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Quesito
Carissimo Padre
le scrivo perchè ho un problema che mi angustia e provoca tanta tristezza.
Sono un ragazzo di 26 anni sposato da 6 mesi.
Le spiego, prima di sposarmi mi masturbavo e vedevo dei siti pornografici. Poi nei primi 5 mesi di matrimonio non mi è passato neanche per l’idea di ripetere ciò.
Invece da un mese a questa parte, non avendo rapporti coniugali per vari motivi, sono caduto tre volte.
Ho paura, non voglio ricominciare.
Voglio uscire da questo tunnel, ma non c’è la faccio, dopo un mese, 20 giorni (se non ho rapporti con mia moglie) ricado.
Mi aiuti la prego.
Il Signore può guarirmi, oppure devo rivolgermi ad uno psicologo?
Mi da qualche consiglio, su come prevenire, combattere questa tentazione.
Per quanto riguarda la preghiera faccio dei periodi intensi (rosario con mia moglie, novene) e periodi in cui decelero con la preghiera.
Ora sto facendo le orazioni di Santa Brigida.
Non voglio convivere con queste schifezze, mi aiuti.
Grazie
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. purtroppo non hai un’altra adolescenza davanti per ricominciare e vivere nelle purezza.
Certo quando la prima volta hai cominciato a cadere nell’impurità non pensavi che ti avrebbe portato a tale dipendenza e tristezza.
2. Puoi notare anche quanto sia vero l’insegnamento del magistero della Chiesa: “È da riaffermarsi come profondamente errato l’atteggiamento di chi crede che in questo campo siano possibili una maturazione spontanea e un superamento automatico delle difficoltà, degli errori, delle tendenze egoistiche e deresponsabilizzanti” (Evangelizzazione e cultura della vita umana, 45).
Come vedi, né il fidanzamento né il matrimonio hanno risolto automaticamente il problema.
Del resto nella vita coniugale di tutti gli sposi ci sono periodi più o meno lunghi in cui ci si deve astenere. E se uno nel frattempo non ha acquisito il dominio di sé e la purezza, finisce per cadere per conto proprio.
3. Che fare? Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che la purezza è “un’opera di lungo respiro. Non lo si potrà mai ritenere acquisito una volta per tutte. Suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita (cfr. Tt 2,1-6). Lo sforzo richiesto può essere maggiore in certi periodi, quelli, per esempio, in cui si forma la personalità, l’infanzia, l’adolescenza” (CCC 2342).
Sottolineo due espressioni: Non lo si potrà mai ritenere acquisito una volta per tutte e Suppone un impegno da ricominciare ad ogni età della vita.
3. La prima cosa che devi fare consiste nell’acquisire una certa costanza e regolarità nella vita di preghiera e di comunione con Dio.
Se la mente è occupata da altri pensieri sarai meno inclinato all’impurità.
Pensieri santi e impurità stanno fra loro come l’acqua e il fuoco.
Vedo che con tua moglie vivi già una comunione di fede e di preghiera. Ed è una cosa molto bella.
Insieme a questo non sarebbe male aggiungere ogni giorno, soprattutto adesso che siamo in quaresima, l’ascolto della parola di Dio. Potrebbe essere anche la lettura e una breve meditazione sul vangelo del giorno.
Poi devi compiere l’opera più preziosa: portarti dietro l’insegnamento del Signore perché sia lampada ai tuoi passi in tutti gli eventi della giornata.
Per fare questo, traendo l’ispirazione dalle parole del Signore, impegnati con un proposito quotidiano o esercizio ascetico (che puoi anche ripetere per diversi giorni) a far sì che l’insegnamento del Signore entri dentro la tua vita.
4. La Parola di Dio è una spada a doppio taglio (Eb 4,12). Il che significa che è un’arma potentissima (a doppio taglio) per vincere tutte le battaglie e per respingere tutte le incursioni infernali.
Il nostro avversario è astuto e sa qual è il nostro punto debole per assalirci.
Ma Cristo ci ha fornito un’arma che è ben più potente di quella del demonio.
Pertanto è necessario tenerla sempre con sé e usarla.
Anche la preghiera del S. Rosario, se è recitato come si deve, ha più o meno gli stessi effetti della Parola di Dio perché il suo compito è quello di portare la luce e la forza del Vangelo dentro la nostra vita quotidiana.
5. Il proposito o esercizio ascetico che ti ho consigliato è molto importante perché mette la tua vita in stato di combattimento.
Ricordati che se ti adagi, il tuo avversario non si adagia, ma subito ne approfitta.
Giustamente dunque un altro documento della Chiesa ricorda che la purezza “passa attraverso la disciplina dei sentimenti, delle passioni e degli affetti” (Pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato, 16).
Senza disciplina non si acquista nulla. Anche un giardino, se vogliamo che diventi bello, dobbiamo curarlo, innaffiarlo, sfrondarlo, tirare via la gramigna che continuamente spunta. Senza questa attenzione e questo lavorio incessante fa in fretta a perdere la propria bellezza.
La disciplina per te passa anche attraverso una regola che devi darti con l’uso di internet. Riconoscendoti fragile, devi eliminare la possibilità di accedere a determinati siti. Gesù ha detto: “Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavalo via, è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che andare con ambedue nella geenna” (Mt 5,29).
6. Consapevole infine che la purezza è anche un dono di Dio, una grazia, un frutto dello Spirito (Gal 5,22), devi domandarla al Signore e in particolare alla Beata Vergine Maria, perché a Lei il Signore ha affidato il compito di distribuirla. A Lei la Chiesa applica il bel versetto della Sacra Scrittura: “Io sono la madre del bell’amore, del timore (rispetto), della conoscenza e della santa speranza” (Sir 24,24).
Non fai male a recitare il santo Rosario ogni giorno domandando espressamente questa grazia a Maria.
Fai sempre anche la tua Confessione regolare e frequente, anche se non ci fossero cadute gravi. La confessione dà sempre una forza particolare.
Per ora fai così. Il problema dello psicologo lo affronteremo in seguito, o meglio speriamo di non doverlo affrontare.
Ti ringrazio per la fiducia, ti assicuro una preghiera al Signore a alla Beata Vergine e ti benedico.
Padre Angelo