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Quesito

Caro Padre,
Le scrivo queste poche righe per riuscire a vedere in Dio una luce di speranza. Sono sposato da quasi vent’anni, vissuti da ambedue in maniera molto superficiale e senza dialogo, con alle spalle numerosi peccati e soprattutto dimenticandoci di coltivare l’amore di Gesù all’interno della nostra famiglia. Ancora oggi, però, ci vogliamo un bene immenso ma…. forse per i miei difetti, forse per aver trascurato un amore così profondo che non avevo capito di provare, mia moglie ha conosciuto un’altra persona, con cui immagina un futuro migliore e più sereno. Ho ricevuto in questa occasione un grande dono da parte di Gesù e di Maria, sono riuscito a perdonare, provando a capire, anche se in maniera molto confusa, le ragioni di un tradimento. Per lei non provo risentimento, certo sono un po’ arrabbiato, deluso, sconfortato e disperato. Ma nonostante ciò la amo veramente, con il corpo e con l’anima. Ho provato ad indicargli la strada del Signore per superare i momenti difficili che la vita ci riserva, chiedendogli di guardare il futuro con una nuova fiducia, con una nuova speranza. Forse, però, mi sono accorto troppo tardi dell’amore vero che provavo. Ho pregato e prego il Signore come ormai non facevo da anni, sento che mi ha accolto nel Suo cuore, mi ha rasserenato sull’orlo dell’abisso, ma ancora oggi non riesco a comprendere, vittima dei milioni di pensieri che mi tormentano, la strada giusta da percorrere, secondo la volontà di Dio. Due mesi fa abbiamo iniziato la strada della separazione e io, pur non essendo d’accordo, ho acconsentito umilmente, non volendo fare guerre legali, con la speranza che lei possa vivere un futuro di felicità. Le ho detto di vivere i suoi sogni, anche se credo non sia la giusta strada per lei, per me e per noi. Le ho anche detto di rispettare la sacralità del matrimonio, cercando di rispettarmi e di rispettare Dio alla luce della promessa fatta attraverso il sacramento del matrimonio. Tutto inutile, tanto che in attesa della causa per la separazione, abbiamo pensato fosse giusto che lei ritornasse dai suoi genitori ed avere la possibilità di vivere la sua storia, senza continuare, con bugie ed inganni, a peccare all’interno della famiglia.
Padre, è giusta questa strada? Cosa devo fare per superare la mia disperazione? Cosa potrei fare affinché l’amore e la pace siano le strade maestre di vita nella nostra famiglia?
Una preghiera per noi, Padre.


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. ti sono vicino in questo momento di grande dolore: la persona che aveva promesso davanti a Dio, davanti a due testimoni e davanti a tutti di vivere per te, sulla quale tu ha potuto contare per vent’anni della tua vita e sulla quale avevi fiducia di poter contare per sempre, ha intenzione di lasciarti perché invaghita di un altro.
La tua casa, come all’improvviso, l’hai scoperta tutta fragile, sull’orlo di crollare.
Ti sei accorto troppo tardi che questa casa non l’hai continuamente  solidificata con l’amore di Gesù.
Ma non tutto è perso, nonostante lei sia tornata a casa dai suoi genitori e abbiate già iniziato la pratica di separazione.
Hai fatto bene a perdonarla quando hai saputo del tradimento, anche se il perdono non toglie lo sconforto e il dolore.

2. Mi dici che la vostra vita matrimoniale è stata superficiale.
Questo senza dubbio è il motivo principale che ha permesso al comune avversario che è il divisore per antonomasia (satana signifìca divisore) di entrare nella tua casa.
Il demonio è geloso della nostra felicità e non aspetta altro per turbarla o farcela perdere.
L’ammonimento della Sacra Scrittura è molto serio: “Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare” (1 Pt 5,8).
Quel “temperanti” di cui parla san Pietro significa essere sobri, attenti. E il “vigilate” significa avere lo sguardo rivolto al Signore nella preghiera.

