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Quesito
Caro Padre,
Mi chiamo P. T. e le scrivo per porle una domanda su una spinosa situazione di una persona a me vicina. Il marito di una sorella, della comunità a cui appartengo, vive un rapporto extraconiugale, la moglie ne è al corrente.
In sostanza quest’uomo fa la spola tra la casa della moglie e quella dell’amante dividendosi, in tutti i sensi, fra queste due donne. Suscitando molte critiche la moglie ha accettato questa situazione non ribellandosi e accogliendo il marito ogni volta che fa ritorno. La domanda che io vorrei porle è la seguente: Come bisogna valutare tale situazione dal punto di vista della morale cristiana?
Il comportamento della moglie è legittimo, quindi fa bene ad accoglierlo oppure dovrebbe agire diversamente? Qualcuno obietta che accettando tale situazione la moglie acconsente ed incoraggia il peccato del marito; come valutare questa affermazione è corretta? Altri obiettano che, avendo il marito rapporti sessuali con l’amante, i rapporti coniugali sarebbero peccaminosi può chiarire se questa valutazione è corretta? Se questa donna insomma non accogliesse più il marito farebbe una scelta moralmente sbagliata oppure sbaglia ad accoglierlo dopo che è stato con l’amante?
La prego di darmi una risposta chiara anche se mi rendo conto che la questione è molto intricata.
Grazie
P. T.
Risposta del sacerdote
Caro P.,
ogni soluzione in merito ha i suoi aspetti positivi e negativi.
La donna di cui tu mi parli è certamente eroica.
Può darsi che abbia deciso di vivere il Vangelo fino in fondo.
E sebbene da un punto di vista umano abbia molti motivi per interrompere la coabitazione, tuttavia mi pare che abbia l’intenzione di rendere manifesto con il proprio comportamento come sia fatto l’amore di Dio per l’uomo e l’amore di Gesù Cristo per la Chiesa.
Il Signore non ci accoglie sempre, anche se continuiamo a tradirlo con i nostri peccati?
Vivere il sacramento del matrimonio non significa semplicemente sposarsi in Chiesa e frequentare le celebrazioni, ma molto di più impegna a rendere manifesto con il nostro comportamento come sia fatto l’amore di Dio per l’uomo e di Gesù Cristo per la Chiesa. E questo amore è sempre paziente, tenero, misericordioso, benevolo fino all’inverosimile.
Si tratta di una strada molto bella che ha come meta la santità.
A mio parere questa sorella va rispettata nel suo dolore e nelle decisioni relative al proprio comportamento.
Sosteniamola con il nostro silenzio e con la nostra preghiera.
Assicuro la mia per te, per lei e per suo marito.
Vi benedico.
Padre Angelo