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Quesito
Caro Padre Angelo,
mi può spiegare questo passo della Bibbia?
“Essi videro il Dio d’Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso. Contro i privilegiati degli Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero” (Es 24,10).
Grazie!
Rosa
Risposta del sacerdote
Cara Rosa,
1. il passo che hai menzionato è introdotto così all’inizio del capitolo 24º dell’Esodo: “Il Signore disse a Mosé: sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e e Abiu e 70 anziani di Israele” (Es 24,1).
Nel v.10 si legge quanto hai riferito: “Essi videro il Dio d’Israele…”.
Come hanno potuto vederlo se Dio è purissimo spirito e dal momento che i nostri occhi corporali possono vedere solo le realtà materiali?
2. Secondo la Sacra Scrittura la soluzione è abbastanza semplice: Dio si fece vedere in forma umana, come in forma umana Dio si presentò ai nostri progenitori quando “passeggiava nel giardino alla brezza del giorno” (Gn 3,8).
“Passeggiava”: dunque in forma umana.
3. Marco Sales, commentando le parole dell’Esodo: “Essi videro il Dio d’Israele” scrive: “La Scrittura non indica sotto quale forma Dio si sia fatto vedere, anzi nel Deuteronomio 4,15 è detto che Dio non si è mostrato sotto alcuna immagine determinata.
Forse ciò avvenne per non dare occasione al popolo di fare delle immagini di Jawhé.
Può essere che Dio si sia presentato come una gran luce, ma la cosa è incerta.
Alcuni però riferiscono le parole del Deuteronomio alla moltitudine e pensano che Dio sia apparso in forma umana”.
4. Possiamo congetturare che questa apparizione di Dio sia stata del medesimo tenore dell’apparizione fatta a Isaia: “Nell’anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Sopra di lui stavano dei serafini” (Is 6,1-2).
Di questa visione il medesimo padre Sales scrive: “È l’unica visione propriamente detta che si incontra nel libro di Isaia. Il profeta è ammesso a contemplare non già l’essenza divina, il cui visione non è possibile a nessun mortale (cfr. Gv,18: “Dio mai nessuno la visto”), ma una rappresentazione sensibile di Dio”.
Con l’aggiunta nel caso di Isaia che Dio apparve “sotto le sembianze di un monarca orientale splendidamente vestito, circondato dei suoi ministri più intimi in atto di ricevere i loro omaggi”.
5. Inoltre in Isaia si dice chiaramente che Dio fu visto “seduto su un trono alto ed elevato”. Ciò fa capire, sempre secondo Marco Sales, che si sarebbe trattato di una visione avvenuta nei sensi interni, nella immaginativa: “Evidentemente il profeta vide la gloria di Dio non con gli occhi del corpo ma in estasi, in una visione che colpisce i sensi interni”.
Così ugualmente Giovanni vide Dio nell’Apocalisse (cfr. Ap 4,2 ss).
Sant’Agostino direbbe di una visione di secondo cielo.
6. Mentre coloro che lo videro nell’Esodo presumibilmente lo videro con i loro occhi, con una visione pertanto di primo cielo o di primo grado.
7. Credo tuttavia che l’ipotesi di Marco Sales sia abbastanza verosimile: “Può essere che Dio si sia presentato come una gran luce, ma la cosa è incerta”.
Sebbene non si possa affermarlo con certezza.
Con l’augurio di poter vedere Dio nella visione beatifica, che è propria del cielo, ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo