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Quesito

Caro Padre Angelo,
le scrivo per chiederle la sua opinione riguardo alla seguente questione: qualche mese fa sono stata dalla mia ginecologa per una visita e, dall’ecografia, è risultato che ho un piccolo problema alle ovaie. La dottoressa mi ha rassicurata, dicendomi che non è nulla di grave, ma mi ha consigliato l’uso della pillola per risolverlo. Io ho accettato di utilizzarla sia per porre rimedio a tale disturbo, e sia per guarire definitivamente dall’acne, causata proprio dalla lieve disfunzione delle ovaie.
Aggiungo che sono fidanzata, ma poiché sia io che il mio ragazzo siamo credenti, cerchiamo di astenerci dall’avere rapporti sessuali: questo per sottolineare che non uso la pillola a scopo contraccettivo.
Tuttavia non sarei completamente sincera se non ammettessi che talvolta purtroppo io e il mio fidanzato cadiamo: in quelle occasioni dunque, la pillola che io assumo non assolve più solo al compito di guarirmi dal disturbo alle ovaie, ma anche a quello di evitare una gravidanza indesiderata.
In conclusione, secondo lei, che cosa dovrei fare? Sono giustificata agli occhi del Signore se prendo la pillola in questa situazione?
La ringrazio
V.


Risposta del sacerdote

Carissima V.,
1. è lecito assumere la pillola con una finalità terapeutica, anche se impedisce l’ovulazione.
In questo caso l’impedimento della finalità procreativa non è voluto di per sé, ma è un effetto collaterale del farmaco. È un effetto che si prevede, ma si tollera.
In questo senso aveva già parlato Pi XII ad un mese circa dalla sua morte(12 sett. 1958).
Egli si pose la questione per le donne sposate nei seguenti termini: “È lecito sospendere l’ovulazione per mezzo di pillole usate come rimedi alle reazioni esagerate dell’utero e dell’organismo, sebbene questo medicamento, impedendo l’ovulazione, renda anche impossibile la fecondazione? È ciò permesso alla donna maritata, la quale malgrado questa sterilità momentanea, desideri avere rapporti col proprio marito? La risposta dipende dall’intenzione della persona. Se la donna prende questo medicamento, non in vista di impedire il concepimento, ma unicamente su consiglio del medico, come rimedio per una malattia dell’utero e dell’organismo, essa provoca una sterilizzazione indiretta, che è permessa secondo il principio generale delle azioni a duplice effetto. Ma si provoca una sterilizzazione diretta, e perciò illecita, quando si arresta l’ovulazione per preservare l’utero e l’organismo dalle conseguenze di una gravidanza, che esso non può sopportare”.

2. Nel tuo caso non è illecito l’uso della pillola, perché viene assunta con una finalità terapeutica.
Ma sono illeciti i rapporti prematrimoniali.
E questo per un doppio motivo.
Primo, perché non vi appartenete ancora l’uno all’altro in maniera definitiva. Il sì che direte all’altare cambierà la vostra condizione: da liberi, diventerete uno proprietà dell’altro.
In secondo luogo, perché la donazione non è totale, come invece lo vorrebbe dire il gesto così grande che viene computo.
La donazione non è totale perché non si esclude di donare all’altro la propria capacità di diventare padre e madre.

3. Sfruttando la pillola assunta inizialmente con una finalità terapeutica per avere rapporti prematrimoniali protetti, tu accetti la finalità contraccettiva.
L’effetto collaterale qui non è solo previsto, ma anche voluto.
Mentre nel caso della donna sposata è previsto, ma non è voluto, è solo tollerato.

4. Va ricordato che anche la pillola ha una sua fallacia. Una signora, abilitata alla diffusione del metodo Billings, mi ha detto che proprio di recente le è capitato il caso di una donna che è rimasta incinta mentre prendeva la pillola. Adesso ha lasciato la pillola perché non è sicura al cento per cento (oltre agli svariati effetti collaterali negativi) e vuole usare i metodi naturali.

5. La tua situazione ti offre una tentazione ulteriore per avere rapporti prematrimoniali.
Ma io ti direi di sfruttare la presente situazione per rendere più bello e più sicuro il vostro amore.
Tralasciando i rapporti prematrimoniali non avete nulla da perdere, ma tutto da guadagnare. Non c’è bisogno di questo per dirvi che vi volete bene. Alla luce del doppio motivo che sopra ti ho esposto, i rapporti prematrimoniali non sono un vero atto di amore.

Ti ringrazio per la fiducia, ti prometto una preghiera e ti benedico.
Padre Angelo