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Quesito
Buongiorno caro padre Angelo,
sono …, ho … anni e ho deciso di scriverle perchè da un pò di tempo sono ingessato su di una questione per me molto importante; ovvero pur avendo un gran desiderio di ricevere l’Eucaristia, spesso il sentirmene fortemente indegno mi trattiene dal comunicarmi e questo accade anche dopo poco tempo dall’ultima confessione (per esempio una settimana). Capisco che non debba essere il tempo a dover schematizzare il nostro amore per Gesù e per il prossimo; però a volte mi chiedo se non stia esagerando nel valutare il peso delle mie mancanze e diciamo pure dei miei peccati (per lo più interiori, legati all’impressionabilità della mente o a leggerezza nello sfuggire occasioni di peccato). Inoltre il concentrarmi troppo su queste questioni credo che mi possa portare a sottovalutare altri aspetti degni di considerazione nell’esame di coscienza, per esempio nei rapporti con gli altri. A volte ho reagito intensificando la frequenza delle confessioni ma non sempre è facile trovare sacerdoti che prima della messa (non durante) siano a disposizione per la celebrazione di questo sacramento, con il rischio di rinviare il tutto e anche di perdersi un pò d’animo.
Intanto intendo dire (o meglio scrivere) un GRAZIE davvero grande per il bene che il Signore attraverso di lei fa con questo sito nel quale molte volte ho trovato la possibilità di avere risposte e testimonianze che mi hanno fatto sperimentare che in fondo non siamo soli nel portare avanti tante lotte interiori, fragilità, attese e domande sulla fede e sulla vita cristiana ma condividiamo tutto questo con tanti fratelli. E questo è davvero consolante!! Spero e prego che quest’opera possa servire tante persone ancora a lungo!
Porgendo cari saluti le chiedo infine di poter ricordare come meglio può, che il 12 del prossimo mese finalmente dopo 7 anni di fidanzamento, iniziato secondo la mentalità del mondo ma evoluto e culminato secondo l’insegnamento della chiesa, io e la mia fidanzata celebreremo il nostro matrimonio, per il quale non mi stanco di chiedere, appunto come sto facendo ora preghiere (al rischio di sembrare anche un pò petulante)…
Di nuovo tanti auguri!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. intanto ti porgo subito gli auguri per il tuo prossimo matrimonio e ti assicuro la mia preghiera perché il Signore ti dia una grazia abbondante perché tu possa manifestare col tuo comportamento e attraverso la dedizione alla tua sposa come Dio ama l’uomo e come Cristo ama la Chiesa.
Sono contento del tempo di castità che stai vivendo. Sono certo che è il periodo più bello del tuo fidanzamento e anche il più ricco di grazie.
Se del tuo fidanzamento hai un tempo da rimpiangere è proprio quello che hai vissuto secondo la mentalità del mondo. Non era un amore rivolto a Dio, non parlava di Dio e non univa a Dio. Era un amore al quale mancava il respiro.
2. Venendo adesso al problema che ti angustia: se non ci sono peccati gravi, fai sempre la Santa Comunione. Se aspetti di avere le disposizioni perfette, ti accorgerai che non arrivano mai.
Da quanto mi scrivi, mi pare che al momento non vi siano peccati gravi nella tua vita. Si tratta di peccati all’interno della tua mente, che forse ti lasciano in una certa tiepidezza.
Ebbene, tralasciare a Santa Comunione mi pare che sia una tentazione, perché non facendo la Comunione non guadagni la devozione, anzi, continui come prima.
La Comunione invece ti stimola a stare più raccolto, a stare unito al Signore che venendo in te fa quello che deve fare.
3. A questo proposito mi piace ricordare l’avvertimento che dava Santa Teresa d’Avila.
Diceva di domandare all’Eterno Padre di donarci la grazia di vedere in quel momento Gesù che entra nella nostra anima.
Diceva anche che non si tratta di immaginarci Gesù che entra, ma di vederlo entrare.
Credo che se domandassimo all’Eterno Padre questa grazia, Egli ce la darebbe senza dubbio perché non desidera altro.
4. Se tu vedessi Gesù che entra nella tua anima!
Subito sentiresti l’esigenza di fermarti.
Prova a fare come dice Santa Teresa: sentiresti che tutte le potenze della tua anima in quel momento si raccoglierebbero e ti terrebbero unito al Signore. Più niente ti disturberebbe o ti distrarrebbe.
E poiché Gesù entra pieno di soavità dal momento che è “quel Pane che contiene in sé ogni dolcezza” sentiresti che quella soavità, quella pace, quella grazia si irradia in tutta la tua anima e la riempie.
5. Allora avvertiresti, come dice sempre Santa Teresa, l’esigenza di stare ai piedi di Gesù come la Maddalena nella casa del fariseo e di trattenerlo con te il più a lungo possibile.
Gesù ha detto che trova la sua compiacenza nello stare con i figli dell’uomo.
Ha piacere pertanto di entrare anche in te, tanto più che vede debole, mezzo spento. Solo Lui, entrando, è capace di ridestare tutto.
6. E poiché il Signore che entra è Colui che sostiene tutte le cose e ne è il padrone assoluto, in quel momento ti dà la possibilità di domandare e di ottenere per te e per gli altri tutto ciò che vuoi.
Scrive Santa Teresa: “E se, quando era nel mondo, il solo tocco delle sue vesti sanava gli infermi, come si può dubitare, avendo fede, che non farà miracoli così intimamente unito a noi, e non ci darà quanto gli chiederemo, trovandosi nella nostra casa?
Sua Maestà non ha certo l’abitudine di pagare male l’alloggio, se gli viene fatta buona accoglienza”.
Allora vedi che non c’è in assoluto momento più prezioso di questo.
È il momento del più grande guadagno.
Ed è per questo che inclino pensare che nel tuo caso si tratti di una tentazione del tuo avversario perché tu non faccia tutti i guadagni che il Signore ti vuole far fare.
7. Ti raccomando vivamente di trattenere Gesù dentro di te il più a lungo possibile.
Fargli bella accoglienza è anche questo.
E se finita la Messa saluti varie persone non abbandonare mai del tutto l’unione con il Signore e, appena puoi, torna a stare con Lui, da solo a solo.
Fatti aiutare in questo anche dalla recita del Rosario, che ti stimola a stare col Signore anche con una certa consistenza del tuo tempo.
Insieme con Lui ripassa nella tua mente ciò che ti ha detto nelle varie letture che hai ascoltato. Poi ringrazialo e domandagli quanto che è necessario a te e ai tuoi cari per la giornata e per la settimana.
Sentirai che tutto questo è un momento di Paradiso.
Ti rinnovo gli auguro per il tuo prossimo matrimonio, ti assicuro il mio ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo