ne è vittima, cade facilmente in un letargo mortale, da cui non viene scosso né dalle promesse né dalle minacce.
4. Secondo le parole dell’Apocalisse, a tale stato è talvolta preferibile quello di freddezza. Non nel senso che lo stato di freddezza non sia assolutamente peggiore, ma nel senso che talvolta si risorge con minor difficoltà dallo stato di freddezza che non da quello di tiepidezza.
Non di rado capita che sia più facile convertire un gran peccatore che scuotere un’anima tiepida dal suo torpore.
5. La tiepidezza provoca non solo lo sdegno, ma anche il disgusto di Dio, il quale perciò si dispone a rigettare interamente da sé chi è tiepido: sto per vomitarti dalla mia bocca…
Tiepidezza è sinonimo di accidia, vale a dire di indolenza nelle cose che riguardano l’amore di Dio e la vita spirituale.
Ti faccio l’augurio di non ritrovarti mai in tale stato.
Per questo ti assicuro un ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo