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Quesito

Buongiorno Padre Angelo,
Approfitto nuovamente della sua disponibilità per farle alcune domande:
1) nel Credo diciamo “credo nella resurrezione dei morti”, cosa si intende quando facciamo questa affermazione?
2) la donazione di un organo di un uomo ad un moribondo cosa comporta? la donazione degli organi è accettata dalla Chiesa? se il corpo è il “contenitore” dell’anima, se una parte di esso continua a vivere nonostante la morte della persona, l’anima della persona morta si trova in stato di peccato?
3) durante le mie preghiere personali, mi capita di avere delle distrazioni, cioè a volte la mia mente vaga per esempio sui problemi che ho avuto durante la giornata o che dovrò affrontare. Può darmi qualche consiglio per raccogliermi meglio in me stesso e dedicarmi totalmente alla preghiera?
Come sempre la ringrazio per le sue risposte chiare, precise, inequivocabili che mi hanno aiutato molto in quest’ultimo periodo.
Un caro saluto.
Gianluca

P.S.: non si dimentichi di me e mia moglie Rita nelle sue preghiere!


Risposta del sacerdote

Caro Gianluca,
1. con le parole “credo nella resurrezione dei morti” noi affermiamo che al termine del mondo Cristo tornerà nella storia e farà risorgere i nostri corpi.
Nulla gli è impossibile, dal momento che in quanto Dio ha creato dal nulla il cielo e la terra.

2. Farà risorgere i nostri corpi anche se nel frattempo una loro parte è diventata parte del corpo di un altro, a sua volta morto e consumato nella terra.
Questa risurrezione è una ri-creazione dal nulla ed è una nuova creazione del medesimo corpo in cui abbiamo abitato, con lo stesso DNA.

3. La Chiesa accetta la donazione di organi. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: “Il trapianto di organi è conforme alla legge morale e può essere meritorio se i danni e i rischi fisici e psichici in cui incorre il donatore sono proporzionati al bene che si cerca per il destinatario” (CCC 2296).

4 L’anima della persona che ha donato un organo non si trova in stato di peccato se il trapianto è conforme alla legge morale. Anzi, il CCC dice che addirittura può trattarsi di un atto meritorio.

5. L’organo che viene trapiantato pur continuando ad avere il DNA del donatore diventa parte integrante del soggetto acquirente che lo irrora e lo mantiene in vita facendolo cooperare per il bene del soggetto che lo ha accolto.
Sotto il profilo teologico si afferma che la parte donata non è più animata dall’anima del donatore, ma dall’anima del ricevente. Diventa pertanto sua, nel pieno significato del termine.

6. Circa l’ultima domanda: purtroppo le distrazioni accompagnano sempre le nostre preghiere. Non è possibile eliminarle del tutto.
Il segno di croce che le precede intende metterci alla presenza di Dio e di applicarci la liberazione attuata per noi da Cristo sulla croce.
Potrebbe essere un buon mezzo. Purtroppo a volte anche il segno di croce viene fatto male e in maniera distratta.
Di Santa Bernadette Soubirous, la veggente di Lourdes, si legge che bastava vederla segnarsi col segno della croce per sentirsi subito elevati alle realtà celesti.
Ma Santa Bernadette aveva imparato a farlo così dopo averlo visto compiere da parte della Madonna.
Pertanto dobbiamo da una parte cercare di eliminare tutto ciò che può diminuire il raccoglimento e dall’altra dobbiamo anche convivere le distrazioni, senza crearci scrupoli a non finire per la loro presenza.

Ti saluto cordialmente, assicuro per te e per tua moglie il ricordo nella preghiera e tutti e due vi benedico.
Padre Angelo