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Quesito
Caro Padre Angelo,
ho questo dubbio, siamo una nuova coppia entrambi precedentemente divorziati, senza annullamento della sacra rota. Avendo noi intenzione di convolare a nuove nozze, ma solo in forma civile per evidenti motivi, esiste una sorta di riconoscimento da parte della chiesa o il matrimonio solo civile è considerato comunque nullo??
In pratica la convivenza ed il matrimonio civile hanno lo stesso medesimo valore per la chiesa??
Grazie per sua gentilissima disponibilità,
Giulia
Risposta del sacerdote
Cara Giulia,
1. convivenza e matrimonio civile non sono la stessa cosa.
Nel matrimonio civile c’è una volontà di legarsi e di legarsi per sempre.
Mentre questo non c’è nella convivenza.
2. Il fatto che il matrimonio puramente civile per dei battezzati sia canonicamente nullo non equipara gli sposati solo civilmente alla convivenza.
Si contraggono comunque degli obblighi di giustizia davanti alla società, dei diritti e dei doveri.
3. Che non sia la stessa cosa lo prova anche il fatto che se nel frattempo ottenete dal tribunale ecclesiastico una sentenza di dichiarazione di nullità potete chiedere una sanatio in radice del matrimonio civile, che automaticamente per intervento del vescovo diventa sacramento.
Nella convivenza invece non è possibile la sanatio in radice perché non c’è nessun vincolo.
4. Il mio parere tuttavia sarebbe quello di fare le cose con ordine, e cioè di verificare prima la nullità del precedente matrimonio (entro un anno ottenete la sentenza) e poi di celebrare le nozze come sacramento.
In tal modo fruite di molta grazia, quella annessa ai sacramenti della confessione e della Santa Comunione, e non mettete a disagio nessuno degli invitati e dei vostri parenti perché si tratta indubbiamente di una cosa ben fatta.
Vi ricordo al Signore e vi benedico.
Padre Angelo