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Quesito

Salve caro Padre Angelo, 
è un anno che mi sono riavvicinata a Dio, cambiando da un giorno all’ altro completamente la mia vita: ora prego costantemente, messa, sacramenti ho veramente trovato la pace nonostante le difficoltà in continua crescita. 
Prego sempre anche per chiedere lo Spirito Santo: ma dentro di me sorge un dubbio; qual’ è il segno inconfondibile che ci fa capire che lo Spirito Santo è su di noi e che stiamo veramente facendo la volontà di Dio?! 
Grazie per la sua risposta in anticipo, mi fa sempre piacere leggerla! 
M. Sole 


Risposta del sacerdote

Carissima, 
1. sono contento per quanto il Signore ha fatto in te: da un giorno all’altro ti ha completamente cambiata.
È stata una conversione simile a quella di San Paolo, che fu del tutto inaspettata perché stava facendo tutto il contrario della conversione repentina.
Penso che molti si saranno rallegrati per la tua rinascita.

2. Sono contento anche per la particolare invocazione vai facendo al Signore: di donarti il suo Santo Spirito, lo Spirito Santo.
Sono certo che il Signore la esaudisce giorno per giorno. E non solo perché egli stesso la suscita (cfr.Fil 2,13) ma anche perché egli stesso ha detto: “Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!” (Lc 11,13).

3. Chiedi quale sia il segno inconfondibile per cui possiamo essere certi di fare la volontà di Dio.
È una domanda molto importante perché forse qualcuno pensano che il segno inconfondibile della presenza dello Spirito Santo sia il parlare o il cantare in lingue o nel fruire di qualche carisma.
I carismi, certo, sono un bel dono di Dio, ma non sono essenzialmente legati allo stato di grazia. Possono essere dati a tutti, anche ai peccatori.
San Pietro dice che profetò perfino un muto giumento: (cfr. 2 Pt 2,16).

4. Il segno più inconfondibile è molto umile e ce l’ha indicato il Signore in Giovanni 14,21 e 14,23.
In Gv 14,21 Gesù ha detto: “Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama”. 
E in Gv 14,23: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola”.

5. Potrei dire che da queste due affermazioni San Tommaso ha colto lo spunto per affermare che, sebbene nessuno possa avere la certezza apodittica di essere in stato di grazia e di avere lo Spirito Santo nel proprio cuore, tuttavia può avere alcuni indizi che danno una certezza morale.
La certezza morale, diversamente da quella matematica o apodittica, è la certezza per cui sappiamo che ordinariamente avviene così, sebbene in alcuni pochi casi possa essere diversamente.

6. Pertanto, l’osservanza esatta dei comandamenti accompagnata dall’impegno di mettere in pratica la sua parola è un buon segno che lo Spirito Santo abita in noi.

7. A questo si aggiunge anche un certo assaporamento, gaudio e compiacimento per ciò che Gesù ha fatto e per ciò che Gesù ha detto.
San Tommaso parla di un certo gusto della divina sapienza, di una certa prelibazione della beatitudine futura, secondo quanto dice il salmo 38,9: “Gustate e vedete quanto è soave il Signore”. “Soave a motivo della sua grazia in noi” (Opusc. LX, De Humanitate Christi, 24).
Per questo motivo tutti avevano la sensazione che San Tommaso fosse sempre pieno di Spirito Santo perché era sempre lieto per ciò che gustava dentro di sé per mezzo della grazia divina.

Lo auguro di cuore anche a te. 
La perseveranza nella vita cristiana, come hai cominciato a fare da un anno a questa parte, e la contentezza che provi nell’andare dietro a Gesù sono un segno che lo Spirito Santo, abita in te.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo