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Caro Padre Angelo,
ho partecipato ad una giornata parrocchiale di catechesi, a cui era invitata una Pastora Battista, Proff.ssa Lidia Maggi. Al termine della catechesi il Parroco ha celebrato la messa. La Pastora ha concelebrato ed ha preso la comunione sotto le due specie.
Ma tutto ciò è consentito dalla Chiesa Cattolica?
Grazie per la risposta
Gianfranco


Caro Gianfranco,
1. sebbene si dica che al peggio non vi sia mai limite, dubito che le cose siano andate come me le hai descritte.
Mi sembra una cosa del tutto inverosimile e anche particolarmente grave.

2. In ogni caso: circa la concelebrazione va detto che la pastora non ha consacrato niente.
E questo semplicemente perché le manca la potestas ordinis, la potestà di consacrare.

3. Per consacrare il corpo e il sangue del Signore è necessario aver ricevuto questo potere soprannaturale comunicato da Cristo agli Apostoli e da questi trasmesso ininterrottamente attraverso una catena di persone che giunge fino ai nostri sacerdoti.
Ora la pastora non ha ricevuto da nessuno questa trasmissione di potere che la rende capace di consacrare.

4. Va detto anche che la Chiesa Cattolica ha dichiarato in maniera definitiva di non avere ricevuto da Cristo l’autorizzazione di trasmettere la consacrazione sacerdotale alle donne.
E pertanto anche qualora venisse compiuto il rito dell’ordinazione sacerdotale tale ordinazione è invalida.
Per cui su rimane assodato che la pastora all’altare non ha fatto nulla, non ha celebrato alcun sacramento.

5. Va ricordato anche che per chi attenta alla celebrazione di un sacramento è annessa una scomunica riservata alla Santa Sede.
Lo ricorda il canone 1378 § 2: “chi non elevato all’ordine sacerdotale attenta l’azione liturgica del Sacrificio eucaristico”.
Certo la pastora non appartiene alla Chiesa cattolica e pertanto di questa scomunica non gliene importa nulla.
Tuttavia il parroco che ha fatto una cosa del genere ha compiuto un sacrilegio.
Sono certo che la cosa sarà giunta al vescovo, il quale – me lo auguro – avrà provveduto.

6. Circa la Comunione fatta dalla pastora va ricordato quanto dice il Codice di Diritto Canonico:
Can. 844 – § 1. I ministri cattolici amministrano lecitamente i sacramenti ai soli fedeli cattolici, i quali parimenti li ricevono lecitamente dai ministri cattolici, salve le disposizioni dei §§ 2, 3 e 4 di questo canone e del can. 861, § 2.
§ 2. Ogniqualvolta una necessità lo esiga o una vera utilità spirituale lo consigli e purché sia evitato il pericolo di errore o di indifferentismo, è lecito ai fedeli, ai quali sia fisicamente o moralmente impossibile accedere al ministro cattolico, ricevere i sacramenti della penitenza, dell’Eucarestia e dell’unzione degli infermi da ministri non cattolici, nella cui Chiesa sono validi i predetti sacramenti
§ 3. I ministri cattolici amministrano lecitamente i sacramenti della penitenza, dell’Eucaristia e dell’unzione degli infermi ai membri delle Chiese orientali, che non hanno comunione piena con la Chiesa cattolica, qualora li richiedano spontaneamente e siano ben disposti; ciò vale anche per i membri delle altre Chiese, le quali, a giudizio della Sede Apostolica, relativamente ai sacramenti in questione, si trovino nella stessa condizione delle predette Chiese orientali.
§ 4. Se vi sia pericolo di morte o qualora, a giudizio del Vescovo diocesano o della Conferenza Episcopale, urgesse altra grave necessità, i ministri cattolici amministrano lecitamente i medesimi sacramenti anche agli altri cristiani che non hanno piena comunione con la Chiesa cattolica, i quali non possano accedere al ministro della propria comunità e li chiedano spontaneamente, purché manifestino, circa questi sacramenti, la fede cattolica e siano ben disposti”.

7. Ora il minimo che si possa dire della comunione fatta dalla pastora  è che vi è realmente il pericolo di indifferentismo perché i protestanti non credono nella presenza reale Gesù nell’Eucaristia né procurano di avere lo stato di grazia attraverso la Confessione sacramentale.

8. L’ecumenismo è doveroso e la divisione degli scandali è scandalosa soprattutto per i non cristiani che si avvicinano al Vangelo.
Ma quella percorsa nella vostra comunità non è questa la via giusta.

Ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo