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Quesito
Caro padre Angelo,
un sacerdote di una parrocchia vicino alla mia ha scritto così nel bollettino parrocchiale:
“Il triduo Pasquale è il momento più importante dell’anno liturgico. Si svolge in un’unica celebrazione, che si articola in tre momenti distinti: Giovedì Santo, Venerdì Santo e Sabato Santo. Infatti la Santa Messa di Giovedì Santo, non si conclude con la benedizione; al Venerdì Santo e al Sabato Santo la celebrazioni non iniziano col segno della croce, e la benedizione finale c’è soltanto al termine della veglia del Sabato Santo in piena Pasqua.
Pertanto adempie pienamente al precetto Pasquale, chi partecipa a tutto il triduo pasquale”.
Non avevo mai sentito parlare del precetto pasquale in questi termini.
È corretto?
Con l’occasione, oltre a ringraziarla come sempre per il suo impegno e la sua dedizione, ne approfitto per farle tantissimi auguri di una buona settimana santa e una serena Santa Pasqua di risurrezione.
Francesco
Risposta del sacerdote
Caro Francesco,
1. non è corretta la conclusione di quanto è stato riportato nel bollettino.
Per precetto pasquale la Chiesa intende la Santa Comunione fatta nel tempo di Pasqua.
Questo precetto è stato sancito dal Concilio Lateranense IV nel 1215.
2. Una cosa infatti è laPasquae un’altra cosa è il precetto pasquale.
La Pasqua consiste in un Triduo, in tre giorni.
Non si tratta di tre giorni in preparazione alla Pasqua, come talvolta si celebra un triduo in preparazione ad una determinata festa.
Ma la celebrazione della Pasqua (vale a dire della passione, morte e risurrezione) abbraccia tre giorni, che vanno dal vespro del giovedì santo alla domenica della risurrezione.
3. È quanto si legge nell’Istruzione generale del Messale Romano: “Il triduo Pasquale della Passione e della Risurrezione del Signore ha inizio dalla Messa «Cena del Signore», ha il suo fulcro nella Veglia Pasquale, e termina con i Vespri della domenica di Risurrezione” (n.19).
4. Va ricordato anche che ogni singola Messa è memoriale della Pasqua del Signore.
Papa Francesco nella catechesi del 22 novembre 2017 ha detto: “Proseguendo con le Catechesi sulla Messa, possiamo domandarci: che cos’è essenzialmente la Messa? La Messa è il memoriale del Mistero pasquale di Cristo.
Essa ci rende partecipi della sua vittoria sul peccato e la morte, e dà significato pieno alla nostra vita.
Per questo, per comprendere il valore della Messa dobbiamo innanzitutto capire allora il significato biblico del “memoriale”.
Esso «non è soltanto il ricordo degli avvenimenti del passato, ma li rende in certo modo presenti e attuali. Proprio così Israele intende la sua liberazione dall’Egitto: ogni volta che viene celebrata la Pasqua, gli avvenimenti dell’Esodo sono resi presenti alla memoria dei credenti affinché conformino ad essi la propria vita» (Catechismo della Chiesa Cattolica,1363).
Gesù Cristo, con la sua passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo ha portato a compimento la Pasqua. E la Messa è il memoriale della sua Pasqua, del suo “esodo”, che ha compiuto per noi, per farci uscire dalla schiavitù e introdurci nella terra promessa della vita eterna. Non è soltanto un ricordo, no, è di più: è fare presente quello che è accaduto venti secoli fa”.
5. Il precetto pasquale invece è una legge fissata dalla Chiesa che chiede di fare la Santa Comunione almeno nel periodo pasquale.
Ecco il disposto della Chiesa come si legge nel Codice di diritto canonico, attualmente in vigore:
“Can. 920– § 1. Ogni fedele, dopo che è stato iniziato alla santissima Eucarestia, è tenuto all’obbligo di ricevere almeno una volta all’anno la sacra comunione.
§ 2.Questo precettodeve essere adempiuto durante il tempo pasquale, a meno che per una giusta causa non venga compiuto in altro tempo entro l’anno“.
6. Pertanto il passo del bollettino che hai riportato confonde il triduo pasquale con il precetto pasquale.
7. Le conclusioni sono gravi perché se uno non partecipa alla Messa in cena Domini (giovedì santo), per quanto sia importante e particolarmente significativa, non compie peccato grave.
E questo neanche se uno non partecipa alla Veglia di Pasqua che è l’evento culminante di tutta la liturgia della Chiesa.
Per tante ragioni uno può partecipare soltanto alla Messa del giorno di Pasqua.
Il precetto pasquale invece obbliga gravemente.
Contraccambio volentieri gli auguri di una serena e Santa Pasqua.
Ti benedico e ti ricordo nella preghiera.
Padre Angelo