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Quesito
Caro Padre Angelo,
vorrei chiederLe se una persona che cerca di seguire un cammino di santità possa cadere in depressione.
In questo periodo della vita cado spesso in momenti di tristezza e difficilmente riesco a provare gioia vera.
Mi pare di essere veramente felice solo in alcuni momenti della Santa Messa o in alcuni momenti in cui parlo di Dio.
Spesso anche i momenti della preghiera sono segnati dal pianto e questo finisce per non permettermi di vedere con chiarezza cosa chiedere e per quali intenzioni pregare, allora prego secondo le intenzioni della B.V. Maria poiché Lei è l’unica creatura preservata da ogni macchia e piena di Spirito Santo.
A volte mi chiedo se la mia tristezza e il mio sentirmi fuori nella vita sia dovuto all’esigenza di trovare la mia vocazione.
Prego spesso tra le lacrime il Signore chiedendogli “cosa vuoi da me?”.
Vedo in me una grande miseria ma piangerci su non è una buona cosa perché non si sa accettare la misericordia divina se non si è capaci di essere umilmente misericordiosi con se stessi…
Scusi questo mio sfogo.
Spero vorrà pregare per me.
Le assicuro un ricordo nel Santo Rosario
Paolo
Risposta del sacerdote
Caro Paolo,
1. L’unione con Dio è l’unione con la sorgente della gioia.
Allora non mi meraviglio affatto che tu provi una certa felicità solo a Messa e quando sei raccolto in preghiera.
Non può essere diversamente.
La parola entusiasmo deriva da parole greche che significano “essere in Dio”.
2. La santità si può combinare bene con vari caratteri.
Il fatto che tu sia portato un pò alla depressione e alla malinconia può essere uno stimolo a cercare la gioia nel Signore, come dice lo Spirito Santo nel salmo 37,4: “Cerca la gioia del Signore, esaudirà i desideri del tuo cuore”.
3. Forse il Signore ha permesso momenti di depressione perché tu lo cerchi più intensamente. E cercandolo più intensamente ti conformassi sempre più a Lui nella santità di vita.
4. Può darsi anche che il Signore non ti conceda la gioia permanente, che altri invece godono. Santa Teresina chiedeva al Signore di esserne privata perché fosse data ad altri, soprattutto ai peccatori perché si convertissero.
5. Fai bene a pregare perché si realizzino nella nostra vita le intenzioni della B.V. Maria. Come tu stesso sottolinei, Lei è l’unica creatura preservata da ogni macchia e piena di Spirito Santo. Maria sa che cosa è giusto domandare e lo domanda nella maniera più perfetta, sicché non può non essere esaudita.
Fai questo soprattutto con la recita del santo Rosario.
Se hai del tempo, non accontentarti di dirne uno soltanto, ma vai avanti. La preghiera del Rosario provoca sempre serenità e pace.
Giovanni Paolo II l’indicava anche per superare certe forme di depressione.
Unito a Maria, domandale una sempre nuova e abbondante effusione dello Spirito Santo sulla tua vita.
Di San Tommaso d’Aquino si legge che pareva sempre pieno di Spirito Santo perché era sempre lieto.
6. Certamente il sentirti fuori della vita potrebbe essere dovuto anche al fatto che non ti trovi al tuo posto, che non hai ancora individuato la strada che il Signore ti chiama a percorrere.
E ho l’impressione che questa via tu non l’abbia ancora individuata con certezza.
Pertanto continua a domandare al Signore di manifestarti la sua volontà e di dartene dei segni.
Anche per quest’ultima intenzione ti assicuro volentieri il mio ricordo nella preghiera.
Ti saluto cordialmente e ti benedico.
Padre Angelo