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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono Alberto un ragazzo di 25 anni in una fase un pò critica.
Intendevo porgervi la seguente domanda: anche una persona scomunicata ha diritto in punto di morte ad essere confessata ed assolta?
Vi ringrazio per la disponibilità e Buona Pasqua!
Risposta del sacerdote
Caro Alberto,
1. qualsiasi persona, se è pentita, viene assolta in punto di morte da ogni peccato e da ogni scomunica.
La Chiesa è messa al servizio della salvezza eterna delle anime.
2. Le scomuniche hanno un significato medicinale.
Intendono dire: “guarda che il male che hai compiuto è grande. Devi emendarlo per non andar incontro a Cristo giudice”.
3. La Chiesa è così desiderosa della salvezza eterna delle anime, che concede la facoltà di assolvere da qualsiasi peccato e scomunica anche ai preti spretati, ridotti allo stato laicale, scomunicati, eretici, appartenenti ad altre Chiese purché abbiano conservato la successione apostolica, e cioè la trasmissione dei divini poteri dagli apostoli fino a noi attraverso l’imposizione delle mani.
In altre parole è lecito ricevere l’assoluzione in punto di morte da un prete ortodosso, da un lefevriano… ma non da un protestante.
4. In questo puoi notare il volto materno della Chiesa, la Sposa Santa di Cristo, che riflette in se stessa l’ansia della salvezza eterna di tutti, propria del nostro Divino Salvatore.
Ricambio gli auguri di buona Pasqua, accompagnandoli con un ricordo al Signore e con una benedizione.
Padre Angelo