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Quesito

Caro Padre Angelo,
avrei un paio di domande, alle quali lei ha già risposto in parte in precedenza, ma che io non ho capito alcuni punti importanti e che vorrei esporglieli così:
Sappiamo che per la salvezza c’è bisogno del battesimo, come lei stesso ha già scritto più volte, e che Cristo ha detto: “Chi non nasce da acqua e da Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).
Quindi come potrebbe per esempio un mussulmano salvarsi se non è battezzato?  Leggendo sulle sue varie risposte alle domande, ho visto che menzionava che uno se era in stato di grazia si poteva salvare anche se non battezzato, per vie eccezionali conosciute solo da Dio, non è una incongruenza, con quanto scritto nella Sacra Scrittura?
Però se pure una persona musulmana è buona, fa del bene ecc. ma non riconosce Cristo come Salvatore né tanto meno è battezzato, come fa a salvarsi? se nel vangelo è scritto chiaramente per la salvezza c’è bisogno il battesimo, e perché allora un bambino morto (abortito) finisce nel limbo e non direttamente in paradiso? anche se non battezzato. Inoltre l’esistenza del limbo è confermata da tanti papi e Santi e pure da San Pio X nel Catechismo Maggiore, quindi negarne l’esistenza sarebbe a mio avviso imprudente.
In sintesi: se praticamente anche chi non è battezzato, vedi altre religioni ecc. può salvarsi, perché non possono direttamente anche i bambini non nati?
Non sarebbe più logico che anche gli “altri” non battezzati vadano nel limbo a sto punto, visto che non soddisfano quanto scritto, nella sacra Scrittura?
La ringrazio immensamente la saluto e che Dio la benedica.
Anto


Risposta del sacerdote

Caro Anto,
1. il battesimo è assolutamente necessario per la salvezza. Infatti per entrare in paradiso, che è una realtà di ordine soprannaturale, è necessario essere rivestiti della grazia che, eliminando il peccato, rende amici di Dio e santi.
Sull’assoluta necessità del battesimo mi ha parlato Nostro Signore nel dialogo con Nicodemo dicendo: “In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).

2. Va ricordato però che non esiste solo il battesimo di acqua, ma anche quello di desiderio e di sangue.
I giusti dell’Antico Testamento si sono salvati attraverso il battesimo di desiderio, nella speranza del Messia futuro.

3. Anche oggi tutti quelli che, pur non essendo battezzati, vivono in grazia hanno implicitamente un battesimo di desiderio.
Ce l’hanno anche se non ne sono consapevoli.

4. Dal momento che Dio vuole tutti gli uomini si salvino (cfr 1 Tm 2,4) ne segue che a tutti deve offrire la grazia.
La offre nei sacramenti, che sono le vie ordinarie della salvezza, e in modo particolare nel battesimo.
Ma la offre anche attraverso vie straordinarie che lui solo conosce.
Per San Tommaso un non battezzato, come ad esempio un musulmano, potrebbe ricevere la grazia quando arriva all’uso di ragione e si apre a Dio proprio attraverso l’aiuto della grazia.
Se permane in questo stato, si salva.

5. Diverso è il discorso per i bambini morti senza battesimo e prima di giungere all’uso di ragione.
Non hanno peccati gravi personali, ma prevede la grazia non possono entrare in paradiso.
Tuttavia c’è una speranza anche per loro perché Dio vuole tutti salvi.
Infatti, se vuole tutti salvi, a tutti, sottolineo a tutti, deve offrire i mezzi per salvarsi.
Il mezzo essenziale è la grazia che viene elargita misericordiosamente anche al di fuori del battesimo.
Quale sia il momento in cui il Signore doni la grazia ai bambini che muoiono prima del battesimo e non ancora giunti all’uso di ragione non lo sappiamo. Tuttavia per il fatto che a noi è ignoto tale momento non si può concludere che sia impossibile per Dio portarli a salvezza.

6. Il Catechismo maggiore di Pio X non presenta il limbo per i bambini morti senza battesimo come dottrina di fede.
È dottrina di fede il limbo dei patriarchi dell’Antico Testamento.
Proprio perché la dottrina sul limbo dei bambini non è dottrina definita è possibile un’ulteriore approfondimento.
Per questo il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica scrive: “Quanto ai bambini morti senza battesimo, la Chiesa nella sua liturgia gli affida alla misericordia di Dio” (n. 262).

7. Tu concludi: se vanno al limbo i bambini non battezzati, non è cosa logica che vadano al limbo anche gli adulti non battezzati?
No, non è cosa logica perché la situazione è diversa.
I bambini che muoiono senza battesimo di per sé sono privi della grazia santificante, ma non possono andare all’inferno perché non hanno peccati gravi personali.
Mentre gli adulti che non hanno ricevuto il battesimo o sono in grazia di Dio o sono in peccato mortale.
Se hanno accolto la grazia di Dio attraverso vie che Dio solo conosce e si mantengono nella sua grazia, sono salvi.
Ma se non sono in grazia di Dio a motivo del peccato mortale vanno all’inferno, come avvenne per il ricco epulone nella parabola evangelica.

Ti benedico, ti auguro ogni bene e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo