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Quesito

Buongiorno Padre, 
ho un amico che si rivolge spesso a una persona che lo mette, a suo dire, in comunicazione con un “anima”, una guida, nell’aldilà per avere lumi sulle sue vicende personali. 
Lui dice di sentirsi tranquillo perché la guida, chiamiamola così, lo invita anche a pregare, e questo lo fa sentire tranquillo. Ho chiaro un versetto della Bibbia, Levitico 19,31.
Personalmente mi chiedo se il diavolo, se fosse lui, può anche invitare le persone a pregare Dio, per adulare e nascondersi.
Io credo di si, ma desidererei un suo parere.
Grazie


Risposta del sacerdote

Carissimo,
1. ogni tentativo di mettersi in contatto diretto con i defunti per poter guidare le proprie vicende personali è severamente condannato da Dio.
Questo tentativo in termini tecnici viene chiamato divinazione.

2. La divinazione è il tentativo di predire il futuro o scoprire cose nascoste con mezzi indebiti, e cioè non voluti da Dio.
La Sacra Scrittura la condanna senza eccezioni: “Non si trovi in mezzo a te chi esercita la divinazione o il sortilegio o l’augurio o la magia; né chi faccia incantesimi né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te” (Dt 18,10-12).
E: “Ora io non voglio che voi entriate in comunione con i demoni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Forse siamo più forti di lui?” (1 Cor 10, 20-22).
Qui per gelosia non si intende che Dio tema la concorrenza dei demoni.
Vuole invece che l’uomo si affidi totalmente a lui e non si lasci ingannare dal suo avversario.

3. Venendo al tuo caso concreto: che l’anima in cui ci si metterebbe in contatto (supposto che sia un’anima perché più facilmente si tratta del demonio) inviti a pregare non è di per se è un segno sicuro perché la Sacra Scrittura dice che “questo non fa meraviglia, perché anche Satana si maschera da angelo di luce” (2 Cor 11,14).
Se il demonio si presentasse come demonio, tutti lo fuggirebbero. Invece più spesso si camuffa da angelo di luce, invitando a pregare, suscitando un certo fervore, dicendo parole che neanche i più bravi predicatori saprebbero esprimere.
E fa tutto questo per ingannare, per far cadere.

4. La prima caduta che fa compiere è la disobbedienza a Dio che ha proibito queste pratiche in maniera così severa nella Sacra Scrittura.
E così, senza saperlo, ingenuamente ci si mette nelle mani di colui che la Sacra Scrittura chiama nemico (1 Pt 5,8), avversario (2 Ts 2,4), aguzzino (Mt 5,25).
Non c’è niente di peggio, perché quando si apre la porta al nostro avversario o al nostro aguzzino, questi, come ha detto il Signore, “viene solo per rubare, per distruggere, per uccidere” (Gv 10,10).

5. Per questo il Catechismo della Chiesa Cattolica condanna senza tentennamenti tali pratiche dicendo: “Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a Satana o ai demoni, evocazione dei morti o altre pratiche che a torto si ritiene che ‘svelino’ l’avvenire. … Occultano una volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini ed insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste.
Sono in contraddizione con l’onore e il rispetto, congiunto a timore amante, che dobbiamo a Dio solo” (CCC 2116).

6. Pertanto scongiura con tutte le tue forze questo amico a desistere da simili pratiche.
Anzi, perché si liberi dalle mani del suo avversario nelle quali ingenuamente si è già messo, digli di andare a confessarsi al più presto.
La confessione sacramentale è una prima forma di liberazione e di esorcismo.

Ti auguro ogni bene, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo