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Quesito
Caro Padre Angelo,
vivo in una situazione un pò particolare. Sono un ragazzo di 21 anni e studio all’università. Vado ogni domenica a messa e da un pò di tempo leggendo su internet e confessandomi ho scoperto che masturbarsi è peccato grave. Però non riesco davvero a trattenermi, io voglio prendere la comunione serenamente. Ma devo confessarmi ogni volta per tale peccato? Non posso chiedere perdono a Dio durante l’atto penitenziale della messa della domenica? Il mese scorso mi sono confessato 4 volte! Ero entrato in una tristezza assoluta, perchè sentivo di aver commesso tale peccato grave.
Purtroppo Padre, umanamente ogni tanto tendo a scaricare le mie pulsioni e sono un pò troppo teso. So che non è bello ed è peccato, però uffa.
E’ molto difficile resistere, come è difficile anche stare con una ragazza di cui sei innamorato e non fare sesso fino al matrimonio, è difficilissimo.
Come trovo una ragazza al giorno d’oggi che non abbia mai pensato di fare l’amore SOLO dopo il matrimonio?
Ciao Padre…
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. La masturbazione è un peccato grave.
San Paolo, quando enumera i peccati che escludono dal Regno di Dio, vi include sempre anche la masturbazione, che viene chiamata impurità o impudicizia: “Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggi e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come ho già detto, che chi le compie non erediterà il Regno di Dio” (Gal 5,19-21);
“Perché sappiatelo bene, nessun fornicatore o impuro,… avrà parte del Regno di Cristo e di Dio” (Ef 5,5);
“Perché questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione: che vi asteniate dall’impudicizia, che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, non come oggetto di passioni e di libidine, come i pagani che non conoscono Dio; che nessuno offenda o inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato. Dio non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione. Perciò chi disprezza queste norme, non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che ci dona il suo santo Spirito” (1 Tess 4,3-8).
2. Pertanto prima di fare la S. Comunione devi confessarti.
Se non ti confessi, della Comunione compi solo il rito e danneggi ulteriormente la tua anima.
“Dio non entra in un’anima inquinata dal peccato” (Sap 1,4).
Con gli atti impuri senti che perdi Dio. Ti senti svuotato, frustrato, avvilito.
Ti senti profanato nel corpo e nell’anima.
3. Fare la S. Comunione col peccato grave, senza essere purificati e santificati, è una grave ingiuria fatta al Signore e si peggiora la propria situazione.
Dice San Paolo: “Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna. E’ per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti” (1 Cor 11,27-30).
4. L’atto penitenziale, se è vero atto di pentimento, porta non solo a provare dolore per quello che si è fatto, ma anche a compiere tutti i passi necessari per entrare in comunione col Signore. Il passo necessario è la confessione sacramentale.
Pertanto se ti trovi macchiato da questo peccato, prima di fare la S. Comunione devi sempre riconciliarti col Signore col sacramento della confessione.
5. Mi dici che il mese scorso ti sei confessato quattro volte.
Non vedo nulla di strano, soprattutto se penso che vi sono molte persone, tra le quali diversi giovani, che tutte le settimane si confessano senza avere peccati gravi sulla coscienza.
Se si confessano tutte le settimane persone che sono senza peccati gravi, a maggior ragione lo possono fare quelle che si macchiano di peccati gravi.
Su questo punto ti esorterei a conservare questa frequenza, anche una volta che avrai debellato questo peccato.
È una risorsa molto grande la Confessione. Dà sempre un aumento di grazia e previene le cadute.
È sempre gradita al Signore e per questa la Chiesa la consiglia.
6. Non basta però la confessione per debellare questo peccato.
Una certa tensione interiore si scarica in maniera positiva attraverso la preghiera, soprattutto col Santo Rosario. La presenza di Maria porta sempre serenità.
La masturbazione potrà scaricare lì per lì una certa tensione, ma poi fa star male e si è insoddisfatti.
La preghiera invece non ha alcun effetto negativo.
Impegnati a chiedere il dono della purezza a Maria, recitando ogni giorno il Santo Rosario perché ti dia forza, ti liberi da questo vizio e ti renda in tutto gradito al Signore.
Chissà che il Signore non abbia permesso questa debolezza perché tu ti impegnassi verso traguardi più alti?
7. A proposito della Confessione: mantieni la frequenza settimanale e vai sempre dal medesimo confessore.
8. Affermi che “è molto difficile resistere, come è difficile anche stare con una ragazza di cui sei innamorato e non fare sesso fino al matrimonio, è difficilissimo”.
Se uno vive in grazia ed evita le occasioni prossime di peccato, è molto meno difficile di quanto non si pensi.
Circa poi il fare sesso (bruttissima espressione!) prima del matrimonio: dipende dai valori che una persona ha in testa e dal modo in cui si impegna a viverli.
Molti purtroppo prima del matrimonio si limitano a fare sesso. Ma bisogna dire che qui c’è poco amore puro (per essere benevoli).
Proprio per questo tante esperienze di coppia finiscono miseramente prima del matrimonio, dopo aver fatto tanto sesso. Ciò significa che di amore puro ce n’era poco. Perché se si fosse trattato di amore vero, questi atti l’avrebbero accresciuto e non spento.
Come è bella invece la purezza che il magistero della Chiesa definisce come “energia spirituale che libera l’amore dall’egoismo e dall’aggressività”!
9. Infine concludi: “Come trovo una ragazza al giorno d’oggi che non abbia mai pensato di fare l’amore SOLO dopo il matrimonio?”.
Che le ragazze e anche i ragazzi pensino talvolta di fare l’amore prima del matrimonio non mi scandalizza. Si tratta di pensieri e di tentazioni. Tutti ne possono avere.
Ma non è vero che oggi non vi siano ragazzi e ragazze che arrivano al matrimonio come vuole il Signore.
Ne ho testimonianza diretta dall’esperienza pastorale, da ragazzi e ragazze di cui celebro il matrimonio e anche dalla testimonianza di molti proprio in questo nostro sito.
Mi auguro che anche tu sia tra questi.
Se i tuoi intendimenti sono puliti, il Signore ti farà trovare prima o poi la ragazza pulita, che finora non ha contaminato il proprio corpo e il proprio affetto.
Anche per questo tuo futuro ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.
Padre Angelo