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Quesito
Caro Padre Angelo,
buon giorno…
Le scrivo per chiederle chi saranno i due testimoni di Dio che verranno sulla terra prima del ritorno di Gesù e se saranno due persone fisiche…
Grazie e buona giornata!!!
Risposta del sacerdote
Carissimo,
1. a beneficio dei nostri visitatori riporto il testo dove si parla dei due testimoni che preparano la venuta del Signore: “Farò in modo che i miei due testimoni, vestiti di sacco, compiano la loro missione di profeti per milleduecentosessanta giorni». Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra” (Ap 11,3-4).
2. La maggior parte dei Padri (Tertulliano, San Girolamo, Sant’Agostino, San Gregorio Magno) e degli interpreti ritiene che questi due testimoni mandati da Dio per opporsi all’Anticristo, siano Enoch ed
Elia, due personaggi che secondo la Sacra Scrittura non sono morti, ma hanno lasciato il mondo in modo misterioso (cfr. Gn 5,24;
Eb 11,5; 2 Re 11,11).
3. La Bibbia di Gerusalemme dice che “i due olivi rappresentano Giosuè e Zorobabele, i due capi (rispettivamente
religioso e civile) della comunità reduce, i restauratori del tempio di Gerusalemme dopo
l’esilio. Qui simboleggiano probabilmente i due campioni incaricati di edificare il nuovo tempio, la Chiesa di Cristo: sono descritti con le
caratteristiche di Mosè e di Elia.
Non è facile identificarli. Si è pensato spesso a Pietro o Paolo, martirizzati a Roma sotto Nerone”.
4. Altri ritengono che si tratti di un ritorno fisico, personale di questi due personaggi.
Scrive un esegeta: “Che Elia debba venire alla fine del mondo per preparare gli uomini alla venuta di Gesù Cristo giudice, è fuori discussione per la testimonianza esplicita di Malachia (3,23) e del Vangelo (Mt 17,11-12).
Per riguardo a Enoch la cosa non è così certa, poiché quantunque sia tale la tradizione dei Giudei e in questo senso si possa spiegare il testo di S. Giuda (1,14), tuttavia alcuni p. es. Sant’Ilario fra gli antichi e altri fondandosi sul testo di Malachia (3,23) pensano che il secondo testimonio sia Mosè. La più grave difficoltà contro questa opinione sta nel fatto che Mosè è già morto, e non sembra ammissibile che debba morire una seconda volta”.
5. Altri dicono che questi due testimoni rappresentano tutti i predicatori del Vangelo, i quali in ogni tempo, ma specialmente durante la grande persecuzione predetta, non cesseranno di esortare gli uomini alla penitenza, significata nel loro vestito di sacco.
6. Torniamo però a Elia.
Secondo alcuni il Signore avrebbe distinto una duplice venuta di Elia.
La prima si è realizzata in maniera figurata attraverso Giovanni Battista, il quale con lo spirito e la forza di Elia preparò la gente a riconoscere il Messia in Gesù Cristo.
Gesù ne ha parlato in Mt 17,10-13: “Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro». Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista”.
7. La seconda venuta di Elia sarebbe personale e non solo figurata.
Elia tornerebbe alla fine del mondo per preparare la seconda venuta di Cristo, giudice dei vivi e dei morti.
Con questa venuta Elia riordinerà tutte le cose facendo sì che gli ebrei, ostinati nella loro ribellione a Cristo, si convertano al Signore, cosa che certamente avverrà come ha ricordato San Paolo in Rm 11,26.
A quest’opera di Elia alluderebbe il Signore nei primi due versetti riportarti: “Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa” (Mt 17,10-11).
8. Di questa venuta personale di Elia per la fine del mondo avrebbe parlato Malachia, l’ultimo profeta dell’Antico Testamento: “Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore” (Mal 3,23).
Questa tesi è stata sostenuta da San Giovanni Crisostomo, il quale dice espressamente: “Elia sarà il precursore della seconda venuta, così come lo è stato Giovanni della prima” (Commento a Matteo).
9. La Bibbia di Gerusalemme sembra non escludere questa interpretazione quando scrive: “Questo ritorno annunciato qui resterà una caratteristica importante dell’escatologia giudaica (cfr. Libro di Enoch)”.
Tuttavia sembra tagliare corto quando dice che “Gesù ha spiegato che Elia è venuto nella persona di Giovanni Battista (Mt 11,14; 17,10-13)”.
Come vedi, le interpretazioni sono varie e sostenute da autori validi.
Perciò ognuno può opinare come meglio crede.
Ti ricordo al Signore ti benedico.
Padre angelo