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Quesito
Carissimo Padre Angelo.
E’ un po che non ti scrivo e vorrei farti questa domanda. L’altro giorno sono andato a confessarmi per un peccato impuro. Però non ho detto al sacerdote di aver giurato di non farlo più. Ho commesso un sacrilegio facendo la Comunione? Se sì, perché? Grazie e che Dio ti benedica.
Risposta del sacerdote
Carissimo, anzitutto mi scuso per i ritardo con cui ti rispondo, ma sei sempre stato presente nel pensiero e nella preghiera. Innanzitutto desidero notare due date: la tua e-mail è del 6 maggio, giorno che ricorda san Domenico Savio, il più bel frutto dell’oratorio di don Bosco. Senz’altro ne avrai sentito parlare. Oggi, 13 maggio, è il giorno che ricorda le apparizioni della beata Vergine ai tre pastorelli di Fatima. Sono contento di affidarti alla protezione celeste di San Domenico Savio e dei tre pastorelli di Fatima, sebbene Lucia (l’ultima, morta nel 2005) non sia ancora stata proclamata beata. Questi bambini e ragazzi santi costituiscono un mondo di purezza al quale noi dobbiamo guardare. Questa purezza che ci tiene sensibili alle cose di Dio e ci dà la comunione col cielo, una comunione intima, da cuore a cuore. L’impurità non fa perdere la fede (almeno in un primo tempo), ma fa perdere la comunione col cielo. Spazza via la presenza personale di Dio, sicché dopo un peccato impuro la persona si sente svuotata, triste, a volte anche intrattabile. Purtroppo ne hai già fatto l’esperienza. Sarebbe stato meglio se tu non vi fossi mai caduto. Anche oggi vi sono ragazzi che non cadono mai e hanno una freschezza e una forza interiore per cui esercitano, senza saperlo, un fascino sugli altri.
2. Il fatto che tu abbia giurato di non cascarvi mai più sta a significare che hai provato in te stesso tutto il disagio che questo genere di peccati comporta. E siccome è possibile con l’aiuto di Dio essere puri, io ti esorto a riprendere il tuo cammino, chiedendo insistentemente l’aiuto di Dio e della Beata Vergine Maria. Siamo nel mese di maggio e ti chiederei anche di dire il Rosario ogni giorno. Forse già lo fai. Inoltre per conservare la purezza ti consiglio confessarti spesso, anche se non vi sono peccati gravi. La Confessione preserva dal peccato.
3. Vengo adesso al tuo problema. Hai fatto un giuramento. Il giuramento è un atto per cui una persona, chiamando Dio a testimone, si impegna a dire a o fare una determinata cosa. Infrangendo il giuramento uno diventa spergiuro e commette peccato grave di sacrilegio. Ora: tu hai giurato chiamando Dio a testimone del tuo impegno? Se sì, hai compiuto un sacrilegio. E dovevi dirlo in confessione. Se non hai chiamato Dio a testimone, il tuo giuramento non è stato un atto di religione e pertanto non hai commesso alcun sacrilegio. Semplicemente sei venuto meno ad un impegno importante che ti eri preso. Probabilmente intendevi per giuramento un’autodeterminazione molto forte per cui assolutamente non desideravi più tornare indietro. In questo caso non era necessario che tu dicessi che avevi fatto un giuramento. Un’autodeterminazione così forte è la stessa cosa che un proposito fermo di non offendere più il Signore.
Ti accompagno con la preghiera e ti benedico. Padre Angelo