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Quesito
Caro Padre Angelo,
vorrei chiederle alcuni chiarimenti: cosa intende esattamente San Paolo quando dice che "la moglie non credente sarà santificata nel marito credente" e viceversa? Significa proprio che agli occhi di Dio, mio marito è come se fosse un credente e sarà giustificato e ammesso alla Sua Grazia anche se fino in punto di morte continuerà a non desistere dalla sua apostasia?
Prego per lei insieme al mio bambino.
Risposta del sacerdote
Carissima,
1. per la comprensione del testo di san Paolo va ricordato che siamo agli inizi del cristianesimo dove succedeva di frequente che uno solo dei coniugi si convertisse alla fede mentre l’altro rimaneva nel paganesimo.
Ecco allora che cosa dice San Paolo: “Agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha la moglie non credente e questa acconsente a rimanere con lui, non la ripudi; e una donna che abbia il marito non credente, se questi acconsente a rimanere con lei, non lo ripudi. Il marito non credente, infatti, viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, ora invece sono santi” (1 Cor 7,12-14).
2. Sul significato dell’espressione centrale “Il marito non credente, infatti, viene reso santo dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal marito credente” la Bibbia di Gerusalemme in maniera molto stringata dice: “La santità, per Paolo, si rivelava nel comportamento. Il coniuge non credente agiva come un cristiano, in relazione a Gen 2,24: I due saranno una carne sola”.
3. Un altro Commentario biblico invece si mostra più diffuso ed esplicita meglio il concetto di santificazione della parte non credente: “La parte non credente è santificata per l’unione con la parte credente.
Quello fra i due sposi che aveva abbracciato il cristianesimo, poteva credere di restare contaminato dalla convivenza e dalla intimità con un pagano o un Giudeo.
San Paolo invece afferma che non solo la parte credente non resta contaminata, ma anzi, dalla santità che essa ha in Gesù Cristo, si irradia una specie di santità anche sulla parte non credente, la quale resta perciò santificata. È chiaro che qui non si parla della vera santità interiore, ma solo di una preparazione o disposizione alla santità.
La parte non credente, per i buoni esempi che riceve dalla parte credente, è più disposta a convertirsi”.
4. Questo Commentario va ancora più in là e afferma: “A molti autori sembra però che l’Apostolo voglia ancora dire qualche cosa di più, poiché l’uso del passato (“è stato santificato” – “è stata santificata”) indica un effetto compiutosi fin dalla conversione della parte fedele, e le espressioni per la moglie fedele, pel marito fedele indicano un risultato ottenuto in forza della unione con la parte fedele.
Ciò posto i detti autori, molto ragionevolmente, spiegano così le parole dell’Apostolo: A quella guisa che ogni cristiano diviene santo per la sua unione con Gesù Cristo, capo del corpo mistico della Chiesa, così, benché in modo molto inferiore, la parte non credente, per la sua unione con la parte credente, con la quale è una sola carne, e consente di vivere senza peccato, viene a partecipare in qualche modo alla santità, in quanto comincia ad assoggettarsi al dominio di Gesù Cristo, e ad essere a Lui consacrata”.
5. “Se consente di vivere senza peccato”: questa è una condizione importante.
Perché secondo le parole del Signore: “Chi fa la verità viene verso la luce” (Gv 3,21) e cioè si avvicina (inconsapevolmente) a Cristo.
Se il peccato allontana da Dio, il compimento del bene secondo la legge naturale e morale invece avvicina.
6. Pertanto ti dico di aver fiducia se la domanda che mi hai fatto riguardasse la tua vita.
Nello stesso tempo ti esorto a pregare per tuo marito, cosa che di certo già farai, e a offrire la Santa Comunione per lui.
Ti ringrazio per la preghiera che farai per me col tuo bambino. La contraccambio volentieri e ti benedico.
Padre Angelo