3. Come prima cosa ti dico di affidare la salvezza del tuo matrimonio alla Madonna.
Porta la presenza della Madonna dentro il tuo matrimonio, anche se tua noglie purtroppo non è con te.
La presenza della Madonna è incompatibile con la presenza del demonio: “Porrò inimicizia tra te e la donna” (Gn 3,15).
Gesù ha voluto che alle nozze di Cana fosse presente Maria per darci un grande insegnamento. La presenza di Maria ha impedito che in quella casa venisse meno il vino, e col venire meno del vino venisse meno anche la felicità di tutti e l’onore degli sposi.
Intanto porta la Madonna dentro la tua vita recitando il Santo Rosario ogni giorno e magari anche più di uno.
Non dimenticare che la Madonna del Rosario è stata definita da San Pio V la Regina delle vittorie.
In questo momento tu hai bisogno di una grande vittoria.
E tua moglie ha bisogno di una vittoria ancora più grande, perché ha bisogno di essere liberata dall’influsso di colui che l’ha portata a questo.

4. Penso che, nonostante la separazione, avrete spesso la possibilità di incontrarvi.
Forse i vostri incontri finiscono male.
Dille che la vuoi incontrare per una cosa nuova, importante, bella, che certamente vi impedirà di tornare a casa con qualche dispiacere nel cuore.
Prova a dirle che hai capito che dovete affidare la vostra vita a Colei che nella Sacra Scrittura è presentata come “la madre del bell’amore e del timore, della conoscenza e della santa speranza” (Sir 24,18).
Dille che hai capito che bisogna introdurla nella vita matrimoniale perché così vuole Gesù, avendo egli deciso che fosse presente alle nozze di Cana.
La presenza della Madonna impedirà che venga meno tra di voi il vino della felicità, della fedeltà e della grazia di Dio.
Chiedi a tua  moglie di pregare insieme con te con il Santo Rosario.
Poi, dopo il Rosario, non dire altro, che potrebbe forse solo guastare la pace che la Madonna comincerà a introdurre nei vostri cuori.

5. Ti chiedo poi di fare un’altra cosa.
La tua preghiera diventa più potente se viene rinforzata dai sacrifici.
Non ti chiedo di fare chissà che cosa.
Ma accanto ai piccoli fioretti, devi mettervi l’esercizio delle virtù: non parlare male di lei con nessuno, non perdere la pazienza, rimuovere i pensieri cattivi nei suoi confronti e anche nei confronti di altri appena si affacciano alla mente.
E farai tutto questo non semplicemente per amore di pace, ma per offrire qualcosa al Signore e alla Madonna, per poter accompagnare la tua preghiera con atti di amore.
Santa Teresina di Gesù Bambino ha sperimentato nella sua vita quanto ha scritto nella propria autobiografia: “Ah, preghiera e sacrificio formano tutta la mia forza, sono le armi invincibili che Gesù mi ha date, toccano le anime ben più che i discorsi, ne ho fatto esperienza spesso” (Storia di un’anima, 315).
Giorgio La Pira, il sindaco santo di Firenze, diceva che i ponti hanno sempre bisogno di due pilastri e che anche i ponti della riconciliazione e della pace hanno bisogno di due pilastri: la preghiera e i sacrifici (penitenza).
La Madonna a Fatima per ottenere la pace nel mondo (e per prolungamento anche nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità e nelle nostre relazioni) non ha chiesto questo?

6. Quando vai a Messa e soprattutto nella Santa Comunione sia sempre presente questa l’intenzione dell’unità della tua famiglia.
Nel giorno del tuo matrimonio il Signore ti ha affidato tua moglie perché tu la custodissi per la vita eterna.
Ebbene, durante la Comunione dì al Signore che custodisca per la vita eterna anche tua moglie, che davanti a Lui è una sola cosa con te.
Una volta il sacerdote, distribuendo il Corpo del Signore ai fedeli, non diceva semplicemente il “corpo di Cristo”, ma “il corpo del Nostro Signore Cristo custodisca la tua anima per la vita eterna” (Corpus Domini nostri Jesu Christi custodiat animam tuam in vitam aeternam).
Nel Rito domenicano si diceva: “il corpo del Nostro Signore Cristo custodisca te per la vita eterna” (Corpus Domini nostri Jesu Christi custodiat te in vitam aeternam).
Dunque, ricevuto il Signore dentro di te, dopo aver detto “Amen” al sacerdote tornando al tuo posto dì subito: “il corpo del Nostro Signore Cristo custodisca (qui proferisci il nome di tua moglie) per la vita eterna” o anche: “Gesù custodiscimi insieme con mia moglie per la via eterna”. E anche : “Fà che non perda quanto mi hai dato da custodire per la vita eterna. Me l’hai affidata”.

Volentieri assicuro la mia preghiera per voi due e vi benedico.
Padre Angelo