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Quesito
Caro Padre Angelo,
sono un ragazzo di 20 anni. Schiavo del cosiddetto "peccato solitario", da qualche mese ho deciso disperatamente di chiedere aiuto al Signore affinché potesse conservarmi nella purezza del cuore: devo ammettere che Egli non ha tardato a rispondere. Mi ha fatto scoprire le due Grandi Promesse del Sacro Cuore e del Cuore Immacolato, che sto portando avanti parallelamente con grande gioia, la confessione frequente, la recita del rosario e, soprattutto, la partecipazione quasi quotidiana alla Santa Messa. Con fede e volontà di non offendere più Dio, evito le occasioni di peccato, spinte dalle tentazioni impure che – come mi rendo conto – si sono moltiplicate dinanzi a me.
Per me, perché possa ringraziare ogni giorno Dio dei doni che ricevo e affinché riesca sempre ad agire secondo quanto gradito a Lui.
Grazie ancora,
A.,
Risposta del sacerdote
Carissimo A.,
1. sono contento di pubblicare anche la tua email. È l’ennesima testimonianza che con l’aiuto di Dio si può essere puri.
2. Su di essa desidero fare due annotazioni.
La prima: la purezza non casca dal cielo da sola.
Come ricorda il Magistero della Chiesa richiede una duplice disciplina: quella dei sensi e quella dello spirito.
3. Per disciplina dei sensi s’intende il saper comandare ai propri occhi, ai propri istinti in qualunque direzione ci portino, a cominciare da quello della gola e per finire al tutto curiosare, sapendo fin dall’inizio dove possono portare certe curiosità.
4. Per disciplina dello spirito s’intende comandare la propria fantasia, i propri pensieri, la propria volontà, essere fedeli in maniera puntuale ai propri doveri.
Come vedi, chi è puro è nello stesso tempo forte. È signore di se stesso.
5. Ma la disciplina dei sensi e dello spirito, per quanto preziose, non sono ancora sufficienti ad assicurare in pienezza la virtù della purezza.
Dopo il peccato originale il settore della sessualità è quello che ha conosciuto maggiormente la ribellione dei sensi.
Anche se uno si sforza di governarla sperimenta che essa continua ad aver moti propri.
Di qui la necessità di un intervento celeste, in ordine al quale la Chiesa ha letto un prezioso versetto della sacra Scrittura: “Ho poi saputo che non avrei altrimenti ottenuto la purezza se Dio non me l’avesse concessa” (Sap 8,21).
Per questo il catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che insieme alla pratica di un’ascesi (la disciplina!) adatta alle situazioni dei singoli, l’obbedienza ai divini comandamenti e l’esercizio delle virtù morali, è necessaria anche “la fedeltà alla preghiera” (CCC 2340).
6. Hai fatto bene pertanto a ricorrere all’aiuto del cielo. Come hai potuto notare, quest’aiuto ti è arrivato.
Le due Grandi Promesse dei Cuori di Gesù e di Maria ti aiutano a confessarti in maniera frequente e regolare.
Nello stesso tempo ti sollecitano alla Comunione frequente che dà una forza particolare per esser liberati da tante insidie e infonde vigore senza che uno se ne accorga.
Con queste pratiche porti nella tua vita la forza che deriva dai sacramenti di Cristo.
Continua dunque così e sarai sempre contento.
Ti assicuro la mia preghiera e la mia benedizione.
Padre Angelo