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Quesito
Caro Padre,
le volevo presentare la mia situazione e rivolgerle qualche domanda. Allora io ho 14 anni e spesso (purtroppo) circa 1 volta a settimana mi capita di commettere atti impuri in solitudine, anche se poi ogni Domenica li confesso al sacerdote. Volevo porle le seguenti domande:
1) Come vincere una volta per tutte queste tentazioni e vivere secondo la castità?
2) Se dopo aver commesso questi atti me ne pento amaramente, sia perchè ho offeso Dio, sia perchè ho paura dell’ inferno e mi propongo di confessarmi la Domenica seguente, vengo perdonato da Dio?
3) Quale preghiera mi consiglia nei momenti di tentazione?
4) I pensieri impuri che costituiscono al tentazione, sono anche essi peccato mortale?
5) Come cacciarli?
Grazie per eventuali risposte
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. la prima forma per superare queste tentazioni consiste nel rimuoverle con la massima decisione dalla propria mente.
Tutti i maestri di vita spirituale sono sempre stati concordi su questo.
Un antico e indiscusso Maestro, San Giovanni Cassiano, scrive: “La nostra lotta contro lo spirito di fornicazione e la concupiscenza della carne comincia a tormentare l’uomo fin dalla prima età” (Filocalia, I, p. 131) e che bisogna “badare alla testa del serpente (Gn 3,16) cioè al primo apparire dei pensieri pericolosi con i quali egli cerca di strisciare dentro la nostra anima. Perché se noi accogliamo la testa, cioè il primo stimolo del pensiero, finiremo per accogliere il resto del corpo del serpente, cioè consentiremo” (Filocalia, I, p. 130).
La tua prima lotta pertanto consiste nel rimuovere con decisione ogni pensiero o farfallamento impuro. Crogiolarsi anche solo per poco, è la stessa cosa che permettere al nostro avversario di poterci vincere.
2. Insieme a questo devi essere convinto che questa battaglia non la puoi vincere se non ti doti di una duplice disciplina: una disciplina dei sensi e una disciplina dello spirito.
La prima (la disciplina dei sensi) fa riferimento a una certa cura del corpo, come l’igiene, l’attività motoria (lo sport), un’alimentazione appropriata.
Il corpo di un ragazzo, come del resto anche quello di un adulto, ha bisogno di movimento, di scaricarsi, di riposarsi. Senza queste attenzioni è come rimanere in attesa dei pensieri più strani (per usare un eufemismo…).
La disciplina del corpo esige anche che ci si tenga occupati o impegnati perché l’ozio è il padre dei vizi.
3. La disciplina dello spirito si esprime nella vigilanza e nella prudenza nell’evitare le occasioni di peccato.
In particolare si esprime nel custodire il pudore in quello che si dice, in quello si legge o si guarda.
4. Sempre per disciplina dello spirito un ottimo sussidio viene fornito dalle letture che si fanno.
La Parola di Dio e le vite dei Santi hanno l’efficacia altissima: infatti popolano la nostra mente di altri pensieri e accendono nel cuore altri desideri.
5. Insostituibile è l’aiuto della preghiera, che porta Dio dentro la nostra vita.
In particolare ti raccomando il santo Rosario, che porta Cristo dentro la tua vita con la potenza salvatrice dei suoi eventi.
A Fatima la Madonna ha chiesto a dei bambini di recitare ogni giorno il Santo Rosario, e per mezzo loro l’ha chiesto a tutti.
Da parte mia sono certo che questa preghiera ha il potere di liberare da molti mali.
Pertanto prova a dare alla tua vita una svolta nella vita di preghiera: non limitarti più soltanto a dire le preghiere di rito (del mattino e della sera), ma staziona nella preghiera, stai insieme col Signore, con Maria e con tutti gli abitanti del Paradiso.
6. Vengo a rispondere adesso alle altre domande: “Se dopo aver commesso questi atti me ne pento amaramente, sia perchè ho offeso Dio, sia perchè ho paura dell’inferno e mi propongo di confessarmi la Domenica seguente, vengo perdonato da Dio?”
Sì, vieni subito perdonato e torni in grazia prima ancora di accostarti alla confessione.
Ma nel frattempo non puoi fare ancora la S. Comunione.
7. “Quale preghiera mi consiglia nei momenti di tentazione?”
Di per sé sarebbe sufficiente pronunciare il nome di Gesù.
Invocando il nome di Gesù, lo rende presente con la sua potenza salvatrice e i demoni fuggono.
Ripeti il suo nome con fede e amore.
E subito dopo averlo invocato e reso presente, aggrappati a Lui e ringrazialo.
Ripeti anche il nome di Maria, che ha un’analoga efficacia.
8. “I pensieri impuri che costituiscono la tentazione, sono anche essi peccato mortale?”
La tentazione di per sé non è ancora peccato.
Perché vi sia peccato è necessaria la piena avvertenza della mente e il deliberato consenso della volontà. A volte la tentazione precede l’avvertenza e il consenso.
Tuttavia la tentazione nella purezza è insidiosa. Dice san Tommaso che non è possibile subirla senza riceverne qualche ferita. Ed è per questo, dice il santo Dottore, che nostro Signore su questo punto non ha voluto essere tentato.
Certo, mettersi in tentazione, come ad esempio guardare pornografia, o anche acconsentire pienamente alla tentazione di guardare pornografia, è senza dubbio peccato mortale.
9. “Come cacciarli?”
Ti ho già detto all’inizio che è necessario essere pronti nel ricacciare i pensieri e le tentazioni.
Te ne accorgerai: con quanta maggiore decisione li caccerai, per tanto più tempo starai in pace e godrai una straordinaria comunione col Signore.
Rimane sempre vero quello che ha scritto San Tommaso commentando la conclusione delle tentazioni cacciate da Gesù: “così chi supera le tentazioni, merita di essere sentito dagli Angeli”.
Di questo servizio ne abbiamo tutti grande bisogno.
Perché se non ci facciamo servire dagli Angeli, è facile che ci si lasciamo servire dai demoni. E purtroppo sai già per esperienza quanta amarezza porti tale servizio.
Ti assicuro la mia preghiera perché la tua vita sia una casa nella quale il Signore si trovi sempre a proprio agio e sparga le sue più belle benedizioni.
Ti benedico anch’io di cuore e ti saluto.
Padre Angelo