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Quesito

Caro Padre Angelo,
Nel Credo si dice di Gesù: generato ma non creato. Mi può spiegare la differenza dei due termini applicati a Lui?
Ancora grazie e una preghiera di cuore per lei.
Rosa


Risposta del sacerdote

Cara Rosa,
1. a proposito del quesito che mi hai posto si comprende subito una cosa: che la generazione è una derivazione, mentre la creazione è un trarre dal nulla.
I figli vengono generati, non creati.
E questo già dice parecchio
Ma la generazione di Verbo da parte di Dio è una generazione tutta particolare.

2. Vediamo di che tipo sia.
Prima te lo dico con mie parole, poi con quelle di San Tommaso.
Ebbene, quando tu ti formi un’idea di una persona, dici che di quella persona di sei fatta un concetto.
Ora la parola concetto, in latino conceptum participio del verbo concipere, significa concepito, generato.
E in realtà il pensiero è un prodotto, un elaborato della nostra mente.

3. Quando tu pensi a te stessa ti fai un’idea, un concetto di te stessa. Ma questo concetto che ti sei fatto di te stessa non è una persona perché è solo un pensiero, un prodotto della tua mente, molto più povero della realtà che tu sei. Infatti ti conosce sempre solo parzialmente.
Quando invece Dio pensa a se stesso, comprende perfettamente stesso.
Nella sua mente si forma un’immagine del suo essere, che gli è perfettamente identica e consostanziale. Ed è grande quanto è grande Dio.
Non è un altro Dio, perché si tratta della medesima sostanza.
È tale dacché Dio è Dio, e cioè dall’eternità, da sempre.
E allora proprio perché “concepito” o “generato” è chiamato “Figlio Unigenito di Dio”.
Solo Lui è perfettamente uguale a Dio perché è Dio. Tutto quello che c’è in Dio c’è anche in Lui, perché Dio si conosce perfettissimamente.
E se il concetto o concepito viene chiamato Figlio, ne segue che Colui da cui è concepito sia il Padre.

4. Allora puoi capire un poco le prime parole del Vangelo di Giovanni: “In principio era il Verbo (= il pensiero di Dio), e il Verbo (= il pensiero di Dio) era presso Dio e il Verbo (= il pensiero di Dio)  era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste” (Gv1,1-3).
È stringente e perfetta la logica di san Giovanni.

5. Il pensiero di Dio è fluito da Dio stesso dacché Dio è Dio. Gli è inerente perché Dio è pensiero.
Non è qualcosa di aggiunto, non è stato creato.
Ecco, Ario diceva che Cristo è la creatura più perfetta di Dio, ma non sarebbe stato Dio.
San Giovanni invece dice che Il Verbo si è fatto carne (Gv 1,14), e dice che quel Verbo era Dio.
Chiaro che se fosse stato creato non sarebbe Dio.
Per questo, in opposizione all’eresia di Ario, la Chiesa nel Credo ci da professare che Gesù è “Dio da Dio, Luce da Luce, generato non creato, della stessa sostanza del Padre”.

6. Fin qui le mie parole.
Adesso ti faccio leggere quelle di San Tommaso:
“Si tenga conto che esseri diversi hanno un diverso modo di generazione.
La generazione di Dio è perciò diversa da quella degli altri esseri, per cui non possiamo farcene un’idea se non ricorrendo a un’analogia con la generazione di quell’essere che tra le creature assomiglia maggiormente a Dio.
Ora, niente è così simile a Dio quanto l’anima umana, il cui modo di generare avviene così: l’uomo, mediante la sua anima, pensa qualcosa, che viene detto "concetto" dell’intelletto; e questo suo concepimento proviene dall’anima come da un padre; e perciò viene detto "verbo" dell’intelletto, ossia dell’uomo.
Sicché l’anima pensando genera un proprio verbo.
Analogamente, anche il Figlio di Dio non è altro che il Verbo di Dio; non come un verbo o parola proferita esteriormente, perché quella passa, bensì come verbo o parola concepita interiormente.
Ed è per questo che il Verbo di Dio è Figlio di Dio e della stessa natura ed è uguale a Dio.  (…)
Ma il verbo o parola è in noi in maniera diversa da come è in Dio. In noi, infatti, il nostro verbo è un accidente (cioè distinto da noi, n.d.r.), mentre in Dio il Verbo di Dio non è altro che Dio stesso, non essendoci in Dio nient’altro che la sua essenza.
Sicché nessuno potrebbe sostenere che Dio non abbia il suo Verbo, perché ne seguirebbe che Dio sarebbe privo di qualsiasi intelligenza.
Siccome egli è da sempre, da sempre è perciò anche il suo Verbo.
Come l’artigiano fa tutte le cose seguendo l’idea, ossia il suo verbo, da lui concepita prima di farle, così Dio ha fatto tutto mediante il suo Verbo. Dice infatti Giovanni: Tutto è stato fatto per mezzo di lui (Gv 1,3)” (San Tommaso, Commento al Simbolo degli Apostoli).

Ti ringrazio del quesito, ti ricordo al Signore e ti benedico.
Padre Angelo